Sinceramente, quando ho visto il lancio del primo set mosaico non ho pensato grandi cose in merito. Come AFOL , ovvero ADULT FAN OF LEGO, mi sono sentito preso un po’ in giro. Ogni volta che vedo l’annuncio dell’uscita di questi quadretti, per niente economici tra l’altro, sorrido. Sottolineo che li chiamo così, non per denigrarli, ma perché alla fine dei conti non è che siano molto grandi, soprattutto se paragonati al costo che tocca sborsare per accaparrarseli. Il mio é un sorriso sarcastico, per niente benevolo, in quanto questi prodotti non li trovo assolutamente delle sfide accattivanti per un adulto. A gente sulla cinquantina come me, appassionata e che spende il proprio denaro appresso ad un giocattolo, piace giocare coi LEGO, ovvero inventare cose alle quali la “mamma dei mattoncini” non vuole e/o non ha mai pensato di fare. Non vogliamo realizzare delle specie di puzzle costosi, che tra l’altro questi ultimi sono addirittura più divertenti da completare. Con questo genere di prodotto, penso che si stia uscendo dal seminato, per rimanere in parole poco colorite. Tutto ciò, mi riporta con la mente al passato, quando ancora pargolo mi divertivo ad inserire i chiodini di plastica nelle grigliette bianche per realizzare svariati disegni. Con l’ultimo set annunciato dedicato alla famosissima lingua di un noto gruppo musicale, sono sempre più conscio che il profitto è l’unica cosa che conta per una società, e che seguire una linea guida non conta più nulla per nessuno. Si deve produrre ciò che si vende e che fa guadagnare, nulla di più. Però, e lo vorrei sottolineare, a me piace immaginare ai mattoncini come a dei balocchi, ma ultimamente si sta snaturando lo scopo finale del prodotto. L’intrattenimento dei più piccoli non è più l’obiettivo primario, così dapprima sono arrivate le prime confezioni con le istruzioni per montare degli oggetti da arredo “prendi polvere” come alcuni set IDEAS, poi si è passati alle piante e fiori finti. Però fino a qua, per lo meno, c’è inventiva ed il divertimento è assicurato.
Non contenti, si è cominciato con i mosaici. Posso capire quando sono usciti i quadretti dedicati ad Harry Potter o quelli su Star Wars, dato che sono delle linee supportate con altri prodotti, ma adesso si sta esagerando. Ho visto vendere dei mappamondi ed ora è toccato persino al simbolo iconico dei Rolling Stones. Io mi chiedo dove andremo a finire. Ma allora perché non fanno come un’altra ditta concorrente che dà la possibilità di caricare una foto con qualsiasi soggetto e poi mandano a casa i pezzi con tanto di istruzioni da seguire? Non sarebbe meglio?
L’unico punto a favore del set 31206 è che finalmente si è abbandonato il sistema dei “chiodini” e si è cominciato a ragionare a creare dei disegni più modellati. Mi auguro che questo sia l’inizio di una nuova tendenza e che possa quindi far cambiare la mia opinione in futuro.
Nel frattempo continuerò a sognare delle confezioni dedicate agli adulti ancora un po’ bambini, pronte per essere usate per liberare la nostra fantasia.
Alcune riflessioni personali sui mosaici
Sinceramente, quando ho visto il lancio del primo set mosaico non ho pensato grandi cose in merito. Come AFOL , ovvero ADULT FAN OF LEGO, mi sono sentito preso un po’ in giro.
Ogni volta che vedo l’annuncio dell’uscita di questi quadretti, per niente economici tra l’altro, sorrido. Sottolineo che li chiamo così, non per denigrarli, ma perché alla fine dei conti non è che siano molto grandi, soprattutto se paragonati al costo che tocca sborsare per accaparrarseli.
Il mio é un sorriso sarcastico, per niente benevolo, in quanto questi prodotti non li trovo assolutamente delle sfide accattivanti per un adulto.
A gente sulla cinquantina come me, appassionata e che spende il proprio denaro appresso ad un giocattolo, piace giocare coi LEGO, ovvero inventare cose alle quali la “mamma dei mattoncini” non vuole e/o non ha mai pensato di fare.
Non vogliamo realizzare delle specie di puzzle costosi, che tra l’altro questi ultimi sono addirittura più divertenti da completare.
Con questo genere di prodotto, penso che si stia uscendo dal seminato, per rimanere in parole poco colorite.
Tutto ciò, mi riporta con la mente al passato, quando ancora pargolo mi divertivo ad inserire i chiodini di plastica nelle grigliette bianche per realizzare svariati disegni.
Con l’ultimo set annunciato dedicato alla famosissima lingua di un noto gruppo musicale, sono sempre più conscio che il profitto è l’unica cosa che conta per una società, e che seguire una linea guida non conta più nulla per nessuno. Si deve produrre ciò che si vende e che fa guadagnare, nulla di più.
Però, e lo vorrei sottolineare, a me piace immaginare ai mattoncini come a dei balocchi, ma ultimamente si sta snaturando lo scopo finale del prodotto. L’intrattenimento dei più piccoli non è più l’obiettivo primario, così dapprima sono arrivate le prime confezioni con le istruzioni per montare degli oggetti da arredo “prendi polvere” come alcuni set IDEAS, poi si è passati alle piante e fiori finti.
Però fino a qua, per lo meno, c’è inventiva ed il divertimento è assicurato.
Non contenti, si è cominciato con i mosaici. Posso capire quando sono usciti i quadretti dedicati ad Harry Potter o quelli su Star Wars, dato che sono delle linee supportate con altri prodotti, ma adesso si sta esagerando.
Ho visto vendere dei mappamondi ed ora è toccato persino al simbolo iconico dei Rolling Stones. Io mi chiedo dove andremo a finire. Ma allora perché non fanno come un’altra ditta concorrente che dà la possibilità di caricare una foto con qualsiasi soggetto e poi mandano a casa i pezzi con tanto di istruzioni da seguire? Non sarebbe meglio?
L’unico punto a favore del set 31206 è che finalmente si è abbandonato il sistema dei “chiodini” e si è cominciato a ragionare a creare dei disegni più modellati. Mi auguro che questo sia l’inizio di una nuova tendenza e che possa quindi far cambiare la mia opinione in futuro.
Nel frattempo continuerò a sognare delle confezioni dedicate agli adulti ancora un po’ bambini, pronte per essere usate per liberare la nostra fantasia.