LEGO® Harry Potter™ 76419 – Hogwarts Castle and Grounds – Recensione

LEGO® Harry Potter™ 76419 – Hogwarts Castle and Grounds – Recensione

Set davvero incredibile questo 76419 che oggi andremo a recensirvi. Una bellissima e dettagliata riproduzione in microscala della scuola di magia più famosa al mondo: il Castello di Hogwarts.
Se non avete avuto la fortuna (e lo spazio necessario) per costruire la precedente versione di questo mitico castello, questo è il set che fa per voi. 2.660 pezzi, ma una rappresentazione perfetta.

La confezione
Scatola grande e pesante con una bella immagine nel fronte che ci mostra cosa andremo a realizzare. Sfondo nero, pochi fronzoli e solo i dati essenziali del set.
Il retro invece ci presenta una visione ‘di spalle’ con i sotterranei e quattro piccole immagini dei dettagli della costruzione. Infine un grafico con le dimensioni del set, una volta terminato: 35 centimetri di lunghezza, 25,5 di larghezza e 21 in altezza.

Apriamo la scatola e troviamo ventidue pacchetti, un plate 16×16 nero e una grossa busta cartonata contenente due libretti di istruzioni.

La costruzione
Senza indugio, apriamo subito la prima busta ed estraiamo i pezzi. Notiamo subito alcuni serpenti e una testa. Ci serviranno tra poco.

Pochi passaggi e abbiamo il primo problema. Nelle istruzioni, al passaggio 7, è indicato un piccolo tile 1×2, che non c’è nel pacchetto e che neppure va inserito nel set. Mistero.
Proseguiamo e poco dopo realizziamo il ‘Tranello del Diavolo’. Le istruzioni ci dicono “Il Tranello del Diavolo impedisce agli intrusi di raggiungere il nascondiglio segreto della Pietra Filosofale™
Prospera nell’umidità e nell’oscurità. Se rimani bloccato, mantieni la calma e apri le tende per far entrare il sole!
“. Ancora qualche pezzo ed ecco che usiamo testa e serpenti per la Camera dei Segreti, costruita da Salazar Serpeverde dove “Un enorme Basilisco è stato stregato per onorare il suo “vero erede” e portare distruzione spietata su tutti i nati Babbani“. E con questo finiamo la prima busta.

Seconda busta. Partiamo subito con il colonnato della stanza della Chiave Alata, intelligente costruzione del Professor Vitious, come ostacolo per proteggere il nascondiglio della Pietra Filosofale. Poi passiamo alla scacchiera, altro ostacolo a difesa della pietra, che richiedeva abilità strategiche, coraggio e sacrificio. Pochi passaggi e raggiungiamo lo Specchio delle Brame, con cui concludiamo il pacchetto.

Passiamo alla tre, con cui iniziamo la scogliera su cui il castello affaccia. Il retro è composto da una serie di brick e plate colorati, che ci permettono facilmente di comporre la struttura. Con i pezzi della quattro continuiamo con la costruzione della scogliera e aggiungiamo il tile con il nome del set. Fortunatamente si tratta di un tile stampato. Pochi minuti e passiamo alla busta cinque.

Nelle buste cinque e sei troviamo alcuni interessanti pezzi: un pezzo nuovo, un tile tondeggiante che ci permette di creare delle curve e due brick 1×1 stampati con finestre e scaffali di libri.

Con i pezzi invece andiamo a completare le fondamenta su cui poi costruiremo il Castello e la sala pozioni, in cui i nostri giovani maghi cominciano ad affinare la tecnica per produrre vari tipi di miscugli.

Passiamo alle buste sette e otto, che ci serviranno per proseguire con la grande scogliera. Anche qui plate, brick nascosti e molti slope ci permettono di creare lo splendido paesaggio che circonda Hogwarts.

Ultime tre buste per finire il primo libretto! Partiamo dalla nove, dove al passaggio 260 troviamo un altro errore nelle istruzioni: questa volta ci viene chiesto di mettere uno slope 1×1 in Green-olive, che però non è indicato nella lista dei pezzi. É la prima volta che trovo addirittura due errori in un libretto. Proseguiamo con il paesaggio. Non è ripetitivo, ma si utilizzano quasi sempre gli stessi pezzi. Per fortuna i brick e i plate colorati (che poi saranno nascosti) ci aiutano con il posizionamento dei pezzi.

