Un’estate al fresco a LEGO City! (prima parte)
Preoccupati per un’altra estate torrida alle porte? Niente paura! Mettete il condizionatore a palla e procuratevi i nuovi set di Lego City a tema “Esplorazione Artica”, il fresco è assicurato! Oppure potete gustare un buon gelato nella nuova gelateria, o fare un salto nel juice bar del nuovo centro città, o sfrecciare lungo la nuova pista da sci artificiale, o fare un tuffo nella piscina all’aperto del nuovo condominio (se gli inquilini vi danno il permesso). Se siete proprio disperati, c’è anche un nuovo autolavaggio che vi può dare una rinfrescata, basta lasciare i finestrini dell’auto aperti…
Scherzi a parte, l’inizio di giugno ha visto un’ondata di nuovi arrivi che dovrebbero incontrare i gusti e le tasche un po’ di tutti, dagli AFOL a caccia di rarità ai nonni che vogliono premiare i nipotini per una bella pagella. I nuovi set sono ben 13 e, anche se non andrò in profondità con ognuno, devo dividere la presentazione in due parti. In questa prima parte mi occuperò dei 5 set della rivisitata serie “Esplorazione Artica”, un tema che è già comparso ripetutamente nella storia di Lego City (nel 2000, nel 2014 e nel 2018).
Un’altra precisazione d’obbligo, prima di cominciare, è che non ho avuto ancora tra le mani nessuno di questi set, tutte le mie considerazioni si basano sul materiale disponibile online.
Bene, è giunto finalmente il momento di tuffarci alla loro scoperta!
# | Nome | Età | Pezzi | Prezzo |
---|---|---|---|---|
60376 | Gatto delle nevi artico | 5+ | 70 | 9.99 |
60377 | Batiscafo artico | 5+ | 182 | 29.99 |
60378 | Ruspa e laboratorio mobile artico | 6+ | 489 | 69.99 |
60379 | Sottomarino per esplorazioni abissali | 7+ | 842 | 104.99 |
60368 | Esploratore artico | 7+ | 815 | 149.99 |
60376 Gatto delle nevi artico
Con 70 pezzi e un costo di 10 euro è il set più piccolo ed economico della stagione, ma sicuramente farà gola a molti grazie alla coppia di adorabili foche (adulta e cucciola) che lo impreziosiscono: una novità assoluta! In questo, come nei prossimi set, la paletta dei colori è stata parzialmente rinnovata rispetto all’ultima riproposizione del tema “Artico” del 2018: ritroviamo i colori dominanti arancione e blu scuro, ma l’azzurro è di una tonalità diversa dalle precedenti. Inoltre il design è stato migliorato con l’aggiunta di alcuni dettagli più realistici, come la potente fotocamera che si può attaccare sul retro della motoslitta.
L’unico peggioramento riguarda i nomi italiani dei set, che mostrano delle sviste francamente imbarazzanti: per esempio questo non è un gatto delle nevi, è evidentemente una motoslitta. Un errore di traduzione che non ci si aspetterebbe… Comunque sia, è un modellino di pregio, con un rapporto pezzi/prezzo di tutto rispetto. Assolutamente consigliato!
60377 Batiscafo artico
Anche qui salta subito all’occhio l’errore madornale di traduzione: non bisogna essere ingegneri navali per rendersi conto che l’imbarcazione rappresentata nella foto non è un piccolo sottomarino capace di resistere ad altissime pressioni ma è un gommone con motori fuoribordo che è dotato di un robot per esplorazioni subacquee (in inglese, infatti, si chiama “Explorer Diving Boat”, cioè “barca per immersioni da esplorazione”).
In realtà, a chi non è maniaco delle traduzioni come me, sarà subito saltato all’occhio tutt’altro, cioè un’altra coppia di nuovi animali, ancora nel formato genitore-cucciolo: si tratta di una tartaruga marina nuova di zecca e di una baby tartaruga ricolorata che era già comparsa in tonalità verde oliva nella serie Minifigures del 2020. Chi non è un avido collezionatore di figurine animali Lego a questo punto potrebbe chiedersi, come me, cosa ci faccia una coppia di tartarughe vicino al circolo polare artico… Wikipedia è drastica al riguardo: “Le tartarughe marine possono essere trovate in tutti gli oceani ad eccezione delle regioni polari”. Forse i nostri esperti Lego non hanno passato gli esami di biologia? O magari la situazione ai poli, a causa del riscaldamento globale, è così drammatica che ormai le tartarughe arrivano fin là?
