LEGO® 10280 – Botanical Collection – Flower Bouquet – Recensione
Una delle più interessanti serie introdotte nel modo LEGO® è, e non ci stanchiamo mai di dirlo, la serie Botanica. Si tratta di una serie 18+ rivolta prevalentemente agli AFOL, non tanto per la sfida tecnica, ma più per l’argomento. Oggi abbiamo recuperato il primo di questa serie, il set 10280 – Bouquet di fiori, che ci presenta un set di 756 pezzi e la realizzazione di cinque fiori diversi, oltre ad alcune foglie ed erbe ornamentali.
I designer Anderson Grubb e Astrid Sundorf Christensen sono arrivati al progetto in modi diversi: Anderson è un designer del LEGO Group. Astrid è stata coinvolta nella realizzazione di decorazioni in mattoncini, inclusi fiori, da esporre nella sede LEGO. Da quella esperienza è approdata (giustamente) alla serie botanica.
Aperta la confezione, al suo interno troviamo un libretto di istruzioni, tre sacchetti numerati e cinque axle technic lunghe 32 stud, in sand green.
Busta 1: Common Daisy and Rose
La prima borsa include due margherite comuni e tre rose. La prima cosa evidente guardando il contenuto del sacchetto 1 – dove troviamo gli elementi per la rosa e la margherita – è il numero di elementi light nougat/flesh, due colorazioni piuttosto rare in passato. Ci sono poi alcuni pezzi in verde scuro che sono esclusivi di questo set, incluso il volante largo cinque stud. E soprattutto abbiamo una collezione di ali sinistre di pteranodonte dai set Jurassic World 2020, che fungono da foglie delle rose.
La margherita si sviluppa semplicemente attorno a 4 mozzi a clip, con 3 fiori e uno stelo ancora da sbocciare. Piastre arrotondate 1×2 costituiscono la maggior parte dei petali, quindi fissate con una piastrella gialla rotonda 2×2. Ci sono due steli, con 3 fiori ciascuno inclusi nel set.
Come sempre, nei set Botanical, LEGO ci fornisce anche delle informazioni sulle piante che stiamo costruendo. Quella che abbiamo costruito è la più comune tra tutte le specie europee di margherite, questo fiore perenne fiorisce dall’inizio alla metà dell’estate e gode di una lunga stagione di fioritura. Grazie al testo abbiamo anche potuto scoprire che ogni stelo è composto da tre fiori più un piccolo germoglio che deve ancora fiorire, quello che al momento della costruzione avevo preso per un misterioso pezzettino marrone.
Il secondo fiore è una rosa, forse il fiore più famoso al mondo. La versione che stiamo realizzando è composta da oltre 60 elementi.
Si tratta di una costruzione più sofisticata: a partire da alcune staffe SNOT e alcuni elementi dentellati bianchi che vengono posizionati al centro per produrre dei petali più piccoli. Man mano che ci allontaniamo dal centro, il colore diventa più ricco e profondo.
Gli elementi nocciola chiaro (paraurti di auto) vengono fissati tramite clip ai volanti e poi posizionati sugli steli. L’effetto finale è gradevole, ma forse non è il modello più accurato possibile. Credo che le rose del bouquet in uscita in questi primi giorni dell’anno, abbiano un realismo maggiore.
Infine l’uso dell’ala del pteranodonte come foglia sulla rosa è efficace, per quanto riguarda la forma, ma ho trovato che il fatto che sia montata su un elemento mobile, non permette l’effetto che meritava.
Molto interessante il fatto che i petali esterni possono essere regolati a seconda di quanto si desidera che la nostra rosa sia sbocciata.
Busta 2: Californian Poppy, Snapdragon and Grasses
Il Papavero della California è il terzo fiore che andiamo a rappresentare. Originario per l’appunto della California e del Messico, fiorisce durante i mesi estivi in vivaci tonalità di arancione, rosso e giallo. È il fiore ufficiale dello stato della California e viene spesso utilizzato per guarnire ricette di piatti tradizionali locali. Per realizzarlo i designer hanno utilizzato molti elementi arancioni che appaiono per la prima volta in questo colore.
Subito dopo aver terminato questo fiore passiamo a due elementi ornamentali realizzati con i cespugli. Credo che la costruzione del singolo Californian Poppy è relativamente semplice, ma efficace.
Il prossimo fiore è la Bocca di Drago. Originario delle aree rocciose dell’Europa, degli Stati Uniti e del Nord Africa, il nome deriva dalla sua presunta somiglianza con la testa di un drago.
La realizzazione di questo fiore è un po’ più impegnativa e necessita di un po’ di pazienza per via dei passaggi ripetitivi. Soprattutto considerando il fatto che ce ne sono due da costruire. Impilando tre anelli ottagonali in sand green, è importante allineare i fiori alternati su ogni fila.
L’effetto finale è molto interessante e finora è il fiore che mi è piaciuto maggiormente.
Busta 3: Lavender and Aster
Anche in questo passaggio troviamo degli elementi in nuove colorazioni: i lunghi wedge e le tavole da surf in sand green, così come i technic axle connectors in dark green.
Ma passiamo a costruire i fiori di lavanda. Questa costruzione prevedeva una sfida speciale: 9 fiorellini, composti da una crescita, da una foglia e da steli, ciascuno con 6 fiori più piccoli. Impilare questi pezzi è stata una sfida, poiché la connessione funziona, ma non è così resistente come avrei voluto.
Coltivata come pianta ornamentale, la lavanda è utilizzata anche come erba culinaria e per l’estrazione di oli essenziali. Questa versione in mattoncini è composta da 117 elementi e il risultato è davvero notevole.
Realizziamo altre erbe/foglie decorative utilizzando gli elementi a cuneo lunghi, con una punta aggiunta posizionando una tavola da surf sotto e passiamo all’ultimo fiore del set.
L’Aster è un fiore molto diffuso e di cui esistono addirittura 180 varianti. Fiorisce in estate e in autunno e i suoi colori vivaci lo rendono particolarmente attraente per gli insetti impollinatori. La costruzione è semplice ed è caratterizzata da un numero crescente di elementi man mano che costruiamo verso l’esterno con più anelli. Dato che ad ogni passaggio dobbiamo alternare i fiori agganciandoli ad un plate 1×1 modified con una clip, è necessario assicurarsi che siano tutti allineati in modo appropriato. Una volta completato, l’effetto finale di questo fiore mi piace molto. E con questo abbiamo terminato e non ci resta altro da fare, se non cercare un vaso appropriato che possa contenerli.
Conclusioni
Nel complesso, come sempre è divertente e sorprendente costruire i set di questa serie. Sebbene le tecniche di costruzione, di per sé, non siano particolarmente impegnative, la ripetizione di gran parte della costruzione aumenta la sfida della costruzione ma ci permette anche di ragionare sull’uso alternativo degli elementi.
Il set ha un prezzo ragionevole (49,99 euro) e soprattutto offre una gamma di colori piuttosto piacevole, anche se alcuni di questi sarà impossibile da utilizzare in altri contesti. Unica nota negativa: nel set sono presenti tre ali sinistre di pteranodonte… e nessuna destra! Peccato.
Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.
La serie Botanical è senza dubbio una di quelle con più sorprese!
Un Set più bello dell’altro!
La mia serie preferita!