LEGO® 40505 -LEGO House Exclusive #5: LEGO Building Systems – Recensione

LEGO® 40505 -LEGO House Exclusive #5: LEGO Building Systems – Recensione

Lo ammetto. Quando a metà febbraio, assieme ad altri RLFM, ho avuto la fortuna di assistere alla presentazione esclusiva di questo set, la prima impressione non è stata proprio positiva. Così di primo acchito non mi aveva convinto.
Poi però, accompagnato dalle parole di Stuart Harris e Markus Rollbühler, progettisti e designer di questo set, che ci hanno svelato i retroscena e la genesi di questo quinto set esclusivo della LEGO House, mostrandoci anche dei prototipi, ecco che tutto è diventato più chiaro e, ora che ho tra le mani questo 40505, il mio parere è cambiato. Ma andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta.

Arrivato poche ore fa con una spedizione ultra-imballata (alla LEGO HOUSE ci sanno fare!) diamo un’occhiata al set nella sua interezza.

Il set presenta un omaggio alla storia e al gioco LEGO, concentrandosi in particolare sulle tre piattaforme System in Play: LEGO® System, LEGO® Technic e LEGO® DUPLO®.
I tre singoli sistemi che hanno fatto la fortuna del marchio e ne raccontano perfettamente la storia.
I tre momenti fondamentali di ogni sistema sono stati ricostruiti in microscala e vengono presentati su delle piattaforme colorate.
Al centro, su una piattaforma di colore rosso troviamo l’omaggio al set Town Plan No. 1 del 1955.

Il set nacque per celebrare la crescita economica degli anni ’50, una vera e propria rivoluzione che significò un sensibile miglioramento delle condizioni di vita per molti danesi, che poterono così permettersi di possedere un’auto.
E con un numero crescente di auto per le strade, sorse anche una crescente attenzione all’insegnamento su come comportarsi nel traffico, pensando soprattutto ai bambini.
Ecco allora l’idea. LEGO realizza nel 1955 il Town Plan, come supplemento ai prodotti LEGO System in Play.
Il Town Plan è un sottile pezzo di stoffa plastificata che mostra una rete stilizzata di strade su cui i bambini possono organizzare i loro edifici e auto LEGO per creare un ambiente urbano.
Di fatto gli edifici e le auto prodotti dalla metà degli anni ’50, insieme al Town Plan, funsero da ispirazione a quello che oggi è l’attuale tema LEGO City.

Sulla sinistra, su una base gialla, troviamo invece un trenino DUPLO degli anni ’80. Nella storia di questo tema dedicato ai bambini di età prescolare, un punto di svolta avvenne verso la fine degli anni ’70, quando sono state introdotte le prime figure DUPLO. Il loro arrivo ha significato che le scenografie sono diventate più complesse, aggiungendo agli scenari anche fattorie, case e altre strutture, come i treni, un grande classico LEGO che in questo tema ha visto la luce nei primi anni ’80, con set come il 2700 – Train Set. Questi erano semplici modelli non motorizzati, ma erano accompagnati da un’ampia selezione di pacchetti di accessori supplementari tra cui altri binari e ponti. Le pendenze sono notoriamente difficili da progettare sulle ferrovie della vita reale (e rimangono assenti dai treni LEGO di oggi), ma le locomotive e il materiale rotabile più piccoli sembrano aver facilitato tali caratteristiche nel tema DUPLO.

Infine sulla destra, questa volta su una base blu, abbiamo il tema Technic, con un bell’omaggio ad uno dei set più iconici di questo tema: il Technic 853 – Car Chassis del 1977.
Fu il primo modello di punta in assoluto del tema Technic (Expert Builders come era conosciuto all’inizio). Nella sua forma più pura, Technic si concentra più sulla funzione che sull’estetica. Il modello era composto da 601 pezzi (moltissimi per quegli anni) e aveva uno sterzo e i sedili anteriori che potevano scorrere avanti e indietro.

La parte più interessante però, a mio parere, è il retro, dove troviamo riprodotti in microscala, una serie di set tra i più significativi della storia LEGO. Durante la presentazione del set, Stuart Harris e Markus Rollbühler ci hanno mostrato anche alcuni dei prototipi che hanno realizzato per questi modellini. Troviamo l’anatra, le casette Minitalia, il Castello giallo, la Barracuda, i Bionicle, la casa sull’albero LEGO Ideas, l’autopompa dei pompieri e le macchinine vintage, lo Spaceshuttle e la Galaxy Explorer, le case Friends e il tempio Airjitzu Ninjago… davvero un tuffo nella storia LEGO.

Nel corso dell’incontro abbiamo anche avuto la possibilità di porre ai due progettisti alcune domande.

II set è bellissimo èd è un vero omaggio alla storia LEGO. Manca però la minifigure, forse l’elemento più significativo della storia LEGO degli ultimi anni…
Stuart: II set è incentrato sulle 3 piattaforme di costruzione principali, la minifigure non è stata individuata separatamente, anche perché fa già parte della piattaforma di costruzione del LEGO System. Le minifigure sarebbero state presenti in molti dei set inclusi nella cronologia delle costruzioni nano sul retro del set.
Ma naturalmente la minifigure è una parte importante del gioco LEGO ed è per questo che abbiamo lanciato il set 40504 “A Minifigure Tribute” nel 2023.

Quanto tempo è stato necessario per sviluppare l’idea?
Markus: La fase concettuale è durata un paio di mesi, ma la fase di maturazione, dal modello concettuale approvato al set finito in negozio, è durata circa un anno.

La frequente coesistenza di mattoncini System e Technic nei set è stata rilevante nella scelta del set rappresentativo di questo modello?
Stuart: La scelta dei set LEGO Technic e LEGO System è stata dettata dalla necessità di scegliere qualcosa di importante nel primo periodo di sviluppo della piattaforma. Il telaio Technic era il modello di punta di una delle prime gamme di prodotti. La pianta della città era il primo prodotto che incarnava veramente il sistema di gioco che Godtfred aveva cercato negli anni Cinquanta.

C’è qualche riferimento personale che avete incluso nel set?
Markus: Stuart ha lavorato all’autopompa rossa per il set LEGO Inside Tour 2023, quindi mi ha convinto a inserirla come nano costruzione sul retro del modello.
Stuart: “Progettare questo set è stato un viaggio nella memoria. Sono cresciuto giocando con gli alberi dell’epoca del piano regolatore, ad esempio.
Markus: Quello che mi ha colpito davvero è stata la cronologia delle mini costruzioni sul retro, perché ad alcune di esse sono legati diversi ricordi: Il set 116 (il treno nero con i vagoni colorati NdR) era un set che mia madre aveva da piccola e una volta all’anno, per Natale, io e mia sorella potevamo prenderlo e giocarci.
La navetta spaziale Technic era un set che ho sempre desiderato avere ma per il quale ero troppo giovane. Con Mindstorms ho trascorso molte ore di gioia, quindi è stato bello poterlo inserire.
La casa sull’albero LEGO Ideas, un prodotto progettato dal mio buon amico César Soares, è finalmente un prodotto su cui ho lavorato un po’.
Detto questo, devo sottolineare che non ho scelto solo i set che avevano un significato per me. Sono stati scelti con cura per catturare la varietà delle offerte di tutti gli anni: volevamo che fossero rappresentati in egual misura i set Duplo, Technic e System e che venissero raggiunte importanti pietre miliari”.

Si ringrazia la LEGO HOUSE – Home of the Brick e il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.

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