CREMONA AND BRICKS 2023
QUANDO I BAMBINI FANNO “OOH”, CHE MERAVIGLIA, CHE MERAVIGLIA!
Carissimi amici, è da almeno un anno che aspettavo questo evento, perché le foto della scorsa edizione mi avevano convinto a fare carte false per poterci essere tra gli espositori e vi posso dire che l’attesa ha soddisfatto le mie aspettative. I rinomati diorami del Cremona Bricks hanno sempre fatto parlare bene di sé e per questo motivo volevo vedere con i miei occhi e fotografarli da vicino, come ormai vi ho abituato. Posso confermare che tutto quello che hanno proposto ha soddisfatto a pieno ciò che mi aspettavo, ma non c’erano dubbi in quanto quello di Cremona è un gran gruppo molto ben organizzato, pertanto bando alle ciance e si comincia con la narrazione di quanto c’era da vedere.
Come prima cosa, vi segnalo che questo è il secondo evento molto importante al quale ha fatto parte la ormai consolidata Acol Community, il gruppo di collezionisti e simpatizzanti di prodotti LEGO, molto ben diretto da Nicola Bozzolan e Vincenzo Marchese. Visto la grande superficie espositiva che a Cremona era disponibile, c’era soltanto l’imbarazzo della scelta su cosa esporre, ma questi appassionati di mattoncini non si sono per niente fatti intimorire di fronte a master builder d’eccellenza, soliti a bazzicare in questo genere di manifestazioni, così gli ACOL hanno offerto una varietà di collezioni pazzesche.
Ad esempio Stefano De Giovanni ci ha fatto ammirare una preziosa raccolta di set CASTLE vintage molto imponente le cui famose scatole gialle erano tenute in maniera molto eccelsa. (nella foto il set 6085)
Sfortunatamente, non ho realizzato uno scatto dell’insieme e solo ora mi son reso conto della grave mancanza, perché quel banco con tutte le confezioni era un tripudio di castelli e cavalieri e molti di questi set erano anche aperti e montati per essere ammirati a pieno. Per fortuna il mondo degli AFOL è veramente fantastico ed un mio carissimo amico, dopo l’uscita di questo pezzo, ha pensato di farmi avere la seconda foto, con la quale posso colmare questa pecca, GRAZIE LOLLO!
Un altro collezionista pazzesco è il piemontese Mauro Gianaroli, specializzato in Minifigures®, ma soprattutto nel “rilegarle” in delle cornici molto impattanti, io rimango sempre estasiato per la teca che ha dedicato a quelle mono colore perché è senz’altro tra le più belle.
Daniele D’Aprile, oltre che essere un builder eccezionale è anche un collezionista di treni e ce lo ha dimostrato portandocene una vasta rappresentanza come corredo della sua bella stazione tipica italiana.
Lo zoccolo duro del gruppo, secondo me è quello dove ci sono tutti i set o quasi che finora Bozzolan e soci hanno prodotto. Si è potuto ammirare il famoso Altare della Patria, il Ponte di Rialto, il Campanile di Giotto, il Duomo di Milano, Castel del Monte, tutte opere del talentuoso Luca Petraglia. Doveva esserci l’altra punta di diamante ACOL, Luca Gaudenzi, ma all’ultimo non ha potuto esserci, pertanto ci si è dovuti accontentare del MISB dell’Amerigo Vespucci che comunque è una gran bella scatola ben confezionata e quello delle frecce tricolori. Per indorare la pillola, Nicola ha portato una raccolta di autografi degli attuali piloti di quei famosi caccia, che testimonia l’incontro che il gruppo ACOL ha avuto con loro in una bella giornata dell’anno passato. Inoltre, oltre alle opere dei più esperti builder c’era esposto tra i set ufficiali ACOL anche il mio ACOL STORE, quello con il numero di serie 1/50 ovvero appartenente a Nicola stesso. Tra i tanti pezzi da novanta, c’erano anche alcune opere di quest’ultimo tra le quali il bellissimo “15 palle”, MOC che rende omaggio agli appassionati del bigliardo in generale.
