LEGO® – 76910 – Speed Champions: Aston Martin Valkyrie AMR PRO & Vantage GT3 – Recensione
Il set che mi accingo a recensire costa 39,99 euro. Contiene 592 pezzi suddivisi in quattro bustine, 2 fogli adesivi e due manuali, uno da 99 pagine e 79 l’altro. Questa confezione è consigliata per un pubblico che parte dai nove anni.
Vi devo confidare che non sono un esperto di auto sportive, pertanto, non essendoci scritto da nessuna parte i nomi delle due vetture (nemmeno nei manuali), mi sono documentato su internet per distinguere l’una dall’altra.
Comincio quindi col sacchetto numero uno dedicato al retro della ASTON MARTIN VALKYRIE AMR PRO. Siccome, questa volta, ho fatto i compiti a casa, vi confesso che il modellino non assomiglia per niente alla versione reale.
Come consuetudine, si parte dalla minifigure. Questa volta rappresenta una pilota del gentil sesso con dei avvenenti capelli a caschetto ed un’espressione sprezzante del pericolo, che indossa una sgargiante tuta grigia con la sigla AMR in bella vista.
Procedo per diverse pagine connettendo tanti pezzettini in svariati modi differenti tra loro, tanto che mi sto chiedendo se sia davvero necessario. Cercando tra di me una risposta, mi sono convinto che un motivo, molto probabilmente ci sarà e ve lo spiegherò più avanti. Sta di fatto, però, che l’ultima connessione proposta mi lascia al quanto perplesso. Date un’occhiata all’immagine della pagina 16 e poi ditemi per quale motivo il designer ha sentito il bisogno di aggiungere al centro due PLATE 1X2 di tipologia HINGE (cerniera), quando sono sufficienti le due barre a croce rosse (AXLE) a garantire una buona tenuta.
Questa volta manca il solito, e da me poco apprezzato, pezzo monoblocco nero e alcuni semiassi per sistemare le ruote non vengono usati per tale scopo (anche se più avanti scoprirò che erano 2 pezzi in più, e che l’aggancio del treno gomme non è cambiato, in sostanza).
Sembra come se qualcuno su al nord abbia letto le mie lamentele e ha deciso di accontentarmi, ma allo stesso tempo voglia farmi impazzire con connessioni variegate ed apparentemente senza cognizione di causa. Buttate un occhio a pagina 21 e ditemi se non è vero.
La sagra del non senso termina a pagina 30, quando finalmente applico una piccola parte di carrozzeria, rappresentato dal nuovo SLOPE CURVED WEDGE 2X3.
Comunque, nonostante l’assemblaggio sia particolarmente cervellotico, con questo modellino si ha conferma di quanto detto finora sui pezzi monoblocco neri, ovvero non sono per niente necessari! Carissimi amici danesi, per favore, eliminateli e riempite le scatole di tante piccole parti. Non importa che poi dovremo impazzire per ricreare le piccole vetture, ma per lo meno ci divertiamo di più. A conferma di questo, ho raggiunto pagina 54 senza nemmeno accorgermene, concludendo addirittura il primo sacchetto.
Con l’apertura del secondo, comincio a gasarmi come non mai. Vi chiederete il perché. Adesso ve lo spiego: datemi un attimo per riprendermi dall’euforia.
È una vita che sto cercando un PLATE 1X2 con CLIP TRANS-CLEAR e finalmente in questa vettura ce ne sono addirittura due. Da una breve ricerca su BRICKLINK, apprendo che non è mai stato un problema, perché esserci c’è sempre stato, bastava solo ordinarlo, ah ah ah.
Fa bella presenza anche il parabrezza stampato con la scritta VALKYRIE e i due nuovi WEDGE SLOPE CURVED 2X3 con la stampa dei fanali.
A questo punto, vorrei aprire volentieri una parentesi sugli adesivi, perché nei modellini della serie SPEED CHAMPIONS ce ne sono troppi! Questo che ho tra le mani, a mio giudizio, è un prodotto da collezione accessibile a tutti. Lo vogliamo o no farlo un pochino più raffinato??? Non credo che aumentando il numero di stampe e quindi la qualità del prodotto, aumenti eccessivamente anche il costo.
È interessante il pezzo usato per la pinna dorsale che vedete meglio a pagina 57. Lo so, con l’adesivo sarebbe più bella, ma come vi ho più volte spiegato nelle mie recensioni, non mi piace applicarli, tanto è vero che le poche volte che lo faccio, li appiccico sempre storti, compromettendo il risultato finale.
