LEGO® Technic 42174 – Yacht Emirates Team New Zealand AC75 – Recensione
- By: Mirko Crucchiola
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Lo scorso Ottobre 2024 si è tenuta finalmente la tanto attesa finale della 37a American’s Cup disputatasi lungo le coste di Barcellona. Ad Agosto LEGO ha messo in commercio il suo set LEGO® Technic 42174 Yacht Emirates Team New Zealand AC75, dedicato al Defender che nel mare di Barcellona avrebbe dovuto difendere la Coppa America dal futuro Challenger.
Di fatto, con un po’ di fortuna, celebrando anche il futuro vincitore.
Come dite? Non conoscete l’American’s Cup? Non vi preoccupate, prima di presentarvi il set vi racconterò rapidamente questa importante competizione velistica.
Questa gara velistica, questo importante trofeo, di fama internazionale, venne creato nel lontano 1851 in occasione della prima esposizione universale di Londra. Il Royal Yacht Squadron britannico mise in palio la coppa delle 100 ghinee (in riferimento al costo, circa 105 sterline) una brocca in argento, da consegnare al vincitore della annuale regata da loro organizzata attorno all’isola di Wight.
La regata ebbe luogo il 22 agosto 1851, alla presenza della regina Vittoria, con circolo ospitante che schierò 14 imbarcazioni. Tra gli sfidanti vi era America, una scuna di 101 piedi del New York Yacht Club, che si aggiudicò la regata sulla seconda barca, la britannica Aurora. Dopo le proteste degli inglesi per una lettura del regolamento, che era carente nello specificare l’esatta regola sull’utilizzo delle boe, le stesse furono ritirate e fu assegnata la vittoria ad America. A questa regata è legato un aneddoto non verificato ovvero il motto della competizione “There is no second” (non c’è secondo).
Questo perché si racconta che la regina Vittoria, saputo del successo di America, avrebbe chiesto quale barca fosse giunta seconda, ricevendo la celebre risposta “Ah, Your Majesty, there is no second” ovvero “Ah, Vostra Maestà, non c’è secondo”
America ricevette la coppa che fu ribattezzata America’s Cup, in onore al vincitore. Esiste un documento, il Deed of Gift, siglato l’9 luglio 1857, che riporta alcune condizioni sulla messa in palio della coppa ed è ancora oggi impiegato come base regolamentare per ogni sfida.
Di base la odierna competizione si svolge su più match race che porta alla proclamazione del Challenger ufficiale del Defender della coppa con il regolamento che viene aggiornato di sfida in sfida da parte del circolo difensore del titolo. Così è dal 1851.
Da quella memorabile competizione del 1851 molti circoli velistici avanzarono sfida al New York Yacht Club, e il Deed of Gift subì numerose aggiornamenti tra cui anche la classe velistica da utilizzare e le modalità del progettazione/varo, dettato anche dalle nuove tecnologie, ma nessuno fu realmente capace di battere il New York Yacht Club.
Durante le due grandi guerre la competizione velistica fu sospesa ma le difficoltà economiche dei primi anni del secondo dopoguerra resero impossibile le sfide per 20 anni per cui fu necessario adottare alcuni cambiamenti. Quindi nel 1956 venne introdotta la nuova classe navale dei 12 metri codificata secondo le regole dell’International Yacht Racing Union (oggi World Sailing).
Nel 1958 il Royal Yacht Squadron lanciò la sfida al New York Yacht Club nel 1962 fu lanciata la prima sfida australiana al circolo americano.
L’interesse per la Coppa stava iniziando a diventare un fenomeno globale tanto che nel 1970 il New York Yacht Club ricevette molte sfide. Vennero introdotti i match race per decretare lo sfidante alla coppa.
Arriviamo al 1983, l’anno dove niente fu più come prima.
I più grandi ricorderanno quella memorabile regata dove lo New York Yacht Club perse, dopo 131 anni di indiscusso successo, l’American’s Cup che non tornerà più in loro possesso da allora.
In questo stesso anno stante la sfida da parte di 6 circoli, sindacati, velistici nacque la Luis Vuitton Cup, grazie alla omonima casa di moda francese. Lo stesso 1983 vide la prima imbarcazione italiana, l’Azzurra, tentare il colpaccio della vittoria.
