LEGO® Technic 42172 – McLaren P1 – Recensione
Presentato pochi giorni fa rispettando la cadenza dei due anni tra un modello nuovo e quello precedente, il nuovo set LEGO Technic McLaren P1 che stiamo per recensire va ad aggiungersi ai precedenti che dal 2016 in poi fanno parte della linea di set premium denominata LEGO Technic Car Concept.
La McLaren P1, il modello scelto per diventare il quinto set di questa linea per costruttori adulti, collezionisti e appassionati di auto, ha segnato il ritorno della casa automobilistica inglese nel segmento delle supercar nel 2013, vent’anni dopo il debutto della leggendaria McLaren F1 nel 1993, è parte integrante delle celebrazioni per il 60° anniversario della McLaren, la prestigiosa casa automobilistica guidata da Ron Dennis. La scelta di LEGO e McLaren di progettare un set ispirato a una vettura di oltre 10 anni fa ha stupito molti, ma il modello scelto è stato ed è tutt’ora molto apprezzato dagli appassionati di auto di tutto il mondo.
Ve ne abbiamo parlato diffusamente in questo nostro articolo, pubblicato a seguito del lancio e presentazione ufficiale del set LEGO Technic 42172 McLaren P1, avvenuto presso la prestigiosa sede di McLaren, essa stessa un gioiello del design, proprio come le auto che vi vengono concepite e realizzate.
Il set sarà disponibile su lego.com, presso i LEGO Store e nei migliori negozi di giocattoli a partire dal prossimo 1° agosto al prezzo di € 449,99.
» Acquista il set sullo store ufficiale online lego.com
Al set sarà abbinato (salvo esaurimento scorte) un set GWP (Gift With Purchase – omaggio a fronte di acquisto) dedicato ed esclusivo: il logo della McLaren P1 rotante (azionato manualmente tramite apposita manovella).
LEGO Technic McLaren P1: la recensione
Adesso che abbiamo visto nel dettaglio i dettagli del nuovo set LEGO Technic 42172 McLaren P1, possiamo passare alla recensione vera e propria. Andiamo!
Indice
L’auto reale
La McLaren P1, fu presentata ufficialmente al Salone di Ginevra del 2013 per celebrare i 50 anni della Casa Automobilistica inglese guidata da Ron Dennis. Progettata per essere l’auto migliore tanto su strada quanto in pista, offre una deportanza senza precedenti per un’auto di serie, con performance paragonabili a quelle delle vetture della categoria GT3, ma con un effetto suolo ancora maggiore che migliora le prestazioni in curva e in frenata e ottimizza equilibrio, stabilità e guidabilità a tutte le velocità.
La prima hypercar ibrida di Casa McLaren
Primo modello nella gamma della Ultimate (cui hanno fatto seguito altre hypercar quali la Senna, la Elva – entrambe già “trasformate” in mattoncini nei set della linea LEGO Speed Champions come anche la McLaren P1 stessa – o la più recente Speedtail), è l’erede (almeno nello spirito) della McLaren F1, iconica vettura degli anni 90 anch’essa “trasformata” in mattoncini in un set LEGO Speed Champions dello scorso anno (2023) insieme alla sua più che degna (e molto futuristica) erede, la Solus GT.
Le caratteristiche
Motorizzata con il sistema di propulsione IPAS (Instant Power Assist System) e dotata di KERS e di DRS (Drag Reduction System), combina un motore V8 bi-turbo da 3,8 litri e un singolo motore elettrico, per una potenza complessiva di 903 CV. Il powertrain ibrido garantisce alla McLaren P1 un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di tre secondi, con una velocità massima (limitata elettronicamente) di 350 kmh.
La trazione è posteriore, con cambio a tripla frizione (un tradizionale cambio a doppia frizione al quale è stata aggiunta una terza frizione per gestire le interazioni tra il motore endotermico e quello elettrico) a sette rapporti.
Prestazioni di questo livello richiedono un sistema frenante adeguato e all’altezza. I freni in carboceramica stratificata sviluppati con Akebono sono abbinati al sistema Brake Steer (che attiva la frenata della ruota posteriore interna alla curva di percorrenza per attenuare il sottosterzo).