Ad avvalorare questa seconda ipotesi c’è l’espressione preoccupata della esploratrice che ha appena pescato la tartarughina in difficoltà e si appresta a curarla con il kit di pronto soccorso posto a poppa del gommone. Il robot subacqueo, invece, da perfetta macchina senza cuore qual è, si preoccupa solo di recuperare l’oro contenuto nel forziere sul fondo. Fondo che, a dirla tutta, è colorato e popolato come una barriera corallina… in Artide? Forse è per questo che il nome originale inglese non contiene la parola “Artic” come tutti gli altri set della serie… Ma allora perché dare a questo modello i colori e il logo della serie artica? Tornano i miei dubbi sulle competenze in biologia dei nostri cari progettisti Lego, ma li perdono volentieri semplicemente ammirando le belle linee aerodinamiche della barca.
60378 Ruspa e laboratorio mobile artico
A questo punto sarei tentato di candidarmi alla Lego come consulente linguistico, visto che chiamano “ruspa” quello che chiaramente è un gatto delle nevi, ma lasciamo perdere le polemiche e invece andiamo a vedere cosa c’è di interessante in questo set da 489 pezzi. Troviamo anche qui una famigliola di animali, quasi una costante di questa serie: stavolta si tratta di un’orsa polare con ben due cuccioli nuovi di zecca, un’altra chicca per collezionisti! E sempre i collezionisti probabilmente noteranno che la roccia con cristalli in primo piano sul fronte della scatola è in realtà un meteorite che proviene direttamente dai set a tema Luna dell’anno scorso: in Lego City ogni cosa è collegata.
Se andiamo a confrontare questo laboratorio mobile con i suoi predecessori, in particolare con quello del 2018 (n. 60195), noteremo almeno tre cose: 1) i nuovi veicoli hanno un look decisamente più elegante e accattivante grazie al nuovo schema di colori e all’uso esteso di elementi curvi; 2) il laboratorio è stato arricchito di dettagli all’interno ed è stato aggiornato alla nuova sensibilità ambientalista grazie all’aggiunta di pannelli solari e turbina eolica; 3) il set è stato decisamente ridimensionato, perché nel 2018 per 100 euro ti portavi a casa 4 veicoli, 6 minifig e un intero mammut, mentre adesso con 70 euro hai “solo” due veicoli, 4 minifig e una famigliola di orsi polari. Il rapporto pezzi/prezzo è peggiorato un po’ e, anche a fronte di un’estetica migliorata, ho qualche dubbio sul successo di vendite di questo prodotto.
60379 Sottomarino per esplorazioni abissali
Questo è uno dei due pezzi forti della serie. Invece di una grande aereo o un elicottero da trasporto, entrambi presenti sia nel 2014 che nel 2018, quest’anno abbiamo un fantastico sottomarino, probabilmente il sottomarino più bello mai prodotto da Lego finora (a parte lo Yellow Submarine di Lego Ideas n. 21306, ovviamente). Ancora una volta molto del suo appeal estetico è dovuto alle linee curve e al sapiente accostamento dei colori. Tra l’altro, qui troviamo diverse parti non nuove ma ricolorate in arancione, come le tenaglie e i pannelli laterali.
E la famigliola di animali marini con chicca per collezionisti? C’è anche lei: due squali classici con un muso e un colore nuovi (ma molto simili a quelli vecchi) e uno extra large apparentemente nuovo di zecca (ma molto simile a quello che si trovava nel set n. 60266 del 2020, Nave di esplorazione oceanica).
