Era lo scorso settembre quando pubblicavamo un comunicato stampa in cui il Gruppo LEGO annunciava che, contrariamente alle insistenti voci che si erano diffuse in quei giorni, non ci sarebbe stato alcun aumento di prezzo dei set LEGO nel corso del 2022. Belle parole. Ma completamente disattese, perché proprio ieri, LEGO ha annunciato che i prezzi per alcuni set aumenteranno da agosto e settembre, riflettendo maggiori costi di materie prime e operativi. Di seguito il comunicato stampa:
“Le attuali sfide economiche globali dovute all’aumento delle materie prime e dei costi operativi stanno avendo un impatto su molte aziende. Mettere i consumatori al primo posto è al centro di ciò che facciamo come azienda e, da tempo, abbiamo assorbito questi costi per mantenere i prezzi stabili. Tuttavia, poiché questi costi hanno continuato a crescere rapidamente, abbiamo deciso di aumentare il prezzo di alcuni dei nostri set. Questo aumento entrerà in vigore in agosto e settembre. L’aumento sarà diverso a seconda del set e i prezzi cambieranno su circa un quarto del portafoglio. Su alcuni set non modificheremo il prezzo, su altri ci sarà un aumento di una cifra e su set più grandi e complessi l’aumento percentuale sarà maggiore. Continueremo a lavorare per garantire che i nostri prodotti offrano un grande valore e riconosciamo appieno quanto questo sia importante per i nostri fan e per tutti coloro che amano i nostri prodotti.”
A parere di chi scrive, questi aumenti dovuti certamente ai costi delle materie prime e di trasporto, così come al conflitto in corso in Ucraina, non sono comunque giustificati, soprattutto a fronte delle notizie rivelate dalla stessa azienda qualche settimana che parlavano della forte crescita raggiunta da LEGO nel corso del 2021.
I risultati annuali del 2021, rivelati lo scorso marzo, infatti davano questi risultati:
Le vendite al consumo sono cresciute del 22% per l’intero anno rispetto al 2020.
Le entrate sono cresciute del 27% a 55,3 miliardi di corone danesi rispetto al 2020.
L’utile operativo è cresciuto del 32% a 17,0 miliardi di DKK.
L’utile netto è stato di 13,3 miliardi di DKK nel 2021 contro 9,9 miliardi di DKK nel 2020. L’utile è cresciuto fortemente mentre il Gruppo ha continuato gli investimenti strategici per soddisfare la crescita a lungo termine.
Il flusso di cassa libero è stato di 12,9 miliardi di DKK.
La quota di mercato è cresciuta nei mercati più grandi.
Ora, noi siamo perfettamente consapevoli del periodo difficile che (tutto il mondo, non solo chi produce mattoncini!) si sta vivendo, e sappiamo anche che LEGO è principalmente un’azienda che deve fare utili. Certo che un aumento di questo genere, soprattutto rivolto a set destinati ad un pubblico adulto (le prime voci parlano di set Creator Expert che salgono fino al 20%, con la nuovissima Ferrari Daytona SP3 che passerebbe da 399,99 a 449,99 Euro) non sembra comunque giustificato. Se poi il prossimo anno gli utili dovessero aumentare o anche restare in linea con quelli di questi ultimi due anni, si rivelerà interamente come semplice manovra speculativa, dettata più dall’avidità che dal “mettere al primo posto i consumatori” (cit. dal comunicato LEGO).
Un commento sull’aumento di prezzo dei set LEGO®
Era lo scorso settembre quando pubblicavamo un comunicato stampa in cui il Gruppo LEGO annunciava che, contrariamente alle insistenti voci che si erano diffuse in quei giorni, non ci sarebbe stato alcun aumento di prezzo dei set LEGO nel corso del 2022.
Belle parole. Ma completamente disattese, perché proprio ieri, LEGO ha annunciato che i prezzi per alcuni set aumenteranno da agosto e settembre, riflettendo maggiori costi di materie prime e operativi.
Di seguito il comunicato stampa:
“Le attuali sfide economiche globali dovute all’aumento delle materie prime e dei costi operativi stanno avendo un impatto su molte aziende.
Mettere i consumatori al primo posto è al centro di ciò che facciamo come azienda e, da tempo, abbiamo assorbito questi costi per mantenere i prezzi stabili. Tuttavia, poiché questi costi hanno continuato a crescere rapidamente, abbiamo deciso di aumentare il prezzo di alcuni dei nostri set. Questo aumento entrerà in vigore in agosto e settembre.
L’aumento sarà diverso a seconda del set e i prezzi cambieranno su circa un quarto del portafoglio. Su alcuni set non modificheremo il prezzo, su altri ci sarà un aumento di una cifra e su set più grandi e complessi l’aumento percentuale sarà maggiore.
Continueremo a lavorare per garantire che i nostri prodotti offrano un grande valore e riconosciamo appieno quanto questo sia importante per i nostri fan e per tutti coloro che amano i nostri prodotti.”
A parere di chi scrive, questi aumenti dovuti certamente ai costi delle materie prime e di trasporto, così come al conflitto in corso in Ucraina, non sono comunque giustificati, soprattutto a fronte delle notizie rivelate dalla stessa azienda qualche settimana che parlavano della forte crescita raggiunta da LEGO nel corso del 2021.
I risultati annuali del 2021, rivelati lo scorso marzo, infatti davano questi risultati:
Ora, noi siamo perfettamente consapevoli del periodo difficile che (tutto il mondo, non solo chi produce mattoncini!) si sta vivendo, e sappiamo anche che LEGO è principalmente un’azienda che deve fare utili.
Certo che un aumento di questo genere, soprattutto rivolto a set destinati ad un pubblico adulto (le prime voci parlano di set Creator Expert che salgono fino al 20%, con la nuovissima Ferrari Daytona SP3 che passerebbe da 399,99 a 449,99 Euro) non sembra comunque giustificato.
Se poi il prossimo anno gli utili dovessero aumentare o anche restare in linea con quelli di questi ultimi due anni, si rivelerà interamente come semplice manovra speculativa, dettata più dall’avidità che dal “mettere al primo posto i consumatori” (cit. dal comunicato LEGO).