LEGO Technic Ducati Panigale V4 S: la recensione

LEGO Technic Ducati Panigale V4 S: la recensione

Il nuovo set LEGO Technic Ducati Panigale V4 S di questa recensione, è stato presentato ufficialmente prima con un annuncio sui profili social ufficiali congiunti di LEGO e di Ducati

e poi svelato in live al pubblico nel corso di ‘Campioni in festa’, l’evento speciale a BolognaFiere lo scorso 3 dicembre organizzato da Ducati per celebrare i successi della stagione motociclistica 2024.

Il nuovo set LEGO Technic 42202 Ducati Panigale V4 S si unisce ai precedenti due set in scala grande dal mondo delle due ruote: la BMW M 1000 RR (vedi nostro articolo)

Indice dei contenuti

Descrizione

Il nuovo modello incluso nel set LEGO Technic Ducati Panigale V4 S di questa recensione vanta caratteristiche tecniche già viste nei set delle due precedenti moto Technic in scala grande: cambio manuale a 3 rapporti più folle con azionamento ‘da pedivella’, sospensioni anteriori e posteriori funzionanti e una trasmissione a catena collegata direttamente al motore V4.

Una volta costruito, il modello misura 43 cm di lunghezza e 30 cm di altezza. Include anche una targhetta da esposizione con recante un adesivo con le caratteristiche tecniche della moto reale.

La ‘seconda volta’ di Ducati

Proprio come la nuova Panigale V4 S è l’erede della precedente Panigale V4 R, il nuovo set appena presentato è la versione più complessa, in scala più grande (1:5) e orientata agli adulti rispetto al precedente set LEGO Technic Ducati Panigale V4 R del 2020 ormai ritirato (nelle immagini qui sotto, i due set a confronto).

Caratteristiche

Il modello della Ducati Panigale V4 S incluso nel set (del quale vi abbiamo parlato in questo nostro articolo) è dotato di molteplici funzionalità che esaltano l’esperienza di costruzione e di esposizione:

  • sterzo funzionante: il manubrio permette di orientare la ruota anteriore
  • sospensioni anteriori e posteriori funzionanti: riproducono fedelmente la dinamica della moto reale
  • cambio a 3 rapporti: il sistema è completamente funzionante e trasmette il moto alla catena
  • fake engine con pistoni mobili, replica del motore Desmosedici Stradale da oltre 1.000 cc della Ducati Panigale V4 S
  • sistema di scarico in titanio: riprodotto con elementi LEGO Technic
  • strumentazione TFT da 6,9″: riprodotta con un adesivo dettagliato
  • cavalletto laterale
  • supporto da esposizione costruibile, comprensivo di targhetta informativa con il logo e le caratteristiche tecniche della moto reale

Gli appassionati delle due ruote e del mondo LEGO potranno godere di una costruzione dettagliata e accurata, che mette in risalto le caratteristiche uniche della moto reale.

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Un design che riproduce la realtà

I designer del nuovo set LEGO Technic Ducati Panigale V4 S di questa recensione hanno posto particolare attenzione alla fedeltà dei dettagli.

Le sospensioni anteriori sono un punto focale: i componenti LEGO Technic richiamano le forcelle di grandi dimensioni già utilizzate nel set della BMW M 1000 RR e della Yamaha MT-10SP.

Anche nel caso del set Ducati le forcelle sono state prodotte in un brillante color oro (pearl gold), una scelta estetica che si allinea perfettamente con le sospensioni elettroniche Öhlins di nuova generazione montate sulla motocicletta reale.

Anche il mono-ammortizzatore posteriore è stato curato nei dettagli: utilizza la stessa molla presente nel set BMW e Yamaha, in versione con molla colorata in giallo per richiamare l’ammortizzatore Öhlins elettronico della moto reale, che troviamo anche nel set Yamaha.

