Le Florist LEGO Botanical: una ‘serra di fiori LEGO’ sboccia nel cuore di Milano

Il grigio cemento di piazza Gae Aulenti si prepara ad accogliere Le Florist LEGO Botanical, un’esplosione di colori della straordinaria collezione floreale completamente costruita con i celebri mattoncini LEGO. Il 30 marzo, nel cuore di Milano, un flower truck si trasformerà in una serra temporanea dove i visitatori potranno ammirare rose, girasoli, fiordalisi e persino bonsai, tutti realizzati con i famosi pezzi di plastica danese.
Dai mattoncini sbocciano idee
La collezione Botanicals rappresenta una delle più recenti evoluzioni del marchio Lego, che negli ultimi anni ha saputo reinventarsi rivolgendosi anche al pubblico adulto. Nata nel 2020 come parte della serie LEGO Icons, questa linea ha rapidamente conquistato una propria identità, tanto da diventare una collezione autonoma nel 2025 sotto il nome appunto Botanicals. Una strategia vincente che ha portato l’azienda danese a espandere costantemente la gamma di piante e fiori disponibili (vi abbiamo parlato diffusamente della linea in tanti dei nostri articoli, come ad esempio questo).
L’iniziativa milanese non si limiterà alla semplice esposizione dei set già in commercio. Durante il weekend, i visitatori avranno l’opportunità di partecipare a laboratori creativi dove potranno cimentarsi personalmente nella costruzione di composizioni floreali utilizzando i mattoncini colorati. Un’esperienza immersiva che permette di apprezzare la versatilità di questi elementi costruttivi, trasformando una semplice passeggiata in centro in un momento di espressione artistica.[distico]La magia dei Lego sta nella loro capacità di trasformare oggetti quotidiani in opere d’arte accessibili a tutti.[/distico]


L’ingegno dietro ogni petalo
Ciò che rende particolarmente affascinante la collezione Botanical è l’incredibile creatività con cui i designer Lego hanno ripensato l’utilizzo dei pezzi tradizionali. I primi set lanciati – un bouquet variopinto e un bonsai orientale – hanno aperto la strada a creazioni sempre più elaborate come strelitzie, orchidee e succulente, tutte realizzate grazie a un intelligente riutilizzo di componenti provenienti da altri set.
Gli esempi di questa ingegnosa riprogettazione sono numerosi e sorprendenti. I delicati petali dei lupini, ad esempio, sono stati ricavati utilizzando cappelli da pirata originariamente creati per un set del 1989. Ancora più curioso è il caso dei girasoli, dove un elemento fondamentale è in realtà un secchio proveniente dalla serie Fabuland del 1983, componente che in passato aveva anche servito come motore per razzi spaziali.
Una passione senza età
La serra temporanea di piazza Gae Aulenti rappresenta perfettamente la filosofia che ha guidato Lego negli ultimi anni: creare prodotti in grado di attrarre anche un pubblico adulto, offrendo sfide costruttive più complesse e risultati esteticamente appaganti. I set della collezione Botanical, con le loro linee eleganti e i dettagli curati, sono pensati per essere esposti come elementi decorativi, oltrepassando la tradizionale concezione del giocattolo.
Questa evoluzione ha permesso all’azienda di conquistare nuove fasce di mercato, attirando collezionisti e appassionati di design che vedono nei mattoncini colorati non solo un passatempo, ma un vero e proprio medium artistico. Un fenomeno culturale che trascende le generazioni e che trova nella natura una fonte d’ispirazione inesauribile.


Un giardino che non appassisce mai
Il successo della collezione Botanical si spiega anche con il desiderio crescente di portare elementi naturali negli ambienti domestici, senza le preoccupazioni legate alla manutenzione delle piante vere. Questi fiori di plastica offrono la bellezza e i colori della natura con un vantaggio non trascurabile: non necessitano di acqua, luce o cure particolari.
L’appuntamento milanese rappresenta quindi un’occasione unica per scoprire o riscoprire il fascino tranquillo di questa particolare forma d’arte costruttiva, dove precisione ingegneristica e sensibilità estetica si fondono creando composizioni sorprendentemente realistiche. Un invito a rallentare e ad apprezzare la bellezza che può nascere dall’assemblaggio paziente di semplici mattoncini colorati.