Questa volta, mi sono inserito in questa bellissima squadra di collezionisti, pertanto la mia recente opera, la Reggia di Bugliano era lì in bella mostra assieme ai pezzi da 90 della community! In questo link, troverete una bella storia dettagliata di questo palazzo rinascimentale. Non perdetevelo!
Gli altri collezionisti presenti dell’ACOL tribù erano Luca Cortesi con una raccolta dedicata al Signore degli anelli e a Lo Hobbit. Finalmente li ho potuti ammirare tutti su di uno stesso tavolo. Ragazzi, questi sono i set da portare ad un evento, non quelli che ancora si possono trovare in un negozio a portata di portafoglio!
Giulio Trezzi è un altro fuoriclasse tra i raccoglitori che ha portato innumerevoli chicche, tra le quali ricordo la tripletta dei galeoni come Black Pearl, Queen Anne e la Imperial Flagship, un’infinità di set rari e autografati come ad esempio i set 19710 o il 19720, per non parlare delle minifigures super esclusive della Convention di San Diego.
I set speciali del Bricklink Project Program si stanno ritagliando via via una fetta di mercato tra i collezionisti e Fabrizio Pastorino ne ha portati una bella rappresentanza tra i quali il nostro beneamato Winter Chalet di Sandro Damiano. Nella foto c’è il Venetian House, perché era l’unico montato, finora.
Lo specialista del TECHNIC® e della serie di Star Wars della squadra invece è il carissimo Cristian Galli che mi ha impressionato con due tavolate incredibilmente rigogliose di bei set molto gustosi.
Chiude la formazione Daniele Radici con opere più ricercate e in stato direi più che ottimo quali il set della prima vecchia casa di Ole Kirk (set numero 4000007).
Terminati con la carrellata di foto dedicate al collezionismo si comincia con quello dedicato alle moc e non si poteva iniziare meglio se non col presentare le meravigliose auto in stile TECHNIC® del mitico Davide Zen Zeta Racing, che come al solito ci ha emozionati con le riproduzioni delle auto più belle della storia italiana. Sul tavolo c’era davvero ogni ben di cilindro e sinceramente per me è dura scegliere una sola foto per rappresentarlo, quindi ve ne beccate due, la Lancia Delta Futurista e l’Alfa Romeo 155 V6 TI DTM.
Allontanandomi dal suo tavolo, ma a malincuore, mi imbatto in una novità assoluta per me, perché faccio la conoscenza di un builder alla sua prima esperienza come espositore anche se la sua pagina Instagram è già seguita da oltre 7500 followers. Trattasi di Alberto Micheli, Albo.Lego su instagram. Lui è un appassionato di Star Wars e quindi ha unito questo ingrediente ai mattoncini, finché li ha mescolati per benino tirando fuori dalla pentola infinite maxy figure che rappresentano i personaggi più interessanti della saga di George Lucas. Tra i tanti vi propongo di ammirare C3PO e Cad Bane. Ovviamente, tutto quel talento non poteva passare inosservato da me, pertanto l’ho premiato col PREMIUM BRICK della mia pagina Facebook.
Anche al Cremona and Bricks il nostro Andrea Lattanzio ha partecipato, impegnandosi a firmare ogni oggetto che lo riguardasse e per l’occasione ci ha mostrato la sua ultima fatica in fatto di IDEAS. Faceva pertanto bella mostra di sè la palafitta intitolata Stilt House, correte a votarla quì, così la LEGO ci fa un altro bel set tutto targato Italia!