La coppa del 1983 finì in mani australiane decretando l’inizio di una nuova era.
Va annovera il 1987 quando il sindacato italiano dello Yacht Club Costa Smeralda fu il primo a lanciare la sfida al Defender e fu l’organizzatore della Louis Vuitton Cup. In questo anno lo Yacht Club Italiano presentò Italia, della famiglia Gucci. A vincere quell’anno fu un altro club velistico americano, della costa ovest. Le controversie legate a questa gara portarono l’introduzione della classe velistica International America’s Cup Class.
Nel 1992 questa nuova classe velistica fece la sua prima apparizione in questa nuova competizione dell’American’s Cup.
In questo anno, e sicuramente molti di voi se lo ricorderanno, lo yacth Il Moro di Venezia, della Compagnia della Vela, guidato dallo skipper americano Paul Cayard, si aggiudicò la Louis Vuitton Cup, e la partecipazione come Challenger alla sfida, prima volta per un sindacato italiano, battendo in finale il sindacato neozelandese. L’American’s Cup andò poi agli americani di America3.
Fu un anno fatidico il 1992. Nel 1993 il presidente del circolo italiano si suicidò, decretando la fine de Il Moro di Venezia, e la sconfitta neozelandese portò nel 1995 alla nascita del temuto Team New Zealand e la sua Black Magic, considerata allora una meteora destinata a scomparire velocemente. Da qui la Coppa ha assunto connotati leggendari, come il ritorno dell’Italia con la sua Prada Challenge nel 1999 e la nascita del mito di Luna Rossa o la vittoria della Svizzera nel 2003 con Alinghi. Da questo momento l’American’s Cup subì numerose modifiche, l’introduzione discussa della classe multiscafo (di fatto dei catamarani) e una disputa legale alla 33a American’s Cup.
Finalmente nel 2017, con il guanto di sfida lanciato dall’Italia ai danni del Team New Zealand venne introdotta la nuova classe di vela AC75, la più moderna mai vista prima. Da allora, dopo l’edizione che ha attraversato la pandemia da Covid-19, siamo arrivati a questa nuova edizione che ha visto trionfare nuovamente, come Defender, l’Emirates Team New Zealand che LEGO ha voluto celebrare ad Agosto 2024, in tempi non sospetti, con il suo set LEGO® Technic 42174 Yacht Emirates Team New Zealand AC75.,
Personalmente mi aspetto di vedere un set dedicato alla nostra Luna Rossa Pirelli-Prada che è da più di 20 anni è, da molti equipaggi, il temuto yatch da fronteggiare nella competizione.
Se volete saperne di più potete andare sul sito ufficiale dell’American’s Cup o anche qui.
Ma ora passiamo al nostro set, il LEGO® Technic 42174 Yacht Emirates Team New Zealand AC75. Il modello contiene una funzione pneumatica che ci permette di muovere le ali caratteristiche della nave, i cosiddetti foil dello scafo, proprio come sul vero yacht. Inoltre potremo muovere la scotta della randa e la scotta del fiocco, quindi controllare l’albero maestro, supportato dal rigging.
In pratica contiene tutte le caratteristiche autentiche di uno yacht a vela da gara, una perla che sarà possibile esporre grazie al suo supporto d’appoggio!
Quindi, dopo avervi raccontato la storia della mitica American’s Cup, e anticipato il set, andiamo a vedere la recensione del set LEGO Technic 42174 Yacht Emirates Team New Zealand AC75!
LA SCATOLA E IL SUO CONTENUTO:
Il primo impatto che abbiamo con questo set è la scatola. Fronte classico e pulito, con il logo dell’Emirates Team New Zealand, nel retro ci troviamo di fronte ai dettagli tecnici di questo set e alla dimostrazione di come funzionerà la funzione pneumatica aggiunta al modello. Il sistema idraulico o pneumatico non nuovo in casa LEGO e già dal 1984 LEGO introdusse questo sistema nei suoi set LEGO Technic.
La scatola include altri dettagli vari del modello. Molto bella insomma.
Con grande fermento apriamo la box…siamo rimasti stupefatti di quello che abbiamo trovato.