Busta dieci, completiamo finalmente il perimetro del nostro set. É grande, ma non grandissimo. M’aspettavo una costruzione più invasiva, invece sono convinto che sta benissimo su una mensola del mio ufficio. Aggiungiamo tile per il mare, ancora rocce, un sentiero e la prima costruzione. Il punto di approdo sulla spiaggia con la rimessa. Come ci spiegano le informazioni che frequentemente appaiono lungo le pagine, “Ogni anno, il 1° settembre, le barche incantate trasportano i nuovi studenti del primo anno da dove lasciano l’Hogwarts™ Express alla stazione di Hogsmeade, attraverso il Lago Nero fino ad arrivare alla rimessa per barche di Hogwarts.”

Busta undici (e chiudiamo il primo libretto!): tile più scuri per il mare più profondo, prati e rocce per la parte superiore. Pochi minuti e possiamo passare alla busta dodici

Iniziamo subito a costruire la Sala Grande di Hogwarts. La costruzione è un po’ noiosa, ma alla fine il risultato è notevole. Troviamo anche altri pezzi stampati ed altri in nuove colorazioni. Con la tredici completiamo la sala e realizziamo il lungo ponte sospeso, luogo di alcuni momenti chiave della serie: quando Harry parla con il Professor Lupin dei suoi genitori, quando l’ungherese Spinato insegue Harry nella prima prova del Torneo Tremaghi e quando Neville si rivela un eroe contro Scabior nella battaglia finale.

Quattordici e quindici. Eccoci pronti a realizzare la parte centrale del Castello. Il chiostro centrale in cui Harry imparò a volare sulla scopa e la grande torre al cui interno si trova l’ufficio di Silente.

Sedici, diciassette e diciotto. Realizziamo l’ala est del Castello. Torri finestre, anfratti e tutto quello che possiamo immaginare. Una delizia per gli occhi.

Busta diciannove! Costruiamo una grande torre, la più alta del castello: la torre di Astronomia. Busta venti altre strutture nel retro del castello. Procediamo veloci verso la fine. Qui è tutto un uso di tan e grigio, un po’ monotono, ma il risultato funziona.

Ultima busta per quanto riguarda l’architettura del Castello. Aggiungiamo il tetto al cortile dell’ala est e alcuni dettagli sugli edifici più grandi. Poi aggiungiamo le serre di Madame Sprite, capo del dipartimento di Erbologia di Hogwarts, un recinto e… abbiamo finito!

O meglio… restano i pezzi dell’ultima busta, la numero ventidue, che aggiunge dettagli visti nei film al nostro meraviglioso castello. Iniziamo con il platano picchiatore con ancora incastrata tra i rami la vecchia Anglia del padre di Ron. Poi passiamo al vascello Durmastrang, che abbiamo visto durante il torneo ‘Tre Maghi’. Infine la carrozza volante trasportata dai Pegasi. Bellissima la realizzazione con piante, corni e un candelabro.

Resta solo una minifigura da costruire. Si tratta dell’Architetto del castello di Hogwarts. Una minifig inedita, creata esclusivamente per questo set, con un nuovo elemento barba e un modello di Hogwarts e una pergamena del progetto in mano.

Conclusioni
Il set LEGO Harry Potter 76419 – Hogwarts Castle and Grounds che abbiamo costruito per voi è un set sorprendente. Da una parte perché inaspettato, dato che la versione precedente in questa scala (71043 Castello di Hogwarts) si trova ancora in vendita, dall’altra perché riesce a ricostruire ottimamente tutto l’ambiente della zona su cui sorge Hogwarts e cattura anche tanti piccoli dettagli che abbiamo imparato a conoscere attraverso i libri e i film del maghetto più famoso del mondo.
L’esperienza di costruzione è interessante e anche se non ci sono tecniche particolari, è perfetto per chi ancora non conosce la microscala, con alcune intelligenti soluzioni.

Certamente non è un set giocabile, ma esposto è assolutamente perfetto e, sicuramente, cattura l’attenzione. La minifig esclusiva del set è interessante, ma in realtà non aggiunge nulla ad un set già straordinario. Peccato per un paio di errori nelle istruzioni.

LEGO Harry Potter 76419 – Hogwarts Castle and Grounds è in vendita dallo scorso 1° settembre ad un prezzo di 169,99 euro.

Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

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