Pensata e progettata per essere la vettura di serie più veloce su circuito, la McLaren P1 incorpora tecnologie avanzate come l’aerodinamica attiva e le sospensioni regolabili. Il flusso dell’aria è ottimizzato grazie all’uso di un’ala attiva e dispositivi sottoscocca.
Un sogno per molti, una realtà per pochi
Prodotta in soli 375 esemplari e costruita a mano da un team di 82 tecnici specializzati, ciascun esemplare ha richiesto 17 giorni di lavoro. Possiamo senz’altro dire che il prezzo di vendita di oltre 1 milione di euro per la versione base della McLaren P1 fosse più che giustificato.
LEGO Technic McLaren P1: la scatola
La grafica utilizzata per la scatola del set LEGO Technic 42172 McLaren P1 la rende essa stessa un prodotto premium. Andiamo a scoprirla nei dettagli.
Il formato scelto per il contenitore dei 3.893 pezzi che compongono il set è quello della cosiddetta scatola telescopica: si accede al “contenitore” vero e proprio sollevando il coperchio posto nella parte superiore.
Il contenuto della scatola
Una volta aperta, la prima cosa che vediamo è una inquadratura dall’alto dell’auto reale.
Aprendo le due alette, scopriamo una seconda vista dall’alto, questa volta della vettura in parte reale e in parte set (una vista dall’alto della macchina LEGO senza il tetto) e poi tutto il set, inquadrato dall’alto come nell’immagine che ci viene mostrata togliendo il coperchio. Le due alette aperte “inquadrano” da una parte il set e dall’altra la vettura reale.
All’interno e sotto le alette possiamo trovare 3 scatole, numerate da “1” a “3”, con la “1” in posizione centrale rispetto alle altre 2.
Sotto le 3 scatole trovano posto i due volumi che compongono il manuale delle istruzioni, collocati in due “nicchie” che ne impediscono lo spostamento all’interno della scatola e quindi ne preservano le condizioni.
Nessuna preoccupazione per quanto riguarda gli adesivi: come da tradizione per questa categoria e livello di set, niente adesivi. Tutti gli elementi decorativi (quadro strumenti, logo McLaren etc) sono realizzati con pezzi stampati.
Il coperchio nasconde una sorpresa!
Nota particolare: le “facce” interne del “coperchio” riportano gli autografi degli Ingegneri del Team McLaren che hanno collaborato al progetto e quelle dei Designer LEGO che hanno trasformato la vera McLaren P1 nel set che andremo a costruire, oltre al logo originale McLaren P1.
All’inizio del Volume “1” del manuale troviamo molte informazioni sulle due Aziende, sull’auto reale, sul processo di progettazione del set e su come i due Team hanno lavorato insieme: vediamo infatti le sedi di entrambe le Aziende, una sezione sulla P1 stessa, le sue origini nelle corse, il tempo sul giro ottenuto al Nürburgring, una bella collezione della McLaren Ultimate Series.
LEGO Technic McLaren P1: la costruzione
Ora che abbiamo visto insieme la composizione della scatola e la ricchezza dei contenuti del Manuale di istruzioni, passiamo alla costruzione vera e propria.
Il set LEGO Technic 42172 McLaren P1 di compone di 23 buste numerate, tutte nella nuova versione “cartacea”:
- Buste da “1” a “10” nella box N.1
- Buste da “11” a “18” nella box N.2
- Buste da “19” a “23” nella box N.3
Nella box N.3 trovano posto anche i 4 cerchi progettati specificatamente per questo set e i 4 pneumatici dal nuovo battistrada, anch’essi progettati per questo set. Completano il set due buste di plastica trasparente non numerate che contengono una serie di elementi sfusi da utilizzare in certi passaggi.
I nuovi elementi inclusi nel set
Il set LEGO Technic 42172 McLaren P1 vanta tutta una serie di nuovi elementi e/o di varianti (per forma o colore) di pezzi esistenti.
A sinistra, i nuovi bracci oscillanti per sostenere le ruote, a destra gli ammortizzatori nel nuovo colore grigio, visti in blu nei set LEGO Technic 42130 BMW M 1000 RR e LEGO Technic PEUGEOT 9X8 24H Le Mans Hybrid Hypercar, in giallo nel set LEGO Technic 42159 Yamaha MT-10 SP e (ovviamente) in rosso nel set LEGO Technic 42143 Ferrari Ferrari Daytona SP3.