Detto questo, proseguo nel preparare un blocco nero che verrà posizionato appena dietro al parabrezza e con un elegante sistema di agganci che coinvolge alcuni mattoncini, si riesce a nascondere il foro TECHNIC della pinna rossa (vedi immagine pag. 62)
Vi dirò, sebbene sia poco somigliante al modello originale, questa fatta coi LEGO mi piace lo stesso, perché ci sono tanti punti a suo favore e più avanti ve li elencherò.
Dalla pagina 73 alla 86 ci si appresta a preparare il blocco del muso, che verrà in seguito unito al resto del bolide, grazie a due PIN TECHNIC e all’unione di due PLATE 1X2 HINGE, sebbene superflui, come quelli indicati in precedenza a pagina 16.
Detto questo, immediatamente dopo mi scappa un bel “sorbole”. le DOOR 1×3 che di solito vengono usate come portiere nelle vetture dei set CITY o FRIENDS, qui subiscono un NPU (nice part usage = buon uso alternativo del pezzo). Vengono posizionati al centro del muso e la trovo una buona soluzione per replicare quella parte della vettura (vedi pag. 80).
Come si può osservare a pagina 84, il frontale sta venendo davvero bene, anche se i fanali anteriori, non assomigliano a quelli della versione reale.
Dopo questo appunto, proseguo e scopro con rammarico che la famosa PLATE con CLIP TRANS-CLEAR alla fine dei conti poteva andare bene di qualsiasi colore. Se osservate con attenzione l’illustrazione della pagina 85, capirete anche voi che rimane completamente nascosta. A questo punto, mi voglio augurare che quella CLIP sia più robusta rispetto a quelle in REDDISSH BROWN le quali, è risaputo, si rompono come niente.
Sono quasi arrivato al fondo. Alla 91, noterete che grazie ad un comunissimo HINGE PLATE 1X2 + 1X2 (COD. 6380290) si riesce a seguire un bel lineamento della carrozzeria originale.
Dopodiché, si procede con il treno gomme, applicando prima un TILE ROUND 2X2 stampato. Seguono due PLATE WEDGE dal taglio molto singolare e per finire si aggancia il parabrezza. Purtroppo si fatica parecchio ad inserire nell’abitacolo la pilota, comunque ci sta senza alcun tipo di collisione, perché è stato tutto calcolato al millimetro.
Questa prima auto del set, nonostante non sia fedele all’originale, devo dire che mi piace. Innanzitutto il colore verde lime su di essa è fantastico sia sull’originale che nella versione LEGO. Le linee sono molto belle. Non mancano i pezzi stampati, nonostante ci sia un massiccio abuso di adesivi. Il sistema di montaggio è quello che preferisco, ovvero vengono usati tanti piccoli pezzi in sostituzione di quello molto più grande quale è il PLATE monoblocco nero, che troppo spesso viene utilizzato come base di partenza per costruire le auto. L’unico difetto che gli posso trovare, oltre al fatto che non sia verosimile all’originale (scusate se mi ripeto), è lo scarso spazio nell’abitacolo per la minifigure. Ebbene sì, per quanto riguarda il design, secondo me è un tantino da rivedere. Non è una revisione semplice, lo ammetto, perché questa auto ha delle curve molto impegnative e non saprei se nell’inventario dei pezzi ci siano già quelli giusti per replicarle.
Eccomi pronto per passare con l’assemblaggio della ASTON MARTIN GT3, quindi prendo il secondo manuale ed apro la terza busta. Come da copione, si inizia dalla minifugure, che indossa una sgargiante tuta color lime con la sigla AMR (ASTON MARTIN RACING) e inforca un paio di occhiali sul naso.
Come al solito si procede col posteriore, purtroppo questa volta la mia nemesi, il tanto odiato PLATE monoblocco nero (cod. 6287679) è presente. Per fortuna un magnifico pezzo giallo (cod. 6365891), che non avevo mai visto, attrae la mia attenzione, così mi distraggo e smetto di bestemmiare contro il precedente (date un’occhiata alla seguente foto).
Il montaggio prosegue velocemente e senza intoppi, così tanto, che sono già giunto a pagina 20 dove mi si richiede di montare i passaruota.
