LEGO® Ideas 21355 – Evolution of STEM – La Recensione

L’ultimo set della serie LEGO Ideas è uscito lo scorso 1° marzo ed è dedicato alla scienza, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica, rendendo omaggio alle scoperte e agli scienziati che hanno plasmato la comprensione del nostro mondo moderno. Della sua origine (il concorso sulla piattaforma) e delle differenze dal progetto originale, vi avevamo già parlato in questo articolo. Ora ci dedichiamo alla sua recensione e a scoprirne i lati nascosti.



Il set, che ad una prima occhiata mi aveva lasciato perplesso, è un set piacevole, pieno di sorprese, omaggi alla scienza, alla storia e ha 3 minifigure davvero molto belle: Marie Skłodowska-Curie, George Washington Carver e Isaac Newton, tre pionieri e vere icone della scienza.
Apriamo la confezione


La scatola presenta il set in tutto il suo splendore e caos inventivo. Sul retro troviamo un’altra immagine del set e tre piccoli riquadri che mostrano il funzionamento cinetico del set, un particolare del set e uno schema con le misure dell’ingombro.




All’interno della scatola 7 buste contenenti i pezzi, un libretto di istruzioni e un piccolo foglietto di adesivi. Solitamente non sopporto gli sticker, ma in questo caso devo dire che è molto carino e contiene un sacco di divertenti Easter Eggs che il grafico ha intrufolato nel set, di cui alcuni dedicati al fan designer.



Ecco uno sguardo anche al manuale di istruzioni, con un’interessante parte espositiva dedicata allo STEM e una sezione sul fan designer, Daniel Bradley.
La costruzione
La costruzione è piuttosto veloce, in fondo sono solo 879 pezzi, non è particolarmente difficile e si può tranquillamente realizzare senza molto impegno. Ma in realtà l’esperienza del montaggio può diventare molto più interessante, sia per le tante soluzioni in microscala presenti, sia per le frequenti informazioni che possiamo trovare a proposito delle scoperte e delle invenzioni che il set omaggia.



Il libro pop-out con le build che esplodono non è un design particolarmente nuovo o innovativo (vedi il recente 40690 Tribute to Jules Verne’s Books GWP), o il precedente Ideas 21315 – Libro Pop-Up da cui si aprivano la casetta della nonna di Cappuccetto Rosso e la pianta di Jack e l’albero di fagioli.
Tuttavia le tante costruzioni, i colori vivaci e gli innumerevoli rimandi al mondo della scienza rendono il set molto interessante.



Il set, come dicevamo, contiene molte Easter Egg dedicate agli appassionati di scienza, ma ce ne sono due in particolare che incontriamo a inizio costruzione, con i pezzi della seconda busta, che sono poi nascosti all’interno della costruzione. Da una parte costruiamo uno spettro di luce ottica (scoperta fatta da Isaac Newtown), sfidando l’idea prevalente che il colore fosse principalmente bianco e colorato dall’oscurità. È realizzato con 16 tile 1×1 di colori diversi ed è veramente una bella composizione.

Sull’altro bordo del libro, invece costruiamo una parola in codice Morse, che utilizza piastrelle bianche e piastrelle a semi-rotonde come punti e trattini, rendendo omaggio a Samuel Morse che ha rivoluzionato la radiotelegrafia e la comunicazione.
Per coloro che non sanno leggere il morse, il messaggio codificato qui sono le lettere S-T-E-M.

Successivamente costruiamo la struttura più alta, una doppia elica che rappresenta ovviamente il DNA, materiale ereditario che forma i nostri geni e si trova nel nucleo di ogni cellula. I colorati connettori degli assi Technic sono ottimi modi per trasmettere le coppie di base che costituiscono il DNA. Ho trovato splendida la rappresentazione, ma l’amico Jay Ong nel suo blog, ha sottolineato un errore sfuggito ai designer LEGO e a quasi tutti noi.
Ci sono 2 tipi di elica, in base a come ruotano e il DNA è sempre un’elica destra. Quello nel set è mancino, il che è un errore molto comune nelle rappresentazioni del DNA, ma che in un set dedicato a questo, diventa sorprendente.