Unboxing: la scatola

Una volta aperta, all’interno della scatola (del tipo telescopico, ovvero con il coperchio che si ‘toglie’ per scoprire il contenitore vero e proprio) possiamo trovare:

  • Buste della nuova tipologia in carta con film plastico di origine vegetale (quindi compostabile), numerate da “1” a “12” contenenti gli elementi LEGO Technic per costruire il set
  • ‘Bustona’ di carta di nuovo formato con il manuale di istruzioni e il foglietto degli adesivi
  • Busta di plastica trasparente non numerata con le forcelle (le stesse utilizzate nel set della Yamaha MT-10SP), ‘caveria’ varia e una piccola busta di carta carta con film plastico di origine vegetale contenente l’elemento speciale, specifico di e per questo set (come fu per la BMW M1000 RR), del cupolino
  • i due cerchi (di colore nero, come quelli della BMW M 1000 RR)
  • i due pneumatici, asimmetrici: quello posteriore più largo di quello anteriore

Unboxing: il manuale

Il libro delle istruzioni e il foglietto degli adesivi hanno una nuova confezione: viene abbandonato il classico ‘bustone’ di cartoncino e si passa a una vera e propria busta di un materiale molto simile alla carta da pacco, in ossequio alle politiche LEGO di riduzione dell’impatto ambientale dei propri prodotti.

Il manuale inizia con una sezione dedicata a informazioni e foto della moto reale e di confronto di quest’ultima con il modello incluso nel set.

Include anche l’immagine di una ‘storyline’ della storia e dell’evoluzione della moto reale, partendo dalla Ducati Desmo del 1988 e passando dalla Panigale 1199 del 2012, per arrivare alla attuale Panigale V4 S.

La sezione infografica del manuale si chiude con una pagina dedicata alla scheda del Designer LEGO che ha curato il progetto del set, Uwe Wabra. Senior Designer LEGO Technic da molti anni, si potrebbe dire che Uwe fa parte a titolo onorario del Team Ingegneristico del Gruppo Volkswahgen, visto che oltre a quest’ultimo set ha curato lo sviluppo e la progettazione di set quali la Porsche GT3 RS del 2016 (LEGO Technic 42056) e la Lamborghini Siàn del 2020 (LEGO Technic 42115).

Il nuovo formato per la busta del manuale e degli adesivi

Dovremo ovviamente attendere di ‘mettere le mani’ sui nuovi set più grandi e di pregio tra quelli in uscita nel 2025 per averne conferma, ma sembra proprio che sia venuto il momento di dare l’addio alle tradizionali ‘bustone’ di cartoncino che, nei set più importanti (per dimensioni, prezzo o licenza), conteneva il manuale e gli adesivi.

A quanto pare, se quanto trovato nella confezione del nuovo set a marchio Ducati fosse confermato come nuovo standard, le ‘bustone’ saranno sostituite da nuove buste di una carta molto simile a quella da pacco, ragionevolmente in ossequio alle politiche di LEGO di diminuire progressivamente e costantemente l’impatto ambientale degli ‘scarti’ dei set (scatole, buste etc)

La costruzione

La costruzione del modello del set LEGO Technic Ducati Panigale V4 S di questa recensione richiede 441 passaggi, divisi su un totale di 350 pagine del manuale di istruzioni. Andiamo, si comincia!

Busta “1”

La costruzione parte fin da subito con alcuni tra gli elementi più importanti: cambio, tamburi di selezione dei rapporti, trasmissione e catena.

La struttura del cambio ricorda molto quella del cambio inserito nel set della Yamaha MT-10SP e ne sfrutta gli stessi (nuovi) elementi.

Si tratta anche in questo caso di un 3 rapporti+Neutro, la cui struttura risulta più semplice, ‘snella’ e con un minor numero di ingranaggi coinvolti rispetto all’ormai vetusta seppur analoga (3 rapporti+Neutro) configurazione del cambio della BMW M 1000 RR.

A differenza del set Yamaha, gli elementi delle ‘maglie’ della catena non sono stati confezionati separatamente e sono di colore nero (anziché dorate come nel set BMW e Yamaha) .

Nel punto indicato dal post-it con la freccia, possiamo vedere l’elemento che fa da selettore per il rapporto del cambio.