La scatola era totalmente occupata da tutte le buste e componenti speciali utilizzati per questo set. Questo raramente accade nei set LEGO che generalmente possono anche risultare quasi vuoti.
Il contenuto del set è così composto:
- 6 buste in carta composita per 6 fasi costruttive
- Una bustina in carta composita marrone per alcuni pezzi speciali
- Una busta di plastica con altri componenti speciali
- Una piccola box contenente le due grandi vele
- Una vela più piccola più la copertura della chiglia
- Il libro istruzioni
- Gli sticker
Il grande libro delle istruzioni presenta nelle prime pagine qualche descrizione della competizione e dello Yatch reale che andremo a riprodurre in LEGO. Questo dettaglio non lo trascurerei.
Ma iniziamo con la fase di montaggio.
1° STEP: LA STRUTTURA DI BASE E LO PNEUMATIC FUNCTION
Inizialmente andremo ad improntare la carena di questa imbarcazione in classico stile Technic utilizzando talvolta i recenti componenti Technic che permettono una maggiore creatività e libertà costruttiva.
Successivamente andiamo a realizzare la prima parte della base. Ho già letto vari feedback di come questa base sia orribile. Sicuramente lo è ma avrà una funzione principale per il set.
La colleghiamo poi alla sezione appena realizzata dell’imbarcazione e poi realizziamo una seconda sezione della base per poi collegarla anch’essa alla stessa sezione. Ci rendiamo conto che la base è saldamente collegata al modello della nave con, quindi, pro e contro. Certamente sarà più stabile nella sua base ma non potremo eventualmente cambiarla (anche se molti AFOL si sono adoperati già nel creare basi alternative)
Proseguiamo col assemblare il componente principale del sistema pneumatico, una sotta di switct fisico che successivamente capiremo come utilizzare.
Quindi perseguiamo con la base e con i suoi gommini. Direi un componente molto utile.
Una volta terminata la base andiamo ad utilizzare i componenti speciali contenuti nella piccola bustina marrone.
Assembliamo pistone e i flexyble tube e abbiamo terminato lo step.
2° STEP: Proseguiamo con la nave
Si inizia lo step con la realizzazione del sistema di ingranaggi che faranno funzionare il sistema pneumatico. Costruiamo anche altri supporti.
Continuiamo a costruire il set fino ad arrivare alla realizzazione di quelli che nell’imbarcazione originale sono i Cycler. Qui utilizziamo uno dei fatidici elastici LEGO.
Chiudiamo lo step con i primi sticker. Penso che la scelta degli sticker, almeno in questo set, visto anche le vele, è abbastanza perfetta.
3° STEP: LA PRUA E LO PNEUMATIC FUNCTION
Come prima cosa terminiamo l’impianto della funzione pneumatica, di fatto chiudendolo e isolandolo dall’esterno. Non è un lavoro propriamente facile.
Cominciamo, poi, a realizzare i due Foil dell’imbarcazione.
Continuiamo con altri sticker e continuiamo con la struttura della nave bloccando definitivamente la struttura della nave alla base.
Iniziamo poi la chiglia, la struttura della chiglia dell’imbarcazione che verrà assemblata con diverse sezioni. Utilizzeremo molti sticker in questi passaggi.
Step terminato.
4° STEP: L’IMBARCAZIONE
Nel quarto finiamo di assemblare, in assenza di dettagli, tutto il corpo dell’imbarcazione ovvero la poppa della nave.
E inoltre il sistema che muoverà la vela principale.
Diciamo che questa fase è molto veloce da realizzare, attaccati gli altri sticker abbiamo terminato.
5° STEP: L’ALBERO MAESTRO
Lo step è molto rapido.
Con molti componenti Technic, di cui alcuni che poi non saranno visibili a fine set, si inizia ad assemblare la prima parte dell’albero maestro e i primi cordami che saranno utili a tenere ben in tiro l’albero che altrimenti tenderà a muoversi. Quindi hanno doppia funzionalità, estetica e strutturale.
Continuiamo ad assemblare l’albero con lo stesso sistema.
Con I componenti LEGO System decoriamo la sezione a vista dell’albero maestro che così sarà concluso.
