LEGO® Creator 10300 – Back to the Future Time Machine – Recensione
WOW! Ecco la prima cosa che ho pensato quando ho aperto lo scatolone marrone e ho estratto la magnifica confezione della nuovissima DeLorean LEGO. Bellissima! Grande! Dettagliata! Insomma… WOW!
Ok, se ne parlava da almeno un paio d’anni, di questa nuova versione di uno dei veicoli più iconici della storia del cinema. Un auto che dal 1985, con l’uscita del primo film della saga, ha fatto innamorare milioni di fan e che già era stata oggetto di un set LEGO (interessante, ma dimenticabile allo stesso tempo) il Cusoo 21103 del 2013.
Oggi invece ci troviamo davanti un set assolutamente straordinario e (quasi) perfetto.
La confezione
La scatola presenta, come sempre, nel suo fronte un’immagine completa della vettura, mentre il retro ci presenta uno sguardo più dettagliato del lato posteriore, in versione auto volante (“Strade? Dove andiamo noi non ci servono… strade!“), le due minifigure di Marty e Doc, accanto alla targhetta con le caratteristiche del modello e, nei riquadri laterali, altri particolari della vettura.
All’interno 11 buste numerate (più una con pezzi aggiuntivi) due foglietti di adesivi e un libretto di istruzioni molto accurato.
La costruzione
Apriamo la prima busta e partiamo dalle minifigure di Marty McFly e Doc Brown. Il loro look è molto più accurato di quello del precedente set dedicato a questa pellicola e ci presenta Marty e Doc in tenuta 2015 (il futuro immaginato da Zemeckis in cui è ambientato il secondo film della trilogia), con tanto di occhiali a specchio.
La costruzione vera e propria parte dallo chassis con una serie di plate e Brick. Già dalla prima busta appaiono i primi pezzi nuovi rilasciati in questo 2022. Si tratta di Brick 1×1 alti due stud.
Con la seconda busta si prosegue con la costruzione del veicolo. Vengono aggiunti pezzi plate e Technic che serviranno a creare le caratteristiche uniche di questo modello, come le ruote che si ripiegano in modalità volo.
Anche qui grazie a Brick modified e plate si ottiene una solidità insperata e la possibilità di utilizzare tile a coprire stud in vista.
Con la busta tre si completa la parte inferiore dell’auto e si termina anche il meccanismo che permette di cambiare l’assetto di cui parlavamo prima. Una leva rossa mette in moto il meccanismo.
Con la busta (anzi le buste) 4 si comincia a delineare anche la parte superiore, con i paraurti inferiori su cui poggieranno quelli più dettagliati in argento e trans clear azzurro (sia anteriore che posteriore), oltre al logo DMC e il cofano apribile.
La vera svolta avviene comunque con la busta 5, perchè da qui in poi ogni caratteristica della vettura diviene più evidente. Come dicevamo si aggiunge il paraurti metallizzato e i nuovi Brick slope inclinati che compongono i lati della vettura. Con il termine di questa busta la parte anteriore appare in tutta la sua bellezza.
Con la 6 si delinea la parte posteriore e si gettano le basi per gli interni e per il flusso canalizzatore per i viaggi nel tempo.
La busta 7 ci permette di creare gli interni: cruscotto, display, mattoncini illuminato per il flusso canalizzatore (creato con un arpione) e i sedili. Poi si sistema il parabrezza, gradevolissima sorpresa, inserito in una bustina protettiva. Il vetro si aggancia alla scatola del flusso e al soffitto della vettura su cui poi verranno inserite le cerniere delle portiere ad ali di gabbiano.
La busta otto contiene i pezzi per realizzare la parte posteriore della DeLorean, modificata da Doc per i viaggi nel tempo. Una serie di strumenti e tubi, riproducono molto bene quanto si vedeva nella pellicola di Robert Zemeckis. Inoltre si sistemano i primi mattoncini per il movimento delle portiere…
…che vengono realizzate con i pezzi della busta 9. Durante la costruzione mi sono chiesto più volte se sarebbero state solide e funzionali. La risposta è affermativa per la solidità, meno per la funzionalità. Una delle mie portiere, infatti, non resta aperta. Il peso la fa chiudere.
Per la cronaca, ho provato a sostituire la cerniera con un pezzo uguale che avevo a casa e ora va meglio, ma se non avessi avuto la possibilità di cambiare il pezzo il mio set avrebbe avuto un problema.
Siamo quasi alla fine e mancano giusto i dettagli. Si posizionano una cassa di plutonio e l’overboard nel cofano anteriore, si completa la fiancata con cavi che passano dal posteriore all’anteriore e si aggiungono gli ultimi dettagli al motore della macchina del tempo. Finiti questi passaggi, manca solo un’ultima busta.
La busta 11, dopo averci fatto aggiungere qualche altro piccolo dettaglio ci porta davanti alla grande scelta: quale versione realizzare? Si, perchè con i pezzi contenuti sarà possibile realizzare una delle tre versioni che si sono viste nella saga: quella classica del 1985, la seconda ‘volante’ apparsa nel finale del primo film e nel secondo, oppure la terza ‘western’ apparsa nella terza pellicola.
Io ho optato per la prima, ma ho realizzato anche le strutture per le altre due versioni.
Giudizio finale
Il set 10300 Back to the Future Time Machine è un set spettacolare. Da amante spassionato della saga (avrò visto il film 30 volte) ho amato costruire questa vettura e ritrovare i tanti dettagli apparsi nel film. Il fatto che non ci siano stud a vista è un plus che rimedia moltissimo al deludente set Cusoo di 9 anni fa. Anche le minifigure sono molto ben realizzate ed accurate e, pur essendo l’auto non in scala minifig, con la loro targhetta accanto ne fanno uno splendido oggetto da esposizione.
Lato negativo? A parte il problema con la giuntura della portiera, ho trovato un peccato che per realizzare una delle versioni alternative, si dovesse smontare quella già realizzata. Per spiegarmi nella seconda versione servono due slope inverted utilizzati nella prima, così come nella quarta servono altri quattro pezzi già usati nelle altre due versioni. Sarebbero bastati meno di una decina di pezzi (tra l’altro comuni) per poter trasformare velocemente l’auto da una versione all’altra.
Rimane comunque un set bellissimo e assolutamente imperdibile. Da 10!
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.
Secondo me grave errore non aver uaato i pezzi color argento, in quanto la cartozzeria della dmc è realizzata in inox spazzolato e quindi effetto simile piu all argento che alla plastica grigia.
L’ho pensato anche io. O meglio, quando ho visto spuntare i primi pezzi in argento ho sperato che fosse tutta di quel colore…
Non mi capacito di come ancora una volta questo set sia pieno di adesivi, per 170€… Poi il non mettere dei pezzi in più per cambiare velocemente una versione con l’altra, per 170€… apsetterò un po’ prima di comprare questo set, ma ancora una volta nonostante diversi punti positivi LEGO fa sempre i soliti errori evitabilissimi. Ormai quest’azienda ha perso completamente di vista quello che era una volta, che peccato.