L’allegra famiglia di squali, in compagnia di una colorata coppia di meduse giganti, fa la guardia al relitto di un galeone e la loro originale disposizione nel mini diorama è una parte essenziale del modello che non solo ne aumenta la giocabilità, ma contribuisce anche di molto al suo “fattore wow”.
A completare il set ci sono 5 minifig (6 se si considera anche lo scheletro nel relitto) con facce e accessori nuovi o ricolorati, un drone subacqueo che ha il suo speciale alloggiamento nel sottomarino, uno speciale scafandro in stile mech che mi ricorda molto Buzz Lightyear, e infine, in bella vista nello scomparto per l’analisi dei campioni prelevati dal fondale, si trova anche… un piede di porco!? Questo deve essere una sorta di “Easter egg” di cui ignoro il significato. Se qualcuno lo può spiegare lasci un commento in fondo alla pagina, per piacere.
Per concludere, secondo me questo è il set migliore della serie dal momento che, anche se il prezzo è piuttosto alto, offre veramente molto: estetica notevole, varietà di pezzi e tecniche costruttive, possibilità di gioco, parti nuove e originali.
60368 Esploratore artico
Ed eccoci infine giunti al piatto forte, il pièce de résistance, della serie. Anche se ha meno pezzi del sottomarino di cui sopra (“solo” 815 contro 842), con i suoi 71 centimetri di lunghezza questa nave fa impallidire tutti gli altri set, anche quelli delle serie artiche precedenti.
Qui devo subito saltare alla fine e parlare del prezzo, perché con 150 euro ci si porta a casa letteralmente mezzo Titanic (mi riferisco al set Icons n. 10294, che è lungo 135 cm), insieme a un’orca nuova di zecca (senza cuccioli stavolta, mi dispiace), diversi pezzi nuovi o in nuovi colori, 7 minifig, alcune tecniche di costruzione interessanti, ma soprattutto tantissime possibilità di gioco. Non è poco!
Adesso ricominciamo da capo parlando dello scafo: i 71 centimetri sono ottenuti attaccando insieme due scafi separati. Quello di prua è un pezzo completamente nuovo introdotto per la prima volta con questo set, mentre la poppa è già comparsa nel già citato set n. 60266 del 2020, Nave di esplorazione oceanica. La congiunzione tra i due scafi è mascherata abilmente ma, guardando le istruzioni, si nota che a unirli ci sono solo quattro mattoncini forati Technic 1×16 e due mattoncini a S (“brick with plate” n. 73562): gli ingegneri avranno di sicuro fatto i loro calcoli e le loro prove, quindi non ho dubbi sulla robustezza finale della costruzione, ma immagino che sarà inevitabile una certa flessibilità visto che i due scafi sono collegati solo sulla parte superiore mentre le due chiglie restano nettamente separate. Il risultato sarà probabilmente una nave che si piega ma non si spezza e mi chiedo quanti bambini (e genitori) saranno un po’ delusi dalla mancanza di realismo di questo piccolo grande dettaglio.
Ad ogni modo, grazie al doppio scafo sulla nave c’è tantissimo spazio. Da prua a poppa troviamo nell’ordine: un pregevole elicottero con la sua base di atterraggio, il ponte di comando e le cabine dell’equipaggio con toilette, laboratorio di analisi e acquario, una gru mobile con argano telescopico per calare in acqua un drone subacqueo attraverso le paratie mobili sul ponte, un gommone che può essere anch’esso sollevato dal suo alloggiamento e messo fuori bordo dalla suddetta gru. Sottacqua, invece, oltre a un’orca dallo sguardo docile si trova un relitto di nave vichinga con scudo ed elmo d’epoca. Sarebbe stato divertente se avessero riutilizzato una parte della nave vichinga n. 31132 dell’anno scorso, ma evidentemente a Lego City non c’è posto per i set Lego Creator.
La carrellata finisce qui. Per approfondimenti sui singoli set rimando a eventuali future recensioni singole. Per il momento vi do appuntamento alla seconda parte di questa presentazione, in cui sproloquierò dei set più “cittadini” di Lego City.
Buon inizio estate a tutti! E grazie in anticipo a chi saprà risolvere il mistero del piede di porco a bordo del sottomarino!