Una nuova tipologia connettori in foggia di beam,
nuovi connettori pin,
un nuovo tipo di giunto universale,
nuovi ingranaggi
e un sistema tutto nuovo di selettori, progettati proprio per questo set (e con chissà quali e quanti utilizzi futuri!
Ultimi ma non meno importanti, nuovi montanti ad A per il “parabrezza”
due nuovi panel (immagine a sinistra e al centro), di foggia decisamente più “allineata” alle forme degli ormai noti parafanghi inaugurati con la Porsche GT3 RS del set LEGO Technic 42056 (2016), il primo della serie LEGO Technic Ultimate Car Concept e i fanali anteriori del set LEGO Technic 42154 Ford GT 2022 stampati in colore pieno e in tinta carrozzeria (immagine a destra).
Busta “1”
La prima sezione da costruire è quella dell’assale posteriore, completo di ammortizzatori, differenziale, giunti e freni a disco.
Busta “2”
Aperta la busta “2”, è la volta del poderoso scarico mono-terminale di essere costruito. Posto in posizione centrale rispetto al corpo della vettura, si congiunge ai collettori di scarico provenienti dalla testata del motore, i quali sono stati progettati per riprodurre la copertura in foglia d’oro, richiedibile come optional in fase di acquisto della vera McLaren P1, dei collettori stessi, al fine di migliorare la dissipazione del calore generato dal V8.
Busta “3”
La busta “3”, la più piccola delle 10 incluse nella box N.1, contiene i pezzi che ci permettono di costruire il sistema di azionamento della grande ala posteriore, basato su di una vite senza fine, l’estrattore posteriore e, passando “sul davanti” del modulo, la prima parte dell’albero di trasmissione che porterà il moto delle ruote posteriori al cambio.
I passaggi di questa busta si concludono con un “check-point” di controllo per dare modo a chi sta costruendo di verificare che tutto funzioni correttamente.
Busta “4”
La busta “4” contiene i pezzi per realizzare la prima parte del complesso cambio a 7 rapporti completo di sistema a doppio tamburo per la selezione delle marce e del tipo di “spinta”: Ibrido (motore termico V8 e motore elettrico funzionano insieme), N(eutro) ed Elettrico (si muove solo la parte della power-unit elettrica).
L’intricato “mosaico” di ingranaggi che si incastrano tra loro per le moltipliche e le demoltipliche dei 7 rapporti ci daranno la sensazione del “cambio di marcia” quando andremo ad azionare le paddle al volante. L’ingegnerizzazione del nuovo cambio inserito nel set LEGO® Technic 42172 McLaren P1® è decisamente nuovo e migliore rispetto a quello disegnato per la precedente Lamborghini Siàn FKP 37 del set LEGO Technic 42115 (“riciclato” poi nella successiva Ferrari Daytona SP3 del set LEGO Technic 42143), a partire dalla “parete” di beam che farà da supporto per le principali “linee” di ingranaggi e frizioni e dall’utilizzo dei nuovi tamburi di commutazione che permettono incrementi di 45° anzichè di 90° di quelli precedenti.
Busta “5”
Prosegue la costruzione del cambio con la “chiusura” le varie linee di ingranaggi che costituiscono i 7 rapporti e i relativi passaggi delle istruzioni si concludono con un nuovo check-point per controllare che tutto funzioni correttamente e come previsto.
Busta “6”
La costruzione del telaio prosegue con i pezzi inclusi in questa nuova busta. In particolare, viene assemblata la parte di struttura che permette di fissare il blocco del cambio al resto del corpo vettura e predispone il doppio tamburo di selezione dei rapporti il quale, oltre riprodurre la power-unit elettrica, verrà successivamente connesso alle future paddle al volante per effettuare il cambio di marcia. Si preparano inoltre le connessioni al fake engine V8 a pistoni mobili.
Busta “7”
Aperta la busta, possiamo iniziare a costruire il motore V8 a pistoni mobili, il quale verrà infine completato con il primo degli elementi stampati, ovvero un panel con impresso il logo “P1”.
Il blocco del motore viene poi aggiunto al modulo costruito precedentemente
Completato anche questo passaggio, si provvede al primo di vari “matrimoni” (l’unione e la connessione tra due moduli complessi – come ad esempio avviene lungo le catene di montaggio delle auto reali, tra telaio e motore o tra telaio e carrozzeria): si uniscono il modulo dell’assale posteriore con il blocco cambio-motore
Busta “8”
Gli elementi inclusi in questa busta ci permettono di iniziare la costruzione della “cellula” dell’abitacolo, completando anche i due sedili e il meccanismo della paddle al volante.
