LEGO Technic Yamaha MT-10SP: la recensione

LEGO Technic Yamaha MT-10SP: la recensione

Presentato nel luglio 2023, il set della LEGO Technic Yamaha MT-10SP di questa recensione è il secondo set di una ‘due ruote‘ in scala grande, dopo la BMW M 1000 RR del set LEGO Technic 42130 del 2022.

Gli appassionati delle due ruote e del mondo LEGO potranno godere di una costruzione dettagliata e accurata, che mette in risalto le caratteristiche uniche della moto reale.

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Indice dei contenuti

Un design che riproduce la realtà

I designer del set hanno posto particolare attenzione alla fedeltà dei dettagli. Le sospensioni anteriori sono un punto focale: i componenti LEGO Technic richiamano le forcelle di grandi dimensioni utilizzate nel set della BMW M 1000 RR, ma in questo caso sono state prodotte in un brillante color oro. Questa scelta estetica si allinea perfettamente con le sospensioni elettroniche Öhlins di seconda generazione montate sulla motocicletta reale.

A differenza del set BMW, dove le sospensioni erano coperte dalla carenatura, la natura naked della Yamaha MT-10SP ha reso cruciale riprodurre in modo accurato le parti visibili.

Anche il mono-ammortizzatore posteriore è stato curato nei dettagli: utilizza la stessa molla presente nel set BMW, ma in questa versione è stata colorata in giallo per richiamare l’ammortizzatore Öhlins elettronico della moto reale. Inoltre, la catena è stata posizionata correttamente all’interno del forcellone posteriore, mantenendo la stessa configurazione adottata nel set BMW M 1000 RR.

Caratteristiche e funzionalità

Il modello della Yamaha MT-10SP incluso nel set (del quale vi abbiamo parlato in questo nostro articolo) è dotato di molteplici funzionalità che esaltano l’esperienza di costruzione e di esposizione:

  • sterzo funzionante: il manubrio permette di orientare la ruota anteriore
  • sospensioni anteriori e posteriori funzionanti: riproducono fedelmente la dinamica della moto reale
  • cambio a 3 rapporti: il sistema è completamente funzionante e trasmette il moto alla catena
  • fake engine con pistoni mobili, replica del motore CP4 EU5 da 998 cc della Yamaha MT-10 SP
  • sistema di scarico in titanio: riprodotto con elementi LEGO Technic
  • strumentazione TFT da 4,2″: riprodotta con un adesivo dettagliato
  • cavalletto laterale
  • supporto da esposizione costruibile, comprensivo di targhetta informativa con il logo e lo slogan Yamaha, “Revs Your Heart

Unboxing: la scatola

Una volta aperta, all’interno della scatola possiamo trovare:

  • Buste di plastica numerate da “1” a “6” con i pezzi (tre buste “1”, due buste “2”, “3”, “4”, “5” e una busta “6”)
  • Busta di cartoncino con il manuale di istruzioni e il foglietto degli adesivi
  • Busta di plastica trasparente non numerata con cerchi, forcelle (progettate appositamente per questo set) e ‘caveria’ varia
  • i due pneumatici, asimmetrici: quello posteriore più largo di quello anteriore

Il manuale

Il manuale delle istruzioni inizia con una sezione dedicata a informazioni e foto della moto reale e di confronto di quest’ultima con il modello incluso nel set.

La costruzione

La costruzione del modello del set LEGO Technic Yamaha MT-10SP di questa recensione richiede 485 passaggi, divisi su un totale di 308 pagine del manuale di istruzioni. Si comincia!

Buste “1”

Iniziamo a costruire il set partendo dalla struttura principale del telaio, che nella moto reale è realizzato interamente in alluminio, robusto e al tempo stesso leggero.

Aggiungiamo anche la prima parte della riproduzione del serbatoio, l’alloggiamento per il manubrio e il cavalletto. Completati i primi 132 passaggi, avremo completato anche l’alloggiamento per il motore, quest’ultimo comprensivo dei collettori di scarico, oltre alla struttura al posteriore che ospiterà la ‘sella’

Buste “2”

La totalità dei pezzi che troviamo in queste buste è dedicata alla costruzione del motore trasversale a 4 cilindri in linea e del cambio, comprensivo di catena (64 ‘elementi ‘maglie’ dorate, lo stesso colore adottato nella BMW M 1000 RR).

Si parte da quest’ultimo, un 3 rapporti + N(eutro), realizzando il supporto principale e la zona del pignone della catena, la quale viene ‘inglobata’ nel blocco del cambio.

Si passa poi al modulo del selettore dei rapporti, che include i nuovi elementi progettati appositamente per questo set.

L’elemento del ‘selettore a onde’ introdotto nel 2018 nel set (LEGO Technic 42083) della Bugatti Chiron, che aveva rivoluzionato il modo di realizzare i cambi nei modelli LEGO Technci, a distanza di cinque anni è stato sostituito dal nuovo elemento azzurro della foto sopra.