Completati i passaggi ‘legati’ alla Busta “1”, ecco come si presentano il cambio e la trasmissione

Busta “2”

Ora che la parte centrale del cambio è pronta, possiamo passare a costruire a sezione di telaio che lo supporta. Questa stessa sezione ha il compiti di sostenere anche la riproduzione del potente motore Desmosedici Stradale 4 cilindri a V di 90° che viene costruito più avanti.

Si completa anche la parte del cambio del selettore dei rapporti, che diversamente dal set Yamaha e in maniera invece analoga a quella del set BMW, è realizzato con elastici invece che tramite un ammortizzatore LEGO Technic.

Alla fine dei passaggi della Busta “2” è stata inserita una immagine ‘di controllo’ per darci modo di verificare di aver fatto tutto correttamente.

Busta “3”

È ora la volta del cuore del veicolo di essere costruito: la replica del motore Desmosedici Stradale che anima la moto reale.

Si parte costruendo la struttura portante che sostiene i quattro blocchi camera di scoppio-pistoni, questi ultimi realizzati utilizzando l’inedita combinazione tra il tradizionale elemento di colore giallo che riproduce la testa dei cilindri e la nuova tipologia di cilindro (quella introdotta recentemente nei modelli LEGO Technic che riproducono auto di taglia media (come la Bugatti Bolide, la Lamborghini Huracàn Tecnica e la Koenigsegg Jesko Absolute, delle quali vi abbiamo parlato in questo nostro articolo)

ma anche nel recente modello a due ruote del set LEGO Technic della Kawasaki Ninja H2R. Completiamo l’assemblaggio del Desmosedici aggiungendo le camere di scoppio e la riproduzione dei collettori di scarico e anche il motore è ultimato.

Per aiutarci a sostenere il modello nel mentre che viene costruito, andiamo ora ad assemblare il supporto espositivo e possiamo passare alle buste successive.

Busta “4”

Ora che motore e cambio sono a posto, è la volta del modulo del mono-forcellone posteriore di essere assemblato. Troviamo infatti nella Busta “4” lo stesso ammortizzatore LEGO Technic già utilizzato nei set della BMW e della Yamaha, con la molla di colore giallo proprio come nel set di quest’ultima (nel set della BMW la molla era di colore blu).

Inserito in posizione il modulo appena costruito, portiamo avanti l’assemblaggio del telaio, aggiungendo la prima parte del supporto per sterzo e manubrio

Busta “5”

Assemblando gli elementi che troviamo in questa nuova busta costruiamo e aggiungiamo i primi elementi dell’iconica carenatura in livrea rossa.

Costruiamo anche il grande radiatore, utilizzando una serie di elementi griglia e LEGO System (i classici plate, tile e wedge) e aggiungiamo al modello l’elemento che riproduce il carter del motore, per il quale viene utilizzato il primo degli adesivi.

Fissato il carter in posizione, possiamo passare alla busta successiva.

Busta “6”

Gli elementi inclusi nella Busta “6”, insieme alle forcelle (identiche a quelle incluse nel set Yamaha) che troviamo nella busta di plastica trasparente non numerata, ci permettono di portare avanti la costruzione della parte del mono-forcellone posteriore della sezione vicino al pignone della catena, sul lato sinistro del mono-forcellone stesso.

Possiamo inoltre a lavorare sul modulo dello sterzo, partendo dal posizionamento delle forcelle e proseguendo con una ulteriore sezione del supporto per il manubrio.

Busta “7”

Siamo arrivati agli step che prevedono l’assemblaggio delle due ruote, ciascuna completa delle rispettivi dotazioni: singolo freno a disco, pignone per la catena, pinze-freno per il posteriore. Doppio freno a disco per l’anteriore. Completiamo anche il mono-forcellone posteriore con il lato destro, la pinza-freno e la relativa ‘caveria’ per quest’ultima. Infine, aggiungiamo al telaio il piccolo parafango che protegge il sotto-sella e la riproduzione del complesso degli scarichi in titanio.

