LEGO® 71046 – Minifigure da collezione Serie 26 – Recensione
– Ringraziamo lego_m.art per aver gentilmente concesso a Brick.it alcune immagini per questo articolo –
Lo scorso 1° maggio è uscita finalmente la tanto attesa e discussa serie di Minifigure da collezione dedicata al tema Space, tema che quest’anno è in gran spolvero.
Molti rumors erano circolati nei mesi scorsi a proposito di questa serie, così come le prime immagini diffuse prima come leak, poi ufficialmente da LEGO che avevano suscitato molte perplessità da parte degli appassionati, ma anche entusiasmo in altri. Devo dire che inizialmente ero anche io tra i perplessi… o meglio, speravo in uno stile più classico… più anni ’70, ma ammetto che dopo averle avute in mano, mi sono decisamente ricreduto, anche perchè sono piene di omaggi alle serie classiche, oltre ad avere alcune chicche davvero interessanti.
Ma iniziamo subito con la presentazione di questi 12 ‘omini‘ spaziali:
1. Spacewalking Astronaut
Evoluzione dell’astronauta della Serie 15, questo nuovo Spacewalking Astronaut all’inizio lo trovavo piuttosto insulso, mentre a guardarlo con attenzione è pieno di dettagli e molto interessante.
Rispetto alla minifigura precedente, Spacewalking Astronaut porta le cose ad un livello più alto soprattutto grazie al nuovo pezzo per il jetpack, un pezzo nuovo che potrebbe tornare utile anche per impieghi futuri.
Da sottolineare anche i pezzi stampati, sia il tile per il Jetpack, sia i cheese wedges per i controlli e il tile round 1×1 per la fotocamera: sono perfetti. Infine è da sottolineare anche la qualità perfetta delle stampe sulla tuta della minifig, così come quella sulla testa.
Insomma un ottimo risultato per una minifigura le cui aspettative non erano altissime.
2. Imposter
Gli alieni sono tra noi, e si mimetizzano… o meglio si camuffano. Il personaggio è bellissimo e divertente. Ci sono tre piccoli alieni lime con una stampa di un occhio al centro della testa , mentre la testa della minifigura ne nasconde un quarto, che manovra con delle leve i movimenti della minifigura.
L’altro lato della testa presenta un viso ha un contorno sottile in cui il pannello facciale è stato fissato alla parte anteriore per coprire l’alieno pilota all’interno, con un’espressione che perfettamente innaturale per cercare di fondersi con altre minifigure LEGO. Forse gli alieni ci vedono così.
Le schegge di “vernice” sui piedi della minifigure rivelano che il ‘corpo’ che ospita l’alieno è di metallo, un dettaglio davvero eccellente, così come lo sono i dadi e i bulloni lungo il lato della parte anteriore del busto e il pannello di accesso sul retro.
Mi piace moltissimo anche il nuovo parrucchino con la possibilità di inserirvi un’antenna staccabile. Questa minifigura sicuramente è sul podio tra le migliori della serie.
3. Alien Tourist
Alzi la mano chi non ha mai pensato che gli alieni siano venuti in vacanza sul nostro pianeta, mescolandosi a noi? Ecco oggi abbiamo la risposta con il Turista Alieno, un omino felice che sta facendo del turismo intergalattico. Ha una testa standard di minifigure grigia con grandi occhi neri, un design che sembra un richiamo al Classic Alien della Serie 6, ma sono la maglietta con il logo “I love Earth”, la camicia hawaiana ed i pantaloncini corti il punto forte di questa minifig. Indossa poi un cappello e uno zaino che completano perfettamente l’atmosfera turistica… peccato non abbia in mano una copia di Guida Galattica per autostoppisti!
4. Retro Space Heroine
Nella serie 17 compariva uno splendido Retro Spaceman. Oggi, sette anni dopo, abbiamo la sua controparte femminile, anche lei in perfetto stile ‘avventura spaziale degli anni ’50’.
Retro Space Heroine è ben realizzata e ha dei colori intensi e adatti al personaggio, con braccia e gambe a doppio stampo. Il casco a doppio stampo, con i capelli che fuoriescono e il cane robot sono due elementi davvero spettacolari
5. M-Tron Powerlifter
Ci sono tre personaggi di questa serie che traggono ispirazione direttamente dal passato del Gruppo LEGO: M-Tron Powerlifter, Blacktron Mutant e Ice Planet Explorer. In ogni caso, come è evidente nel caso di M-Tron Powerlifter, il team di Minifigures ha offerto aggiornamenti freschi e moderni al design classico che tutti ricordavamo. I cambiamenti maggiori li possiamo vedere nei dettagli della tuta che diventa quasi un esoscheletro e che viene dotata di una sorta di mano meccanica, capace di sollevare oggetti più pesanti. Si tratta di una mano in plastica con una catena in gomma collegata assieme a formare un unico pezzo.