Un’altra chicca, fiore all’occhiello del gruppo di Cremona è il diorama western. Sarà che sono un appassionato del genere, ma non ho potuto non notarlo, perché è molto ben fatto ed ho apprezzato parecchio come è stato preparato. Ogni cosa era al suo posto e non si notavano differenze di stili tra i vari costruttori che hanno collaborato. Tutto è omogeneo, come se il diorama fosse preparato da una sola mente e non appare come un sunto ed unione di opere di più componenti. Si denota una grande collaborazione ed ipotizzo che diorami come questo siano di proprietà del gruppo. Vi consiglio di recuperare questo video, perché l’unica foto che ho caricato non è sufficiente a farvi capire quanto è bello.
Dopo quello western, mi sono dedicato ad ammirare l’altro dedicato alla serie Castle, sempre a cura dei cremonesi. L’allestimento è ineccepibile e le battaglie sono molto ben rappresentate, così tanto che mi hanno lasciato a bocca aperta per le pose scelte dei soldati. Ovviamente, ho caricato un video qualora aveste il piacere di approfondire l’argomento.
Per quanto riguarda l’installazione dedicata ai pirati, sono rimasto meno colpito, ma la parte più interessante è quella riguardante il fortino degli imperiali che domina sul villaggio di pescatori. In questo caso non ho avuto l’occasione di girare anche il filmino.
Ho trovato carinissimo il diorama dedicato a Willy E Coyote e Road Runner realizzato da Marco Ferri. Si denota che il costruttore, sebbene appassionato di #reallego, non disdegni di tanto in tanto fare delle moc con pezzi più recenti e secondo me lo ha fatto abbastanza bene, date le piccole dimensioni utilizzate per la moc.
Una novità assoluta e non solo per me, è stata la diga del Gleno realizzata da Michele Bosio ed il suo amico Gianfranco Teanini. Trattasi di una installazione di ben 26.000 pezzi e rappresenta uno sbarramento che fu realizzato fra il 1916 e il 1923. Quella vera, lunga 260 metri, nelle intenzioni dei costruttori avrebbe dovuto contenere sei milioni di metri cubi d’acqua, raccolti in un lago artificiale che si estendeva su una superficie di 400 000 metri quadrati, alimentato dai torrenti Povo, Nembo e da affluenti minori. La diga ad archi multipli, realizzata a 1500 metri d’altitudine, sarebbe dovuta servire per produrre energia elettrica nelle centrali di Bueggio e di Valbona, garantendo una produzione di energia di circa 5 000 hph. Era l’unico esempio al mondo di diga mista a gravità e archi multipli, purtroppo il 1º dicembre 1923 crollò, causando una tragedia che colpì la Valle di Scalve in provincia di Bergamo (dove distrusse Bueggio, Dezzo di Colere e alcune centrali elettriche in zona) e la Val Camonica in provincia di Brescia (in cui colpì Gorzone, Corna e Darfo). I due costruttori l’hanno realizzata in tempo per il centenario, dove verrà per un po’ lasciata in visione nelle vallate interessate e a tale scopo verrà rimossa una parte in mattoncini per simulare la zona che cedette realmente. Tutto questo gran lavoro ha fruttato ai due appassionati il PREMIUM BRICK della pagina THE BRICKS BOX.
Non mi annoierò mai di ammirare l’antica armatura da samurai in LEGO costruita dal MAESTRO Andrea Montuori e tanto meno di sentirlo narrare delle sue vicissitudini per costruirla. Per fortuna anche lui era presente al Cremona and Brick 2023.
Visto ormai per me una decina di volte minimo, il transatlantico R.M.S. Titanic di Giuseppe Minervino era presente anche in questo evento. Mi ricordo che lo vidi per la prima volta al San Giorgio C.se Brick Expo nel lontano 2017 e come allora, anche durante questa manifestazione nemmeno un solo iceberg lo ha impensierito. Questa versione è lunga 308 cm ed è in scala 1:90 e sono serviti 40.200 pezzi.
