LEGO® 75339 – Diorama Compattatore di rifiuti Morte Nera – Recensione
Nel 1977 l’industria del dimagrimento era agli albori. I primi spot iniziavano a entrare nelle case delle massaie che fin lì vedevano le rotondità come un segno di salute. Anche il lessico si adeguò velocemente e nei film iniziarono a far capolino battute d’ogni tipo che declinavano la magrezza come una conquista. Tuttavia, George Lucas deve aver avuto un rapporto conflittuale con la magrezza a tutti i costi. Nel lurido compattatore di rifiuti della Morte Nera, nel mio immaginario, il regista che si apprestava a diventare il padre della saga di Star Wars riversò tutto il disprezzo per quel mondo magro che brillava ovunque. Han Solo si fece portavoce del risentimento e con il suo proverbiale sarcasmo, nel momento critico di una battaglia impari pronunciò una delle frasi più celebri della trilogia: “una cosa è sicura, diverremo tutti magrissimi”. Epica, davvero epica frase.
Oggi LEGO rende omaggio alle scene più iconiche con una serie di set di dimensioni ridotte e dettagli davvero apprezzabili, indirizzati al pubblico adulto. Il set dedicato ai concitati fatti del compattatore è il 75339 che Billund ha fatto giungere tra le nostre mani.
La scatola e le istruzioni sono nel complesso di tutto rispetto, costellate da fotogrammi dei 6 protagonisti. Piacevole sfogliare le prime pagine anche se chi scrive avrebbe apprezzato l’uso di una carta più consistente vista la solennità della (per me) “venerabile” scena. Una piccola annotazione va fatta, da fan di Star Wars: un set di questo tipo, destinato ad arredare con classe le case degli appassionati, avrebbe meritato forse una chiusura “nobile”, con sigilli e non con fustelle da rompere a mano.
Venendo al sodo, però, impressioni ed esperienza sono di ottimo livello. 802 pezzi di spasso e leggerezza, divisi in 4 buste (5, calcolando la doppia busta 2). Non ci sono step di particolare difficoltà, ritengo giustamente essendo un prodotto destinato ad appassionati tout court, non solo ad AFOL. Riuscitissimo il tentativo di sfidare e divertire “quanto basta”, soprattutto nelle ultime buste che riguardano la costruzione delle pareti laterali mobili, irregolari e quindi più movimentate. Una menzione particolare va spesa per la scelta di comporre il meccanismo di mobilità delle pareti senza l’ausilio di soluzioni techinc che probabilmente avrebbero aumentato i costi e reso il set meno apprezzabile ai più. Inoltre ho trovato la scelta romantica e ingegnosa.
Le pareti scorrono sullo sfondo grazie a un gioco di incastri nient’affatto complesso eppure molto funzionale. Il tile frontale riportante la frase di Han (in lingua originale) è un tocco di stile che rende l’insieme “sacro” per gli amanti della saga, il target di clientela a cui questi set sono destinati. Complessivamente il set è molto valido, sia esteticamente che in termini di solidità e qualità. Il prezzo di listino di 89,99€ è poco superiore ai 10 centesimi a pezzo, non eccessivo considerando la presenza di ben 6 minifigure. Potrei dilungarmi su deliziosi dettagli come lo scorcio dei droidi che cercano di bloccare la pressa, o disquisire sulla possibilità di usare una gamma di marroni piu ampia per rendere l’effetto spazzatura e quello della ruggine più realistici, ma qualcosa mi chiama all’ordine. L’istinto irrefrenabile di far notte tarda vedendo per la milionesima volta quel film del 1977 che spopolava nei cinema. Il mondo allora non conosceva la Forza, e ignare singore di mezza età credevano che il futuro fosse nella nostra galassia, possibilmente una galassia in cui diventare tutti magrissimi.
Si ringrazia il Gruppo LEGO® per aver fornito a Brick.it Magazine una copia recensione del set. Tutte le considerazioni espresse in questa recensione sono frutto dell’opinione personale dell’autore.