A questo nuovo pezzo si affianca una minifigure con sottili aggiornamenti al classico design del torso di M-Tron, dando spazio e precedenza al grande logo M al centro, e gambe a doppio stampo, stampate lateralmente, che supportano molto bene i tratti particolari della tuta del personaggio. I dettagli e il design completano abilmente il doppio stampo delle gambe, con i dettagli argentati in particolare che aggiungono un ulteriore livello di credibilità alla forza di queste gambe “potenti”.
Vogliamo trovare un difetto? OK. Manca la classica visiera verde trans-neon, che è invece rappresentata da uno schermo verde lime stampato su una delle due facce. Peccato.
6. Nurse Android
Ad una prima occhiata l’elemento che cattura l’attenzione è sicuramente il baby-space man rosa. Soprattutto dopo aver recuperato quello di colore bianco uscito con il set GWP 40712 – Micro Rocket Launchpad. In realtà però, osservando per bene questa infermiera robotica, troviamo altri dettagli interessanti. La divisa stampata è molto interessante con una combinazione di colori azzeccata e ben curata. Vi è poi un elemento che dall’anteprima non si poteva notare: le braccia in blu chiaro trans groovy sono veramente spettacolari!
A completare il tutto ecco un’acconciatura a caschetto blu e un biberon per allattare il baby space. Forse non sarà la migliore della serie, ma rispetto a tante altre minifigure che ci sono state proposte negli anni, questa non è sfigura affatto.
7. Flying Saucer Costume Fan
Ad una prima occhiata non mi aveva entusiasmato, ma una volta avuto tra le mani, mi sono velocemente ricreduto. L’idea di partenza è ottimo: usare la testa di una minifigure come alieno e posizionarla all’interno di un disco volante a cupola e posizionare il tutto su un vestito nero impreziosito da decine di stelle. Se nelle atre serie c’era sempre un personaggio in maschera, ecco che quello di questa serie riesce ad essere perfetto per un party e assolutamente in tema con il resto dei personaggi. Da segnalare il pezzo con cui è realizzato il disco volante, assolutamente inedito e per ora recuperabile solo con questa minifigura.
8. Ice Planet Explorer
La serie Ice Planet 2002 è stata una delle più amate dal pubblico negli anni ’90. Era doveroso quindi inserire in questa serie di minifig dedicate ai temi space anche un omaggio a quel tema.
Quella che troviamo oggi nelle scatoline ha un look aggiornato e modificato, con una tuta spaziale molto più robusta e più adatta al clima rigido del pianeta di ghiaccio Krysto.
L’armatura è uno stampo precedentemente utilizzato nei set di Toy Story e Star Wars, ma completata con un nuovo e unico design del casco con una visiera arancione stampata.
A prima vista il casco può sembrare completamente nuovo e originale, ma è qui che il linguaggio del design è stato utilizzato in modo intelligente, per quanto in modi sottili riecheggia direttamente il design dei caschi originali delle minifigure Ice Planet e, in particolare, quelle iconiche visiere trans-neon arancione.
La combinazione dei colori è stata un punto di forza di questo tema. Il blu e il bianco sono rimasti. L’arancione trans-neon, purtroppo, è un colore che da tempo non si vede nel mondo LEGO, per cui la lama della motosega, ora arriva nel più moderno trans-orange. Non è un grosso problema, ma sarebbe stato comunque bello avere il colore originale nell’accessorio.
Sempre in tema di accessori, quello che accompagna questo Ice Planet Explorer è assolutamente favoloso: un pinguino robotico pronto per qualsiasi ruolo si possa svolgere sul pianeta ghiacciato. Belli anche i dettagli stampati sull’armatura.
9. Robot Butler
Questa è forse la minifigura più strana del gruppo: un maggiordomo-cuoco Robot. Tra l’altro con la frusta in mano, pare essere l’evoluzione dei robot da cucina odierni.
Osservando però con attenzione l’omino, possiamo vedere molti dettagli che ad una prima occhiata erano sfuggiti.