Per rappresentare il progresso dell’umanità che è passato dal vivere nelle grotte, alle capanne, ai villaggi, alle città, fino alle megalopoli odierne troviamo uno spicchio di una piccola città in microscala con alcuni splendidi tile colorati, grattacieli e un autobus di Londra, omaggio alla città d’origine del Fan designer.
Il cartellone pubblicitario che reclamizza i croccantini è un omaggio a Zeus, il gatto di Daniel Bradley.


Passiamo poi a costruire un melo, altro omaggio a Isaac Newton che seduto sotto uno di questi alberi elaborò la teoria della gravità. Dopo l’albero passiamo a costruire un micromodello di una delle prime auto, un’invenzione che ha veramente rivoluzionato il modo di spostarsi. A mio parere potrebbe essere un omaggio alla Ford Modello T, di Henry Ford, la prima automobile di massa a prezzi accessibili e la prima ad essere prodotta in catena di montaggio.



Dopo l’auto torniamo alla natura, con un piccolo giardino con dei girasole, delle piante di cotone e alcune piante più piccole. Questo è un accenno al lavoro di George Washington Carver nell’incoraggiare gli agricoltori a evitare l’esaurimento del suolo ruotando le colture.

Poi passiamo al centro della costruzione con una rappresentazione di un atomo di carbonio, elemento essenziale per i composti organici nel nostro universo. Al centro troviamo un tile round 2×2 con una lettera C, proveniente dalla macchina da scrivere LEGO Ideas. Per il nucleo troviamo invece delle sfere blu e arancioni che lo circonda la C e che rappresentano 6 protoni, 6 neutroni.
Infine sull’anello esterno ci sono 6 elettroni, che costituiscono l’isotopo più comune di carbonio, il carbonio-12.

Passiamo all’ultima parte, che compone la parte anteriore della nostra composizione. Costruiamo un grande banco da lavoro su cui poi troveremo diversi oggetti. Tra questi spicca al centro una grande lavagna. Sulla lavagna è disegnata una pianta di arachidi per il contributo di George Washington Carver all’agricoltura. Poi troviamo un diagramma della sezione aurea, insieme all’approssimazione di 1,618033 (anche se dovrebbe finire col numero 4…). C’è poi anche la legge del moto di Newton rappresentata da F=ma, la formula per calcolare la Forza, che è uguale all’accelerazione di massa x di un oggetto. E per la geometria, troviamo una rappresentazione del teorema di Pitagora.
Infine troviamo un altro Easter Egg con la data del 29 febbraio l’anniversario del fan designer e del suo partner.

Sotto la lavagna troviamo uno spazio in cui si trovano dei tomi di enciclopedia. Leggiamo le lettere T e G che sono le iniziali del fratello del Fan designer. Poi vediamo il fossile di un trilobite e una statuetta ‘primitiva’ che raffigura il precursore della minifigure LEGO: il poliziotto LEGO senza braccia.
Accanto alla lavagna c’è un vecchio computer con schermo analogico, dall’aspetto molto retrò. Mi piace molto l’utilizzo del tan come colore che ricorda i vecchi Comodore della mia infanzia. Poi da amante del Classic Space adoro il simbolo realizzato in bicromia verde-nero. Sull’altro lato della scrivania troviamo un microscopio con alcuni microbi, un prisma di vetro che è un cenno alla scoperta di Isaac Newton dello spettro dei colori, una penna in un calamaio e dei libri. Infine a terra troviamo il Golden Record di Voyager, un disco fonografico che sta attualmente volando nello spazio profondo sulla navicella spaziale Voyager che contiene suoni e dati dalla Terra, nel caso in cui nel suo viaggio dovesse entrare in contatto con civiltà extraterrestri. Ultimo oggetto, dietro alla scrivania un braccio robotico da laboratorio.


Passiamo poi a costruire, con gli ultimi pezzi rimasti tre costruzioni che sovrastano l’intera composizione. Attaccata alla doppia elica del DNA troviamo una piccola costruzione che rappresenta il Programma Voyager, due sonde spaziali che sono decollate dalla terra nel 1977 e stanno attualmente sfrecciando attraverso lo spazio interstellare, e che sono a circa 15,4 miliardi di miglia di distanza dalla Terra. Proprio loro stanno trasportando il disco fonografico che abbiamo visto prima.
Accanto c’è uno Shuttle della NASA, veicolo che è stato impiegato fino a pochi anni fa e che permetteva i viaggi spaziali andata e ritorno atterrando come un aereo.