Il pezzo presenta lettere dalla ‘A’ alla ‘H’ e si abbina a un nuovo ingranaggio giallo. Completa il tutto un nuovo anello di guida, un interessante componente a forma di artiglio di colore arancione che si collega selettore di cui sopra.

La nuova configurazione permette di ottenere molte più opzioni di cambio in uno spazio decisamente più compatto.

Infatti, rispetto al voluminoso cambio della BMW M 1000 RR, composto da una moltitudine di ingranaggi, il cambio di questa Yamaha MT-10SP è più compatto, è più semplice da costruire e include un minor numero di ingranaggi, riducendo così le possibilità di commettere errori di costruzione e conseguenti malfunzionamenti.

Un paio di passaggi non sono propriamente ‘agevoli’ (soprattutto per coloro che hanno le dita un po’ grandi) ma facendo un po’ di attenzione e avendo un po’ di pratica con i set LEGO Technic più complessi, si procede senza intoppi.

Buste “3”

Utilizziamo i pezzi di queste due buste per completare il blocco motore, a partire dal modulo del fake engine a pistoni mobili (4 cilindri in linea). Realizzato il modulo, lo si va ad installare in posizione e si aggiungono le connessioni di quest’ultimo al cambio realizzato in precedenza. Si completa il tutto con il modulo che riproduce il radiatore

aggiungendo poi alcuni altri dettagli e particolari della ‘pancia’ della moto.

È giunto ora il momento del ‘matrimonio’ (fase questa sempre molto delicata) tra il blocco-motore e il telaio precedentemente realizzato.

Gli allineamenti da attuare sono un po’ particolari (occorre trovare l’angolo giusto tra il blocco-motore e il telaio) ma si riesce a completare il passaggio senza particolari problemi.

Un ultimo axle e gli ultimi due pin bush vanno aggiunti al proprio post e siamo pronti per installare l’ammortizzatore che rende funzionante il meccanismo di selezione dei rapporti, permettendo al tamburo di selezione di spostarsi nelle sue 4 posizioni 1-N-2-3.

A questo punto ci fermiamo e verifichiamo che il cambio funzioni correttamente, azionando il selettore.

Verificato che tutto funziona correttamente, possiamo passare alle buste successive

Buste “4”

A questo punto, il modello sin qui costruito comincia a farsi ‘corposo’ e quindi serve un aiuto per sostenerlo. Infatti i passaggi relativi alle Buste “4” iniziano proprio dal supporto espositivo, il cui duplice scopo è proprio quello di sostenere il modello durante la costruzione e di consentirne l’esposizione in casa o in ufficio una volta ultimato

Oltre ai pezzi inclusi nelle due buste, andremo ad utilizzare anche uno dei due cerchi (stesso elemento di quello utilizzato nella BMW M 1000 RR ma di colore diverso, più corrispondente a quello utilizzato per i cerchi della moto reale) e lo pneumatico più grande dei due inclusi nel set

All’interno delle buste troviamo invece due elementi famigliari a chi ha acquistato e costruito il set a marchio BMW: l’ammortizzatore per il mono-forcellone posteriore (qui con la molla in colore giallo, mentre era di colore blu nel set BMW) e il disco-freno per la ruota posteriore.

Completato il supporto, provvediamo a collocarci il modello sin qui costruito

e iniziamo ad assemblare il modulo della ruota posteriore, comprensivo di pignone per la catena di trasmissione, di freno a disco e di ammortizzatore.

Fissato il blocco al resto del telaio con alcune ‘perigliose’ manovre di allineamento e fissata la catena sul relativo pignone, possiamo ‘chiudere’ il mono-forcellone completando il suo ‘lato’ sinistro. Anche questa fase richiede qualche ‘smanacciamento’ e manovra da costruttore esperto, ma il tutto si porta a compimento senza problema.

Aggiungiamo infine il piccolo parafango che ‘protegge’ la ruota posteriore, installiamo la pedivella del selettore di marcia e siamo pronti per passare alle buste successive, dato che anche la parte posteriore è ormai quasi completata

Buste “5”

Terminata (quasi) la parte posteriore del modello, occupiamoci ora dell’anteriore: forcelle (complete di ruota, freno a doppio disco maggiorati e relative pinze), manubrio, parafango, caveria varia (freni, liquidi etc), fanale anteriore e cupolino completo di strumentazione.

Si parte installando sul modello costruito sin qui le due forcelle, alle quali viene subito aggiunta la ruota completa del doppio disco freno, del ‘mozzo’ (quest’ultimo realizzato con lo stesso pezzo utilizzato nel set della ma di colore anziché grigio chiaro)

e delle pinze per i due grandi freni a disco

Si passa poi a costruire e a installare il parafango anteriore e la struttura che lo sostiene, fissandolo sul modello. Aggiungiamo alcuni elementi della carena minimal e della zona serbatoio (applicandovi i relativi adesivi) e possiamo passare al manubrio e agli altri dettagli.

