LEGO® Botanical Collection 10289 – Bird of Paradise – Recensione

Non c’è nulla da dire: la Collezione Botanica di LEGO® Icons è assolutamente uno dei temi più belli ed interessanti degli ultimi anni. Tutto è iniziato con il piccolo albero bonsai, per poi passare ai Cactus e alla pianta di orchidee. Oggi, visto che ancora mancava, ho recuperato questo Bird of Paradise (10289) che vi presento in questa recensione.

Bird of Paradise è attualmente il set più costoso della Botanicals Collection ed è anche quello con il numero maggiore di pezzi, anche se le ultime buste contengono solo tile round 1×1 a fare terriccio.
Aperta la confezione troviamo dieci buste, numerate da uno a cinque e un libretto di istruzioni. All’interno del libretto ci sono informazioni sulla pianta e sul designer Chris McVeigh.

La Collezione Botanica è sempre straordinaria e sorprende per l’uso inconsueto delle parti LEGO. Elementi standard assumono una vita completamente nuova rappresentando parti di piante. Nel costruire questi set, mi stupisco sempre dell’uso intelligente dei mattoncini e degli accessori.
Neppure la Sterlitzia (o Bird of Paradise come chiamata volgarmente) delude in questo senso. Durante l’assemblaggio della base, gli elementi Technic si posizionano perpendicolarmente agli steli delle piante per consentire agli steli di stare in piedi mentre inseriamo i perni Technic nei mattoncini laterali e assembliamo le piante.

Nelle immagini qui sopra potete vedere le varie fasi di costruzione del vaso con una struttura ottagonale composta da strati diversi di plate e brick, mentre una tecnica snot ci permetterà nella fase successiva di aggiungere i lati.
Una struttura composta da pezzi Technic inserita nella parte superiore sarà la base in cui inseriremo le nostre piante.

A partire dalla busta tre si passa alla parte ‘organica’. prima iniziamo con gli steli, ottimamente realizzati con pezzi Dark Green Technic, Axle Connector 3L alternati a Dark Green Technic, Axle and Pin Connector Angled #3 – 157.5 degrees. L’effetto è davvero realistico. Con Panel Technic, invece, realizziamo le grandi foglie della pianta. È un procedimento un po’ ripetitivo, ma alla fine si svolge piuttosto velocemente.

Mancano ancora solo i fiori, con la loro forma caratteristica, che danno il nome alla pianta. Prima però anche in questo caso dobbiamo armarci di pazienza e montare gli steli. Questa volta i pezzi Technic, Axle Connector 3L sono in Sand Green.
Ecco il momento dei fiori, vera nota colorata. Su dei Hinge Plate 1 x 8 with Angled Side Extensions attacchiamo degli slope arancioni e dei Tile, Round 1 x 1 Half Circle Extended rossi. Infine tre Dark Purple Minifigure, Weapon Sword, Foil compongo la punta del fiore.

Resta solo da versare i tre pacchettini di tile round a formare il terriccio e la nostra Sterilitzia è terminata e possiamo posarla dove preferiamo.

Concludendo si tratta anche questa volta di un set davvero ben realizzato e bellissimo. Visto da una certa distanza non sembra neppure una pianta in plastica realizzata in mattoncini LEGO. Poi avvicinandosi possiamo notare tutti i particolari e capire come parti normalmente utilizzate altrove, possono essere utilizzate per costruire qualcosa di organico e di naturale.
Complimenti a Chris McVeigh per aver realizzato un altro capolavoro!

Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.