Partendo proprio dal pezzo nuovo introdotto con questa minifig: le gambe a cingoli.
Sono un singolo elemento modellato che potrebbe tornare utile in altre ambientazioni a tema space o fantascienza. Così come le braccia stampate e la testa giallo pallido con le stampe sono utilizzabili anche altrove. Robot Butler potrebbe non è sicuramente la migliore minifig di questa serie, ma insieme a tutte le altre non stona affatto.
10. Alien Beetlezoid
Credo che questo sia un ritorno ad un sottotema LEGO Space più recente: Galaxy Squad del 2013. Questo Alien Beetlezoid è chiaramente basato sullo stesso design alieno simile a quegli insettoidi che vedevamo in quel tema e che oggi sono, ingiustamente, poco considerati.
Alien Beetlezoid è una splendida minifigura con grandi potenzialità. Un esercito di queste creature potrebbe essere veramente un’invasione horror notevole.
Venendo alla descrizione di questo ‘omino’ ci viene presentato un nuovo colore, un nuovo copricapo e gambe e ali in colori inediti per questi pezzi e stampate.
Mentre, come dicevamo, imita il precedente design alieno dei Galaxy Squad, evocando nostalgia negli appassionati, quello che è davvero perfetto in questo alieno è la scelta cromatica.
Il design della stampa blu chiaro, alternato al magenta e agli inserti metallici che contrastano con il colore di base blu scuro, sono davvero efficaci.
Il tutto è poi è ulteriormente migliorato dalla testa monopezzo, modellata in trans-viola e che ha una forma perfetta a metà tra una mantide e lo xenomorfo del film Alien. Ad accompagnare il tutto poi una foglia e delle bacche, che mitigano l’aspetto vorace del nostro alieno, rassicurando la specie umana, che almeno, in caso di invasione, non sarà utilizzata come cibo.
11. Orion
Quella di Orione è forse la minifig più strana di tutta la serie 26. Siamo abituati a vedere minifigure dedicate alla mitologia, dal Minotauro a Pan, da Atena all’Arpia della serie 25, così per mantenere la tradizione ecco arrivare Orione in trans-viola e argento, che porta in forma di minifigure il personaggio mitologico greco che è stato posto tra le stelle da Zeus, sotto forma di una delle costellazioni più riconoscibili del cielo notturno.
Quella formazione stellare è ben stampata sullo scudo di Orione, la cui altra arma è una clava in una colorazione inedita, mentre il tema delle stelle è molto abilmente trasportato nella colorazione trans-viola maculata di gambe, braccia e testa. In tutto, rende questa minifigure piuttosto insolita, ma certamente accattivante. Speriamo in futuro di poter avere dello stesso colore anche un torso, così da creare una minifig monocromatica in trans viola brillante!
12. Blacktron Mutant
La serie Blacktron mi aveva appassionato nei miei ultimi anni di gioco LEGO prima della lunga Dark Age, quindi ritrovare oggi un personaggio legato a quel tema mi ha fatto molto piacere. Avevo lasciato i miei Blacktron persi nelle profondità dello spazio e oggi li ritrovo mutanti! Già perchè il personaggio che oggi ho estratto dalla confezione è davvero particolare.
Mentre il design molto particolare di Blacktron Mutant può infastidire alcuni fan LEGO che magari speravano in un personaggio più classico con cui integrare le fila dei Blacktron, questo rimane uno dei personaggi più particolari, accattivanti ed ottimamente concepiti del tema Minifigure negli ultimi anni.
Scopriamo così l’evoluzione della storia dei Blacktron, trovando uno dei protagonisti con una potente mutazione in corso: un braccio destro in più, una gamba in stile rettile e il viso che sta mutando colore nella sua parte destra. Insomma un personaggio veramente incredibile!
Conclusione
La serie 26 delle Minifigure collezionabili è stata oggetto di rumors prima e di molte polemiche dopo. Devo confessare che anche io, al primo leak ero rimasto piuttosto scontento e deluso. Poi avendole avute in mano e avendo avuto la possibilità di vederle meglio, scoprirne i tanti dettagli e soprattutto fare i collegamenti con le vecchie serie della mia infanzia, ecco che il mio giudizio è mutato.
Credo che i designer abbiano fatto un ottimo lavoro e alla fine sarà una serie che resterà nella memoria degli appassionati.
Il mio consiglio? Non fermatevi alla prima impressione!