Si parte costruendo quello che sarà il “pavimento” dell’abitacolo, completo di tunnel centrale e del selettore tra le tre modalità di marcia:
- H(ybrid), la modalità nella quale due motori, termico ed elettrico, lavorano insieme
- N(eutral), entrambi i motori vengono scollegati dalla trazione
- E(lectric), la modalità full-electric che sfrutta solo il motore elettrico per la trazione
Manca l’opzione R(everse/retromarcia) in quanto, come anche (ad esempio) nella Ferrari SF90, la retromarcia è azionata da cruscotto in quanto la marcia indietro è demandata al motore elettrico.
Prima di proseguire oltre, è il momento di eseguire un nuovo “matrimonio”, quello tra la sezione del tunnel centrale appena ultimata con il precedente modulo del blocco assale posteriore-cambio.
Busta “9”
Si procede ora con la costruzione e l’installazione in sede del piccolo blocco delle paddle al volante
per poi a quella dei due sedili, entrambi dotati di “poggiatesta” con logo “P1”.
Installati anche i due sedili, si può passare all’assemblaggio dei pezzi della busta successiva.
Busta “10”
Proseguiamo con l’assemblaggio del telaio, portandoci alla sezione anteriore. Il manuale di istruzioni prevede a questo punto un nuovo “check-point” per darci modo di verificare che tutto sia stato costruito e posizionato correttamente.
Si conclude con questa busta l’assemblaggio degli elementi inclusi nella box N.1, che si chiude con l’installazione dei primi elementi di cui si compongono la plancia dei comandi (completa di display dell’infotainment e delle impostazioni) e il cruscotto.
inclusa il tile bianco recante l’ID univoco dell’auto
che potrà essere utilizzato per accedere a contenuti (digitali) esclusivi scaricabili dal sito dedicato LEGO Technic, tra cui l’ormai tradizionale certificato di proprietà. Nella foto qui sotto, quelli dei precedenti set LEGO Technic Ultimate Car Concept.
Busta “11”
Aperta la busta “11”, la prima della Box. N.2, possiamo iniziare a costruire i due meccanismi, simmetrici e speculari, ai quali sarà affidato il compito di tenere in posizione le due portiere ad ala di farfalla una volta che saranno state aperte.
Busta “12”
Rimaniamo “in zona” abitacolo e costruiamo le le due parti della scocca, per il lato sinistro e per quello destro, in corrispondenza delle portiere, oltre alle prese d’aria per il motore poste dietro le portiere, anch’esse simmetriche e speculari.
Completati i passaggi riguardanti questa busta, si conclude anche il primo dei due volumi del manuale di istruzioni.
Busta “13”
Questa nuova busta ci porta a costruire l’assale anteriore, in molte parti del tutto simile a quello posteriore con il quale abbiamo iniziato la costruzione del set. Ritroviamo infatti gli ammortizzatori e i nuovi bracci oscillanti per sostenere le ruote, oltre a nuovi pezzi stampati che andremo a utilizzare per completare la plancia (quadro strumenti) e il volante (logo “P1”).
Completato l’assale anteriore tramite un nuovo “matrimonio”
possiamo passare alla costruzione del cruscotto vero e proprio, ovviamente completo di quadro strumenti, e del volante, sul quale andremo a inserire il pezzo con il logo “P1”.
Busta “14”
È ora la volta della struttura che racchiude (e protegge) il sistema dello sterzo di andare ad aggiungersi al corpo vettura e al telaio, per procedere poi con il completamento del cruscotto e della plancia con la sezione del lato passeggero.
Busta “15”
Gli elementi inclusi in questa busta ci portano finalmente a iniziare a costruire la carrozzeria!