Busta “8”

Il parafango anteriore, le doppie pinze-freno per i due grandi freni a disco (complete ella relativa ‘caveria’), la prima parte della sezione di carena intorno al serbatoio sono gli elementi e i particolari che costruiamo con gli elementi inclusi in questa nuova busta.

Busta “9”

Ora che il modello inizia davvero a prendere le forme di una moto, possiamo passare agli elementi e ai dettagli più estetici: riprendiamo infatti la costruzione della carena partendo dalla zona della sella, la sella stessa e il codino posteriore completo di luci posteriori.

Busta “10”

Lasciamo per un attimo la sezione posteriore del veicolo e torniamo a occuparci di quella anteriore. Portiamo quindi avanti la costruzione della carena nella zona delle ‘ginocchia’ del pilota, che racchiude il motore. Costruiamo poi il cruscotto completo di strumentazione e lo installiamo in posizione.

Busta “11”

La penultima delle buste incluse nel set ci porta a costruire il complesso del manubrio, completo di manopole e di leve di freno (anteriore) e frizione (ma privo degli specchietti retrovisori, come nel set della BMW e diversamente da quello della Yamaha).

Passiamo poi all’assemblaggio del modulo che include il cupolino, quest’ultimo confezionato separatamente in una singola busta di carta simile a quella da pacco e a quella nella quale erano chiusi il manuale di istruzioni e il foglio degli adesivi).

È un elemento specifico ed esclusivo di e per questo set, stampato in plastica trasparente (come quello del set della BMW e non realizzato in plastica flessibile come il precedente set Ducati Panigale V4 R, ormai ritirato)

Completiamo il cupolino con il complesso delle luci anteriori, poi costruiamo e installiamo le iconiche appendici aerodinamiche poste ai lati del cupolino stesso e anche con questa busta abbiamo finito.

Busta “12”

Siamo arrivati all’ultima busta inclusa nel set, grazie alla quale completiamo il modello. Iniziamo quest’ultima fase della costruzione partendo dalla sezione di carena che ingloba il serbatoio.

Per riprodurre le particolari forme di qest’ultimo, sono stati (ri)utilizzati gli elementi progettati per riprodurre gli iconici fari della Ford GT dell’omonimo set LEGO Technic 42154 Ford GT 2022, ovviamente stampati in colore rosso

Completiamo poi la sezione di carena posta tra sella e serbatoio, ‘chiudiamo’ le ultime sezioni del motore rimaste ancora scoperte, aggiungiamo gli ultimi dettagli della sospensione Öhlins al posteriore (qui in colore giallo, mentre nel set della Yamaha era in color oro), installiamo il cavalletto e il modello è completo.

Non resta altro da fare che aggiungere al supporto espositivo la targhetta con i dettagli della moto reale e il set è ultimato.

Il modello completato

Una volta completata la costruzione del set, il modello risultante mostra tutte le caratteristiche peculiari della moto reale.

Vediamo qui di seguito i dettagli delle vera Ducati Panigale V4 S a confronto con quelli del modello del set LEGO Technic Ducati Panigale V4 S di questa recensione.

Il ‘muso’

Il cupolino

Il manubrio

Il cruscotto

Il complesso del serbatoio e della sella

Il codino

Le sospensioni elettroniche Öhlins

I grandi dischi freno anteriori e la sella

Il serbatoio

Il gruppo ottico frontale

Ducati Panigale V4 S, BMW M 1000 RR e Yamaha MT-10SP a confronto

Il set della LEGO Technic Ducato Panigale V4 S di questa recensione è il terzo set LEGO Technic che riproduce una ‘due ruote’ in scala grande.

Set ‘premium’ per le ‘due ruote’ come quelli per le Supercar

La nuova serie si potrebbe tranquillamente paragonare a quella analoga dei set ‘a quattro ruote’ dei set LEGO Technic Ultimate Car Concept, inaugurata nel 2016 con la Porsche GT3 RS e proseguita poi con la Bugatti Chiron (2018), la Lamborghini Siàn (2020), la Ferrari Daytona SP3 (2022) e la più recente McLaren P1 (2024).