Patrick Baroni, per quanto mi riguarda l’ho sempre considerato un abile manufatturiero di pezzi stampati, ma questa volta mi ha davvero stupito perchè ha unito la sua arte con una dote che non conoscevo e così ha realizzato secondo me il museo in mattoncini LEGO più bello che ci sia, ovvero il Bud and Terence Museum. All’interno della sua MOC, ha ricreato decine di scene tratte dai film. Ci sono tutte le locandine stampate da lui, c’è il negozio dei souvenir dove si possono comprare i fagioli in scatola e le padelle che tanto i nostri beniamini usavano per scaldarli quando erano seduti al bivacco. Per me è impossibile con una sola foto farvi capire di che cosa io stia parlando, perciò vi rimando a vedere il reel che ho caricato quì.
Daniele Savoldelli era dei nostri, così ho potuto fotografare per l’ennesima volta, (non mi stufo mai) il suo tempio (In questo video potrete ammirarlo a pieno) e tutte le altre opere dedicate alla saga del mitico Indiana Jones.
Sono proprio contento d’aver suggerito a Silvio Giovetti di partecipare a questa edizione, perchè le sue opere sono molto belle e quì hanno potuto farsi ammirare da tutti. La sua città ambientata attorno agli anni 30 capitanata dalla sua cattedrale gotica fa veramente stupire tutti quanti. Non contento, ci ha voluto divertire con la versione del suo rinnovato WALL che rappresenta una scena storica della televisivione dei giochi a premio. Date un’occhiata alla foto: secondo voi, come mai le amazzoni vinsero la battaglia? Grazie a che cosa? Non mi dite che proprio non lo sapete, vero? Dopo aver strappato centinaia di risate tra gli avventori, non contento, il costruttore si è buttato anche sulla piattaforma IDEAS ed ha presentato una proposta dedicata a Stanlio e Ollio. Il suo è un omaggio alla celebre coppia americana di comici che chi ha la mia età ha tanto imparato ad amare. Se volete è possibile votarlo quì, in modo che se raggiungesse i 10.000 voti, la LEGO potrebbe produrlo facendone un set ufficiale.
Nell’area vintage c’erano parecchi diorami dedicati in base al genere o l’epoca di uscita. Ad esempio la città Delta Brick Town di Enrico Braga è la più grande che ci sia in Italia, realizzata da un unico costruttore.
Molto belli erano anche quello Fabuland® di Diego Razzetti e quello Castle® di Marco Ferri, soprattutto quest’ultimo dove tutte le minifigures erano intente a fare qualcosa, raccontando pertanto una storia la cui chiave di lettura soltanto l’osservatore ha il compito di trovare.
E adesso parliamo di SUA MAESTA’, ovvero la città comunitaria del Cremona Brick. Che cosa vi devo dire? Guardatevi questo video, perché le poche foto che potrei caricare non ne darebbero a pieno il senso di magnificenza. Come potete capire da queste tre immagini, l’occhio si perde nell’infinito orizzonte di mattoncini. Potreste stare ore ad osservarlo senza carpirne tutti i suoi segreti e le scenette preparate con maestria. Mi devo complimentare con i responsabili di questo lavoro superlativo. BRAVI!
Un’altra novità nel panorama dei costruttori è Marco Aldovini che al suo debutto ha persino conquistato il PREMIUM BRICK della pagina Facebook The Brick Box. Al suo tavolo c’erano spettacolari auto da corsa della Formula1 e motorbike della GP500. Alcune di sua ideazione ed altre realizzate, prendendo spunto da costruttori famosi come Rosco Pc ad esempio.
Il mosaico della Cattedrale di Cremona, ovviamente è una realizzazione dei padroni di casa come anche la riproduzione della piazza del comune.
Per la cronaca era presente una galleria fotografica dedicata alle minifigures®, una vasta zona ravanata, l’area convegni, e lo spazio dedicato al mercatino molto vasta, inoltre, c’era tanto spazio per vivere la giornata senza pensieri ed un’offerta di ristorazione molto ampia. Insomma, è una gran bella fiera, pertanto se non ci siete ancora stati, il prossimo anno non perdetela.
Ottimo articolo Pino ❤️