Si procede infatti con la costruzione del tettuccio, completo dell’iconico “scope” posto sopra le teste di guidatore e passeggero e dei montanti “ad A” del parabrezza (ovviamente assente, come in tutti i set LEGO Technic), questi ultimi realizzati con due nuovi sviluppati e prodotti appositamente per questo set (ma siamo sicuri che i Designer LEGO e i vari LEGO Fan Designer di tutto il mondo sapranno farne buon uso anche in futuro). Va segnalato un piccolo errore nelle istruzioni: i due panel “7” e “8” che vanno e fissati al retro del tettuccio nelle istruzioni vengono mostrati come “total black”, quando invece sono stampati con il motivo a nido d’ape che tipicamente viene utilizzato per riprodurre un elemento in fibra di carbonio.
Busta “16”
Ci spostiamo decisamente all’anteriore e iniziamo a costruire il “muso”, partendo dalla parte inferiore, completa di spoiler e altri elementi aerodinamici, e completando anche il “vano bagagli” (ovviamente anteriore).
Busta “17”
Ci spostiamo ora un po’ “più sù”, andando a costruire i due gruppi ottici, sinistro e destro.
Che dire? La “cattiveria” della McLaren P1 comincia a farsi vedere!
Busta “18”
Questa nuova busta è ricca di panel e di beam, che insieme agli ormai (per questa linea di set, ma non solo) tradizionali parafanghi, ci permettono di “chiudere” il muso, compreso il “cofano” anteriore, quest’ultimo completo di barra di supporto per tenerlo aperto. Ovviamente il vero sistema di tenuta in posizione del cofano della McLaren P1 reale sarà certamente più elegante, tecnologico e raffinato, ma nel set il tradizionale sistema che si utilizzava prima che subentrassero i supporti pneumatici funziona benissimo.
Busta “19”
La busta “19” inaugura la terza e ultima box, all’interno della quale troviamo anche i 4 cerchi esclusivi per questo set
e disegnati su indicazione del Team ingegneristico di McLaren, sui quali andranno poi montati i 4 pneumatici dal design del battistrada rinnovato e molto realistico.
La busta “19” contiene i pezzi per costruire la prima delle due portiere ad ala di farfalla, quella del lato destro, ovviamente completa di specchietto retrovisore.
Il sistema di aggancio della portiera al sistema di apertura e chiusura è particolare e interessante.
Busta “20”
Stessi passaggi ma speculari e simmetrici per la busta “20” e anche la portiera sinistra va al suo posto!
Adesso che, almeno per quanto riguarda la vista frontale, il modello è chiuso e (quasi) ultimato, si inizia a intuire quanto la versione LEGO Technic Ultimate Car Concept della McLaren P1 sia esteticamente e visivamente molto vicina alla vettura reale.
Busta “21”
Inizia con questa busta la costruzione del modulo che copre il motore e che va a completare il modello.
I Designer LEGO hanno deciso di rendere possibile la facile rimozione di questo modulo per poter esporre e mostrare il potente motore e altri dettagli che altrimenti rimarrebbero nascosti.
Il modulo quindi, pur includendo anche i parafanghi per le ruote posteriori e il gruppo ottico posteriore con la riproduzione dell’iconica “striscia led”, riprodotta nel set con un intricato “gioco d’incastri” di flexible hose e di connettori LEGO Technic, potrà essere facilmente rimosso semplicemente agendo su alcuni pin. Andremo infine a costruire la grande ala posteriore e la riproduzione delle ganasce dei freni a disco e di un paio di accessori.
Andiamo però con ordine e vediamo cosa otteniamo seguendo i passaggi per assemblare i pezzi inclusi in questa busta, ovvero la struttura di base del grande modulo posteriore.
Busta “22”
Completiamo a questo punto il modulo con la prima parte del gruppo ottico posteriore.
Busta “23”
Gli elementi inclusi nell’ultima delle 23 buste che compongono il set ci portano prima a completare il gruppo ottico, poi a inserire in posizione i parafanghi delle ruote posteriori e di alcuni altri elementi aerodinamici e infine all’assemblaggio della grande ala posteriore
Tocca ora all’assemblaggio e alla installazione delle 4 ganasce dei freni a disco e delle 4 ruote (cerchio+pneumatico).
A questo punto, costruita la “valigia” da collocare nel vano bagagli anteriore e assemblata la targhetta espositiva, la costruzione può dirsi completata.
LEGO Technic McLaren P1: il set completato
Nella gallery qui sotto, potete vedere come si presenta il modello costruibile con il set LEGO Technic 42172 McLaren P1 una volta ultimato.