I set in scala grande per motociclisti

Si tratta, come le controparti a quattro ruote, di set grandi (di dimensioni e quanto a numero di pezzi inclusi), costosi, lunghi da costruire e molto, molto belli da esporre a casa, in ufficio… o in garage!

La nuova linea di modelli a due ruote è iniziata nel 2022 con il set LEGO Technic 42130 BMW M 1000 RR

È proseguita poi l’anno successivo (2023) con il set LEGO Technic Yamaha MT-10SP (vedi nostro articolo)

Infine, nel 2025 vede infine l’arrivo del set LEGO Technic Ducati Panigale V4 S di questa recensione (vedi nostro articolo)

I tre modelli a confronto

La scala dei tre modelli è di 1:5 rispetto alle moto reali. Il design dei tre set, fatto salvo per le evidenti differenze estetiche (la giapponese è una naked, mentre la tedesca e l’italiana sono entrambe delle stradali molto estreme, quasi pistaiole), è molto simile:

  • cambio a tre rapporti + folle
  • forcelle all’anteriore e mono-forcellone al posteriore
  • potente impianto frenante a doppio disco all’anteriore
  • supporto espositivo costruibile (e nel caso della BMW, anche supporto da pista)

Per quanto riguarda invece le caratteristiche dei tre modelli, abbiamo notato quanto segue.

Considerazioni finali

Rispetto ai precedenti set della BMW M 1000 RR e della Yamaha MT-10SP, il nuovo set a marchio Ducati ha dei pro e dei contro. Vediamoli insieme.

Il cambio

Il sistema di azionamento del selettore del cambio, realizzando impiegando degli elastici (come nel set della BMW M 1000 RR) anziché un ammortizzatore LEGO Technic (come nel set della Yamaha MT-10SP) è un deciso passo indietro quanto a ‘fluidità’ del passaggio da un rapporto all’altro.

Per contro, l’impiego dei nuovi elementi per il cambio ereditati dal set Yamaha (e ritrovati poi anche nel set della McLaren P1, come visto nella nostra recensione) ha migliorato di molto la semplicità e la ‘scorrevolezza’ dell’esperienza di costruzione di questo importante modulo del set.

L’esperienza di costruzione

La costruzione, quasi certamente per via del fatto che la Ducati, come la BMW, è dotata di una carena completa che necessita di molti punti di ancoraggio alla struttura interna del telaio, è stata un po’ meno fluida rispetto a quella del set Yamaha, molto simile a quella del set BMW.

Il motore

Quanto riscontrato per il blocco del cambio vale anche per il modulo del motore: aver sostituito i tradizionali elementi per cilindri, pistoni e bielle con i nuovi e più recenti elementi per pistoni e camme (gli stessi utilizzati nei più recenti set LEGO Technic con fake engine, come ad esempio il set Mercedes G500 Professional Line di questa nostra recensione) ha semplificato di molto la costruzione del motore, rendendolo più compatto e facilitandone la configurazione nella geometria richiesta dal Desmosedici Stradale di 4 cilindri a V di 90°.

Probabilmente per via del fatto che nel set Yamaha non era presente il cupolino, stante la natura di naked della moto reale, la sezione manopole e leve freno/frizione del set Yamaha è più dettagliata e realistica di quella della BMW prima e della Ducati poi. Il manubrio della tedesca e dell’italiana sono una riproduzione davvero minimale. Peccato.

Niente specchietti retrovisori e porta-targa per la Ducati Panigale V4 S. Evidentemente, come per la BMW, anche per questo nuovo set a marchio Ducati è stata preferita la versione corsaiola e da pista, dove specchietti e targa non servono!

Conclusioni

Proprio come il suo predecessore a marchio BMW Motorrad e Yamaha, il set LEGO Technic Ducati Panigale V4 S di questa recensione si distingue per l’attenzione ai dettagli, la fedeltà estetica e la ricchezza di funzionalità tecniche.

Una scelta eccellente per gli appassionati di moto e per i costruttori LEGO più esigenti, questo modello offre un’esperienza di costruzione coinvolgente e una rappresentazione molto vicina alla moto reale.

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