Alla 26 mi si fa notare con attenzione che devo applicare un PLATE 1X2 con il logo della ASTON MARTIN. Ma guardate quanto è bello! Queste sono le cose che mi fanno apprezzare meglio un set come questo. Segnalo che alla 30 mi imbatto per la prima volta nella mia “carriera” in un PLATE 1×2 con CLIP orizzontale. Le ho sempre desiderate, ma non ne ho mai posseduta una e sinceramente non credevo nemmeno che esistessero., perché di solito, quella tipologia di mattoncino, il gancio ce l’hanno in verticale. A questo punto mi piace pensare che potrebbe servire per una connessione favolosa. In effetti, alla 31, la soluzione delle meraviglie non si fa attendere. Un piccolo insieme di pezzi composto da un PLATE 1X2, uno SLOPE 1×1 (SLOPE CHEESE) ed un TILE 1X1 con BAR verticale verrà agganciato in senso INVERTED alla famosa PLATE 1X2 con CLIP orizzontale. In questo modo lo “sloppino” (SLOPE 1X1) aderirà al suo pari già presente in TRANS-RED. Questo piccolo trucco ha un’ottima resa e grazie al quale si riesce a “disegnare” una linea che all’apparenza sembrava impossibile. Il progettista si è guadagnato tutta la mia stima per questo.
Alla 35, assisto ad un lavoro realmente ben fatto. Questa volta i protagonisti sono un TILE 1X1 con CLIP verticale ed un PLATE 1X2 con HANDBAR. Su quest’ultimo andremo a posizionare un PANEL TRANS-CLEAR 1X2 alto due BRICK insieme ad un altro di pari misura ma alto la metà. Potendo l’HANDBAR ruotare sulla CLIP, riesce a dare al lunotto composto dai due PANEL, l’inclinazione esatta dell’auto reale.
Ragazzi, montare questo bolide è molto divertente, tanto è vero che sono arrivato all’ultimo sacchetto senza che me ne accorgessi.
Da una piccola ispezione del contenuto, il bellissimo parabrezza interamente stampato attira la mia attenzione. Inoltre, come nel set della LOTUS (76907), che ho recensito da poco, ci sono dei bellissimi “cerchi in LEGO”, dei quali si può scegliere se montarli a 5 oppure 8 raggi.
Proseguo e non posso fare a meno di esclamare un grosso “CASPITA!”, perché per realizzare il muso inferiore, servono la bellezza di 20 pezzi, di cui 10 sono di tipo BRACKET (pag. 58).
Vi devo raccontare una piccola curiosità. A pagina 50 mi si chiede di attaccare due basi HINGE 1×2 (cod. 393726), ma più avanti (pag. 61), verranno coperte in parte con dei PLATE 2X2. Sinceramente incomincio a farmi delle domande sul motivo. La risposta non tarda a venire, perché successivamente connetto nuovi pezzi che proseguono la loro opera di copertura. Di quelle due parti di HINGE, ormai si vede ben poco, ma dando un’occhiata alla foto della scatola, capisco che tutto questo gran lavorare è servito per rappresentare le piccole fossette sul cofano che fungono da prese d’aria. Vi assicuro che non mi sarebbe mai venuto in mente di trovare questo tipo di soluzione. Il designer di questo bolide sa il fatto suo!
Ormai l’auto è abbastanza ben definita, così arriva il turno dei nuovi SLOPE CURVED WEDGE 2X3 con la stampa dei fanali ed in seguito posiziono il pilota nell’abitacolo per poi rinchiuderlo col parabrezza. Sfortunatamente la minifigure ci sta solo con il casco, perché i suoi capelli sono più ingombranti. Secondo me, l’alettone è decisamente troppo grande da risultare un po’ tamarro, così chiudo gli occhi e mi concentro su ciò che mi rimane da fare. Devo solo più montare le ruote e scegliere i cerchioni. Questa volta userò quelli a cinque raggi, perché trovo che donino bellezza all’auto e quel pizzico di “cattiveria” da competizione. Questo bolide sembra molto aggressivo e si vede che ha grinta da vendere. Mi è quasi venuta la voglia di sfrecciare su una pista con una vera.
Per concludere, il montaggio è abbastanza semplice, ma non banale. Il vetro integrale stampato è una chicca di primordine, come anche i cerchioni intercambiabili. Tirando le somme e valutando entrambe le vetture, questo set vale gli euro spesi.
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set.Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.