E ultimo ma non meno importante, è il calabrone. Insetto utilissimo per l’impollinazione, la crescita e riproduzione delle specie di piante da fiore. La costruzione, per chi ha dita grosse non è semplicissima, ma presenta alcune tecniche di costruzione davvero interessanti.

La funzione cinetica
Nella parte posteriore troviamo una piccola ruota che abbiamo montato con i pezzi della busta uno. Ruotandola, alcuni meccanismi Techic fanno ruotare la doppia elica del DNA e alzare. ed abbassare l’Atomo di Carbonio. Il movimento, come si vede dal video non è proprio lineare se realizzato a mano, ma se colleghiamo un Power Functions o un Technic Hub possiamo ottenere risultati migliori.
Nuovi pezzi




Ci sono un paio di nuovi elementi interessanti nel set. Quelli che preferisco sono questi slope che hanno una curvatura molto delicata e vengono utilizzati principalmente per i bordi delle pagine.
Le minifigure

Pezzo forte del set sono le tre minifigure storiche, Sir Isaac Newton, Marie Skłodowska-Curie e George Washington Carver. Sir Isaac Newton e Marie Curie non hanno bisogno di presentazioni, ma i non statunitensi potrebbero non conoscere George Washington Carver, leggendaria icona e importantissimo scienziato agricolo e chimico americano. L’inclusione di George Washington Carver è chiaramente rivolta al mercato americano (questo set nasce come una collaborazione con i magazzini Target), quindi inserire uno scienziato agricolo di colore che da schiavo nelle piantagioni del profondo sud ha raggiunto i vertici della scienza è sicuramente una scelta importante.


La minifigure di Isaac Newton usa la stessa testa di James Sirius Potter del set 76405 Hogwarts Express – Collectors’ Edition e di Max Dennison di Hocus Pocus, ma la lunga parrucca grigia lo rende in qualche modo riconoscibile. Penso che la giacca e la sciarpa sembrino un po’ troppo moderne per un uomo del XVII secolo, ma comunque somiglia ai suoi ritratti in cui indossa una sciarpa bianca.
Il volto alternativo, che ha un’espressione allarmata.


George Washington Carver ha una minifigure davvero molto bella, ed è abbastanza raro avere un anziano afroamericano come minifigure. Molto curato è anche il torso con un dettaglio sulla sua giacca marrone, una spilla a fiori, che è un cenno al suo stile e alla sua affinità per l’agricoltura. Non ha una seconda espressione, ma ci sono comunque dettagli interessanti nella stampa sul retro.


Infine Marie Curie. La sua minifigura è fantastica. Riutilizza la testa di Pam Beezly dal set dedicato a The Office, ma il suo busto appropriato per il periodo e i capelli in uno chignon la raffigurano perfettamente. È solo un peccato che la sua stampa sul busto non si sia estesa al suo vestito! Al retro troviamo il suo viso alternativo e una stampa sul vestito.

Ma di gran lunga l’elemento migliore di questo set deve essere la tessera Radium stampata, che ha il numero atomico 88 e l’isotopo Radium-226 ed è Glows in the Dark! Un modo veramente perfetto per mostrare la radioattività.
Conclusioni

Come dicevo in apertura, nonostante le perplessità iniziali il set LEGO Ideas 21355 – L’evoluzione dello STEM è veramente bello e piacevole da costruire. Da parte mia, con una conoscenza limitata delle materie STEM l’ho trovato molto istruttivo e sicuramente anche chi invece ha una preparazione migliore, apprezzerà i tanti omaggi alla scienza e alle scoperte. Presentare poi personaggi come Marie Skłodowska-Curie, George Washington Carver e Sir Isaac Newton, in questa maniera è importante perchè omaggia tre scienziati che hanno cambiato in maniera fondamentale le nostre vite. Dimostra poi che anche argomenti ostici e difficili possono essere affrontati con leggerezza e divertimento
Come set, il modello è ben progettato, con un’estetica caotica piacevole e tante piccole storie interessanti.
il set LEGO Ideas 21355 – Evolution of Steam è in vendita dallo scorso 1° marzo ad un prezzo di 79,99 euro sul sito LEGO.com o negli store ufficiali.
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.