Incontro con i designer di Eldorado Fortress 10320
In occasione dell’uscita della nuova versione dell’Eldorado Fortress 10320, Brick.it Magazine e altri RLFM hanno avuto la possibilità di poter fare delle domande inerenti al set direttamente ai designer che hanno lavorato su questo remake: Pierre Normandin e Ashwin Visser. Ecco una raccolta delle informazioni più interessanti che siamo riusciti a raccogliere da questo incontro:
Come mai il Capitano Redbeard non è stato incluso in questo set? Oltre ad essere un personaggio importante per la linea dei pirati questa Minifigure era presente anche nel set originale
Abbiamo riflettuto a lungo sull’includerlo o meno in questo set ma alla fine abbiamo deciso di non inserirlo, lo abbiamo “lasciato” sul Barracuda Bay, il precedente set moderno a tema pirati. Nella mia mente questa presente in Eldorado Fortress è una ciurma differente rispetto a quella presente in Barracuda Bay, inoltre abbiamo preso la decisione di alterare leggermente il cast di Minifigures presenti rispetto all’originale Eldorado Fortress.
Quando progettate il remake di un set classico come procedete quando si tratta di dover creare le Minifigures? Volete farle rimanere il più fedeli possibile alle originali come è successo per le Minifigures Classic Space/Blacktron recenti oppure preferite prendervi più libertà come per i nuovi cavalieri del Lion Knight’s Castle?
Non so se conoscete la storia delle Minifigures Classic Space odierne. Ho avuto la fortuna di aver lavorato su tutti i set remake usciti di recente come il Lion Castle, il Galaxy Explorer, il GWP Blacktron e ora anche l’Eldorado Fortress. Mentre stavamo lavorando sui set a tema Space abbiamo fatto tutto un lavoro di progettazione per vedere se era possibile, in qualche modo, creare una nuova versione delle Minifigures Space. Abbiamo provato ad aggiungere linee decorative, componenti elettronici, attrezzatura di vario genere… alla fine ci siamo spinti talmente oltre con le idee da rendere le Minifigures Classic Space completamente irriconoscibili rispetto alle originali. In fin dei conti, le Minifigures Classic Space sono semplicemente delle Minifigures monocromatiche con il logo Space sul torso, serve solo quello per renderle immediatamente riconoscibili. Per quanto riguarda i personaggi di Eldorado Fortress invece, la vecchia metodologia di stampa decorativa degli anni ’80/’90 era diversa rispetto a quella odierna, ora dobbiamo rispettare determinati standard tecnici quando si tratta di dover stampare dettagli sopra a dei pezzi quindi dobbiamo tenere conto di queste cose quando andiamo a creare nuovi design da stampare. In questo remake abbiamo voluto prendere la vecchia Eldorado Fortress per migliorarla sotto tutti i punti di vista possibili, è come se fosse diventata in “HD” ora. Abbiamo voluto aggiungere dettagli extra anche per le Minifigures ma senza alterare troppo lo stile originale, per questo motivo abbiamo scelto di non aggiungere alcun tipo di stampa sulle gambe di tutti i personaggi.
Come siete arrivati a scegliere proprio la Eldorado Fortress come set da ricreare in chiave moderna?
Durante le votazioni per l’anniversario dei 90 Anni del gruppo LEGO il tema Castle ha “vinto” e ha avuto l’onore di essere il primo ad aver ricevuto questo tipo di trattamento di rifacimento, oltre ai Castle anche molti altri temi hanno guadagnato molti voti in quanto temi popolari. Abbiamo rifatto la Galaxy Explorer per il tema del Classic Space, il GWP Blacktron e quello del Forest Hideout… sappiamo che temi classici come questi sono molto popolari e tra di questi rientrano anche i Pirati. Guardando più nel dettaglio, l’Eldorado Fortress è sicuramente uno dei set più popolari di tutta la linea Pirati, uno dei più iconici della sua era, è stata una pura scelta logica.
Sono stati realizzati dei nuovi pezzi per poter creare questo set?