I vari passaggi prevedono l’utilizzo delle string LEGO, del cordame, che servirà a tenere ben fermo l’albero. Possiamo assemblarlo all’imbarcazione.
Realizziamo poi la struttura che sosterrà la vela di prua.
A questo punto possiamo aggiungere questa all’imbarcazione e collegare le string alla nave, così da mettere in tensione l’albero maestro, e abbiamo terminato il set.
Il passaggio è abbastanza semplice, occhio a non sbagliare le direzioni di assemblaggio, ma l’effetto finale è unico.
6° STEP: LE VELE
Questo è lo step conclusivo.
Dapprima aggiungiamo gli ultimi sticker e i dettagli dell’area di pilotaggio, là dove l’equipaggio della nave risiede.
Andiamo a concludere la prua. Via ad altri sticker.
Passiamo quindi al sistema che controllerà la vela di prua. Nonostante sia ampiamente spiegato nelle istruzioni assemblare questa parte potrebbe essere un po’ complicato ma il sistema realizzato sarà certamente un punto di forza.
Quindi con alcuni pin andremo a chiudete tutto ciò con l’utilizzo di una copertura semplice quanto “furba”, un componente del tutto simile alla vela.
Poi realizziamo gli stabilizzatori dei Foil, queste ali emblema della classe velistica AC75 che permettono alle imbarcazioni di volare letteralmente sull’acqua a velocità uniche per la vela.
E poi lo stabilizzatore di poppa e i sostegni della vela di prua.
A questo punto potremo issare le vele sull’imbarcazione utilizzando i vari sostegni realizzati negli step precedenti.
Abbiamo concluso questo fantastico quanto impressionante set. Il modello è grande, alto, molto decorato e dettagliato. Interamente giocabile.
Possiamo direzionare le vele, tramite diverse regolazioni, e scegliere la posizione dei due foil tramite il sistema pneumatico che si ricarica ad aria attraverso il pistone blu che abbiamo assemblato al suo interno.
Un modello unico, come l’imbattibile imbarcazione che rappresenta, che catturerà la scena delle vostre abitazioni.
Cosa mi è piaciuto:
1) I dettagli informativi sullo Yatch di Emirates Team New Zealand presenti sul libro delle istruzioni
2) La funzione pneumatica, l’estrema giocabilità e le molte parti mobili
3) I dettagli come le vele e gli sticker
Cosa non mi è piaciuto:
1) La base
2) Le vele principali, essendo in due sezioni, non sono perfettamente unite
3) Una qualche sorta di decoro della base
IN CONCLUSIONE:
Sono cresciuto con il mito dell’American’s Cup, con i racconti della leggendaria impresa dell’imbarcazione italiana “Il Moro di Venezia” in quel lontano 1992. Nonostante tifi il mitico team Luna Rossa è stato molto divertente mettere le mani su questo set.
Diciamolo, è stato anche un colpaccio LEGO visto che l’Emirates Team New Zealand (Defender della 37a Edizione dell’American’s Cup) è il vincitore della Coppa e Defender della prossima edizione di questa affascinate competizione velistica. Il set LEGO® Technic 42174 Yacht Emirates Team New Zealand AC75 è qualcosa di unico, a volte un po’ complicato da realizzare, effettivamente in linea con la fascia di età, ma nel complesso molto divertente da costruire. Ti fa divertire, anche sognare, ed è pienamente giocabile con molte funzioni che ci permettono di creare fantastiche avventure in regate di fantasia. Nonostante sia destinata ad una fascia di età più adulta ci sarà certamente modo di giocare con questo set.
Anche i dettagli tecnici sicuramente saranno fonte di ispirazione per i giovani costruttori. Il set LEGO® Technic 42174 Yacht Emirates Team New Zealand AC75 sarà certamente un protagonista assoluto del prossimo Natale 2024.
Passa anche questo set la recensione a pieni voti.
Il set LEGO® Technic 42174 Yacht Emirates Team New Zealand AC75, set di fascia 18+, con le sue dimensioni di 68 cm di altezza, 56 cm di lunghezza e 33 cm di larghezza, e con i suoi 962 pezzi è disponibile nei LEGO Certified Store e sul LEGO Shop al costo di 119,99€.
Potete acquistare questo set sullo store web ufficiale LEGO.com
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.