Conclusioni
Esattamente come ci si aspettava da un modello di questo livello, ci sono molte caratteristiche e funzionalità interessanti in questo nuovo set LEGO Technic 42172 McLaren P1, a cominciare dalle portiere con apertura a a farfalla, il cui meccanismo funziona davvero bene, migliori ad esempio di quelle della Porsche GT3 RS (codice 42056) e della Bugatti Chiron (codice 42083) ma abbastanza in linea invece con quelle della Lamborghini Siàn (codice 42115) e della Ferrari Daytona SP3 (codice 42143).
Le portiere
Si aprono e chiudono bene grazie a un ingegnoso meccanismo a molla e anche se da aperte oscillano un po’ (per una questione di peso), sono meglio di quelle dei modelli precedenti (proprio grazie al meccanismo a molla).
Lo sterzo
Il volante è collegato fisicamente alle ruote e non c’è il meccanismo dell’Hand of God (il sistema di “guida” del veicolo dall’esterno), e quindi è più facile sterzare agendo direttamente e dall’esterno sull ruote piuttosto che infilare le dita nel finestrino.
Questo particolare rende quanto mai evidentemente che il modello è destinato all’esposizione e non a essere utilizzato per giocare.
Ruote e sospensioni
Tutte e 4 le ruote hanno sospensioni indipendenti, con la corsa di quelle anteriori leggermente più lunga di quella delle posteriori, nonostante i 4 ammortizzatori siano uguali.
Il grande spoiler posteriore
La posizione della grande ala dello spoiler posteriore può essere regolata con una manopola posta in basso sul retro, a centro del profilo estrattore: il meccanismo di movimento è ben progettato, infatti si può notare l’angolo di inclinazione che aumenta o diminuisce mentre la si alza o la si abbassa.
Se la manopola di azionamento a vista non dovesse piacere, si può facilmente rimuovere (e nascondere nel cofano anteriore).
Mettere a vista il motore!
Il grande elemento/modulo di copertura del motore può essere rimosso per mettere a nudo il comparto power-unit della vettura.
Prima di poterlo rimuovere occorre però prima rimuovere l’ala posteriore (che è tenuta in posizione solo da 2 pin, quindi ci vuole giusto un istante) e poi sbloccare il tutto agendo su due bush con pin arancioni facilmente identificabili. Proprio questi ultimi due elementi di fissaggio sono però un po’ il “tallone di achille” (esteticamente parlando) del modulo rimuovibile in particolare e del modello in generale: sporgono troppo e il colore arancione stacca troppo dal giallo degli elementi circostanti.
La McLaren P1 con le sorelle maggiori (di età)
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Consigli e considerazioni
Per quanto riguarda il modello in sè, visto e considerato che è un set inequivocabilmente destinato all’esposizione, sarebbe stato forse meglio, da parte del Team dei Designer LEGO, concentrarsi più su funzioni “statiche” quali sospensioni regolabili, aerofreno funzionante, meccanismo di apertura e chiusura delle portiere o del vano di copertura del motore piuttosto che su funzioni “dinamiche” quali cambio al volante e sterzo funzionante.
È infatti piuttosto difficile immaginare un costruttore adulto, appassionato di auto e con buona disponibilità di spesa mettersi per terra a spingere una macchina così grande solo per vedere i pistoni muoversi un più velocemente o più lentamente con differenze quasi impercettibili a occhio nudo.
Un esempio perfetto è la versione della McLaren P1 pubblicata qualche anno fa da Bruno Jensen su rebrickable.com
Nel complesso il modello vale l’acquisto, ma sicuramente non al prezzo di vendita consigliato. Se infatti non si è affetti dalla sindrome del day one (l’acquisto compulsivo il giorno stesso del suo lancio di un set che ci piace) e non ci sono problemi particolari ad aspettare qualche mese (si tenga presente che set di questo livello restano a catalogo per almeno due se non tre anni), vi raccomandiamo decisamente in tal senso.
Se si avrà la pazienza di aspettare, proprio come accaduto per la Ferrari Daytona che si può trovare oggi nell’intorno dei 300 euro contro un prezzo di catalogo di 450 euro circa, è infatti facilmente ipotizzabile che anche questo nuovo set LEGO Technic 42172 McLaren P1 si possa trovare a prezzi interessanti, magari nel corso delle prossime promozioni natalizie o durante i giorni del Black Friday.
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.
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