Credo che in tutto il set non ci siano dei pezzi totalmente nuovi creati per l’occasione, ci sono pezzi che hanno avuto una nuova colorazione, pezzi che sono stati stampati o ristampati ma nessun nuovo pezzo inedito… vele escluse, gli unici pezzi veramente nuovi sono proprio le vele in tessuto. Alcuni pezzi sono stati reintrodotti dopo una loro lunga assenza e stavano correndo il rischio di sparire per sempre come ad esempio il cappello cilindrico dei soldati, lo abbiamo “salvato” dalla cancellazione e sempre in tema di cappelli vale lo stesso discorso per il cappello decorato del Comandante. A un certo punto stavamo valutando se rendere la bandiera della fortezza un pezzo di tessuto ma abbiamo preferito rimanere fedeli all’originale utilizzando lo stesso tile stampato con clip. Quando progetto un set preferisco lavorare utilizzando solo pezzi che esistono attualmente, mi piace la sfida del dover utilizzare solo quello che ho a disposizione in quel determinato momento, a volte non posso procedere solo usando questa metodologia ma comunque adoro questo tipo di sfida.
La scimmia presente nel set è nuova e diversa rispetto a quella del set originale, lo stampo per quel determinato tipo di scimmia è andato perduto per sempre?
Si, lo stampo per quel tipo di scimmia non esiste più, non esiste più da molto tempo effettivamente. Se fosse rimasto in uso lo avremmo usato sicuramente per questo set, rappresentava uno dei pezzi classici dell’epoca. Ho letto davvero un sacco di commenti a proposito della scimmia, purtroppo no, non è più possibile riutilizzare quello stampo, per questo motivo abbiamo introdotto questo nuovo tipo di scimmia nel set, se non ricordo male questa arriva da un set della linea City.
Questa nuova versione dell’Eldorado Fortress è separabile in diversi blocchi, come avete avuto questa idea di un set “apribile”?
Fin dal primo momento in cui ho cominciato a lavorare a questo set sapevo che non sarebbe stato possibile avere il pezzo della baseplate rialzata come base per tutta la struttura quindi ho cominciato a pensare a come sarebbe stato possibile ricreare qualcosa di simile assemblandolo con dei pezzi. Mentre stavo lavorando su questo aspetto volevo ricreare la stessa identica forma della baseplate originale, costruendo mi sono però accorto che ci sarebbero stati moltissimi spazi vuoti nella base e, pensando dal punto di vista di un bambino, questo si sarebbe sicuramente chiesto “Cosa ci sarà dentro a questi spazi vuoti? Sono solo rocce o qualcosa si nasconde lì dentro?”. Quindi ho pensato che forse potevo fare in modo che la fortezza si potesse aprire leggermente, usando i classici pezzi hinge ho provato a fare degli esperimenti e mi sono accorto che potevo aprire anche in più moduli l’intera fortezza. Questo fattore modulare ti aiuta ad assemblare più facilmente il set, ti aiuta ad aggiungere tantissimo all’elemento della giocabilità e ti aiuta ad aggiungere dettagli all’interno. Per esempio, senza questo essere modulare non sarebbe stato possibile aggiungere il tunnel con lo scheletro, la storia della lettera o i barili decorativi. Abbiamo pensato anche al discorso del come poter esporre questo set per adulti, quando lo si pone su una mensola si può solo osservare un lato di tutta la fortezza ma grazie alla possibilità di poterlo aprire puoi estendere l’Eldorado Fortress in tutta la sua lunghezza per coprire più spazio della mensola e puoi osservarlo molto meglio. Anche quando si trattava della scelta delle immagini da utilizzare nelle foto promozionali abbiamo avuto molte più possibilità grazie a questa implementazione, potevamo scegliere tra una foto dall’alto, una di tutta la facciata aperta… molte più possibilità anche per questo aspetto importante.
Rispetto all’Eldorado Fortress originale, come mai è presente molto meno giallo in questa versione moderna?
Esiste una spiegazione pratica per questa scelta, alcuni elementi non sono più disponibili in giallo e non ho avuto la possibilità di poterli far tornare per questa occasione. Si tratta anche di una scelta di design/storytelling, quando lavoravo sul set mi sono immaginato come sarebbe stata l’Eldorado Fortress originale dopo più di 30 anni di continuo servizio in mare, magari i soldati hanno scelto di modificare il colore della struttura oppure semplicemente gli agenti atmosferici hanno alterato il colore delle mura. La motivazione ufficiale dal punto di vista tecnico è che alcuni elementi non esistono più in giallo, la motivazione dal punto di vista dello storytelling è che i soldati hanno semplicemente scelto di modificare leggermente l’aspetto della fortezza, ecco il motivo della minore presenza di giallo rispetto al set originale.