Prima di tutto ci occupiamo del manubrio, quest’ultimo completo di manopole, della leva freno anteriore (a destra), della leva della frizione (a sinistra), della vaschetta dell’olio freni e degli specchietti retrovisori

Completiamo poi la riproduzione del serbatoio

e possiamo passare alla realizzazione e installazione del caratteristico gruppo ottico anteriore a tridente, subito seguito dal cupolino completo di strumentazione (adesivo).

Busta “6”

L’assemblaggio dei pezzi che troviamo nell’ultima delle buste incluse nel set, inizia con la costruzione del ‘codino’ porta-targa. Si passa poi al ‘codino’ vero e proprio, il quale include le luci posteriori.

Costruiamo poi due moduli speculari e simmetrici e anche la sella viene ultimata.

Ci spostiamo ora nella parte centrale in basso della carena e ne completiamo la struttura, ‘coprendo’ con panel e altri elementi alcune parti lasciate sinora scoperte. Aggiungiamo poi la pedivella del freno posteriore, completandola con il relativo ‘filo-del-freno’.

Siamo ora pronti all’ultima serie di passaggi che ci porteranno al completamento del modello: costruiamo e installiamo il ragguardevole e poderoso scarico, aggiungiamo gli ultimi dettagli al lato destro della carena e il set è completo!

Il modello completato

Una volta completata la costruzione del set, il modello risultante mostra tutte le caratteristiche peculiare della moto reale. Vediamo qui di seguito i dettagli del set e delle vera Yamaha MT-10SP a confronto.

Il cupolino a tre puntali, con luci diurne a LED, è stato riprodotto con grande accuratezza, un tratto distintivo del design della Yamaha MT-10SP. A differenza del set BMW, qui la natura naked ha permesso ai designer di semplificare il processo senza la necessità di creare pezzi esclusivi, fatto salvo per i due pannelli semi-trasparenti per la parte posteriore della strumentazione.

Un altro elemento ben realizzato è il codino, che integra luci posteriori e porta-targa, mantenendo un elevato livello di fedeltà.

Le sospensioni elettroniche Öhlins di seconda generazione delle forcelle all’anteriore e il mono-ammortizzatore posteriore della motocicletta reale sono stati curati nel dettaglio, utilizzando la stessa molla presente nel set BMW, ma in versione colorata gold per richiamare l’analogo colore degli ammortizzatori Öhlins reali.

Lo scarico è un altro dei particolari distintivi della moto vera che è stato riprodotto nel set.

La struttura generale del telaio nero e dei cerchi azzurri rende omaggio alla sfumatura viola dei cerchi della moto reale, un dettaglio che celebra la colorazione Icon Performance della Yamaha MT-10SP.

Il set visto con gli occhi della AR (Augmented Reality)

Utilizzando l’app LEGO Technic AR sul nostro smartphone o tablet, potremo sperimentare e ‘vivere’ il modello del set LEGO Technic Yamaha MT-10SP di questa recensione anche sul piano digitale.

La BMW M 1000 RR e la Yamaha MT-10SP a confronto

Il set della LEGO Technic Yamaha MT-10SP di questa recensione è il secondo set LEGO Technic che riproduce una ‘due ruote’ in scala grande.

La nuova serie, inaugurata nel 2022 dal set LEGO Technic 42130 BMW M 1000 RR, si potrebbe tranquillamente paragonare a quella analoga dei set ‘a quattro ruote’, ovvero la linea LEGO Technic Ultimate Car Concept, inaugurata nel 2016 con la Porsche GT3 RS e proseguita poi con la Bugatti Chiron (2018), la Lamborghini Siàn (2020), la Ferrari Daytona SP3 (2022) e la più recente McLaren P1 (2024).

Set grandi (di dimensioni e quanto a numero di pezzi inclusi), costosi, lunghi da costruire e molto, molto belli da esporre a casa, in ufficio… o in garage!

La scala di entrambi i modelli è di 1:5 rispetto alle controparti reali. Il design dei due set, fatto salvo per le evidenti differenze estetiche (la giapponese è una naked, mentre la tedesca è una stradale molto estrema, quasi pistaiola), è molto simile:

  • cambio a tre rapporti + folle
  • forcelle all’anteriore e mono-forcellone al posteriore
  • potente impianto frenante a doppio disco all’anteriore
  • supporto espositivo costruibile (e nel caso della BMW, anche supporto da pista)

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Conclusioni

Proprio come il suo predecessore a marchio BMW Motorrad, il set LEGO Technic Yamaha MT-10SP di questa recensione si distingue per l’attenzione ai dettagli, la fedeltà estetica e la ricchezza di funzionalità tecniche. Una scelta eccellente per gli appassionati di moto e per i costruttori LEGO più esigenti, questo modello offre un’esperienza di costruzione coinvolgente e una rappresentazione impeccabile della moto reale.

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