La maggior parte del tempo passato a costruire il set si passa utilizzando grossi pezzi per creare il rimpiazzo della baseplate non recuperabile dopo tutti queste anni, a volte sembra di star costruendo un set di Minecraft, set che seguono uno stile di costruzione simile. Eri preoccupato dal fatto che la maggior parte del tempo impiegato per la costruzione sarebbe poi andato a finire solo per poter costruire la base della fortezza?
Si, diciamo che non puoi fare una frittata senza rompere delle uova, se si vuole raggiungere il risultato di avere una fortezza sollevata dal livello del mare senza poter utilizzare una baseplate devi necessariamente passare per questa strada, se vuoi poter aver tutti i segreti nascosti devi per forza costruire pezzo per pezzo una base del genere. Ho letto alcuni commenti dove veniva detto che montare questo set è stato come montare un set di Star Wars per via di quanti pezzi grigi sono presenti nella costruzione, è qualcosa che devi per forza affrontare in una situazione simile. Ho comunque provato a rendere più intricata e particolare la costruzione della base, ad esempio non sono presenti alcun tipo di ripetizioni nel montaggio, non so quanti di voi abbiamo costruito il set ma non è presente nemmeno una singola ripetizione in tutto il set anche se ho utilizzato davvero tanti elementi uguali. Sono presenti un sacco di slope di diverso tipo e grandezza e soprattutto davvero tanti brick 2×4, effettivamente ho infranto il record di brick 2×4 presenti all’interno di un singolo set e la cosa bella è che guardando il set completo non ti aspetteresti mai che questa fortezza sia stato realizzato usando tanti brick del genere. Se ricordo bene il record precedente di set con maggior numero di brick 2×4 era di circa 40 pezzi e si trattava di un set a “secchiello”, il classico set creator/basic contenente brick sfusi senza istruzioni, in Eldorado Fortress sono riuscito ad averne ben 55 in totale di questi pezzi: 53 in dark bluish gray e 2 in bianco.
Facendo riferimento ai nuovi standard per quanto riguarda la stampa sui pezzi accennato prima, avete dovuto modificare una delle stampe per via di una limitazione tecnica o stilistica?
Credo che il Governatore sia quello che ha subito le modifiche più pesanti, il modello originale era molto meno dettagliato, abbiamo quindi scelto di aggiungere molti più dettagli sul suo torso come l’aggiunta di più oro. Anche i soldati hanno subito un ritocco, non so se avete notato ma hanno un dettaglio in più, è presente un cordino sotto alle righe ad X bianche. Abbiamo discusso a lungo con gli art designer su cosa potevamo aggiungere o cambiare, per trovare i giusti riferimenti abbiamo guardato molte immagini delle divise di epoca Napoleonica, abbiamo studiato divise per ogni singolo rango dell’esercito di quel periodo ma poi ci siamo accorti che ci stavamo distaccando troppo rispetto alle Minifigures originali quindi abbiamo dovuto rallentare parecchio con le aggiunte e modifiche. Nella maggior parte dei casi abbiamo aggiunto nuovi dettagli in oro, un pizzico di argento e un poco di nero per poter rendere stampabili questi nuovi design. Anche se abbiamo preso ispirazione da uniformi realmente esistite questo non vuol dire che le Minfigures del set rappresentino dei veri soldati di nazioni esistenti, le abbiamo solo prese come spunto di riferimento per capire quali dettagli dovessero essere presenti o meno. Per quanto riguarda le decorazioni delle vele e della bandiera invece, nell’originale erano presenti dei barili e una corona “realistiche”, in questa versione ho provato invece a usare come vero riferimento barili e corone ma in formato LEGO siccome questi oggetti esistono anche in forma di pezzi.
Ringraziamo il gruppo LEGO per averci permesso di poter partecipare a questa interessantissima esperienza!