ROMABRICK IN TOUR – LATINA 2021 – Covid Edition
Un successone!
Partiamo così, senza girarci troppo intorno e senza generare inutili attese a chi avrà il piacere di leggere questo resoconto redatto da me, in veste di co-organizzatore e coordinatore dell’evento:
è stato un successo, per me forse la miglior esperienza espositiva a tema LEGO mai vissuta.
Non è stato semplice ed il risultato ottenuto ci ha ripagato dell’impegno profuso da parte di tutti affinché andasse tutto bene in un periodo così complesso dove sembra difficile fare qualunque cosa che un tempo non troppo lontano ci appariva normale, scontata, naturale. La storia di questo evento parte addirittura dalla primavera del 2020, quando il Museo Storico di Piana delle Orme, nostro partner che ci ospita fin dalla primissima edizione tenutasi ormai 12 anni fa, ci richiese uno sforzo per provare a proporre un format diverso che potesse trovar collocazione nel fatidico 2020 e nella giungla di DPCM che venivano sfornati ogni 48 ore. La struttura infatti, godendo già all’epoca di qualche privilegio in più rispetto ad altre location in quanto polo museale, aveva l’interesse a riproporre l’annuale manifestazione, ma non aveva idea di come affrontare quello che generalmente era un bagno di folla e mattoncini in un periodo dove “distanziamento sociale” era la parola d’ordine.
Abbiamo quindi rivisto i nostri spazi, rinunciato alle aree gioco canoniche, sfruttato a pieno l’hangar che solitamente ci ospita e proposto il nostro piano d’attacco al museo. Purtroppo in tempi duri come quelli che ci auguriamo tutti esserci ormai lasciati alle spalle, l’imprevisto è sempre in agguato e dal giorno alla notte l’edizione 2020 sfuma per questioni amministrative, lasciando me ed un manipolo di valorosi sognatori con un pugno di mosche in mano.
La delusione è stata forte, ma malgrado tutto, mesi dopo, con un anticipo quasi “ridicolo” il museo ci conferma di aver risolto le sue problematiche e che vuole fermamente attivarsi per l’edizione del 2021!
Forti del lavoro già effettuato su planimetrie, spazi e logistiche varie, ci siamo riorganizzati e abbiamo cominciato a recuperare iscrizioni ed amici per scendere finalmente di nuovo in campo tutti insieme.
Non vi nascondo che questa pandemia ha avuto effetti spiacevoli anche sull’umore di più di qualcuno dei nostri, che forte di un visione personale assolutamente rispettabile e condivisibile, ha deciso di rinunciare a partecipare per prudenza. Più di qualcuno invece era convinto che avremmo portato avanti impegno e lavoro per raccogliere solo un grande flop, considerato che l’affluenza del pubblico non sarebbe stata certa e non avremo avuto un riscontro se non “alla giornata”.
La voglia di uscire di casa, di godere della bellezza di ambientazioni fantastiche e di creazioni stravaganti, la gioia di poter accompagnare i propri figli ad ammirare un sogno fatto di mattoncini però ha pervaso quanti sono stati raggiunti dalla notizia dell’esposizione e ha dato ragione a quelli che di noi hanno fin da subito creduto in questo evento dedicandosi anima e corpo alla sua realizzazione.
A nome di Romabrick – il LUG della Capitale- ringrazio tutto il nostro affezionatissimo pubblico che ci ha regalato la gioia di venirci a trovare in massa fino a comporre una fila ordinata e composta lunga quasi 700 metri nelle ore di picco del weekend, pur di godersi il frutto del nostro lavoro.
Un affluenza totale stimata approssimativamente sui 3500 visitatori nei due giorni di esposizione.
Cosa rende un evento un vero successo? Beh i fattori tecnici sono tanti, ma per chi vi scrive la risposta stavolta è soltanto una: il clima tra noi partecipanti.
Sarà stata l’eccessiva astinenza da eventi, saranno stati gli amici che son giunti da Toscana e Marche, quelli di BRICKOUT giunti da Campania, Puglia e Calabria per partecipare con le loro MOC e ritrovarsi di nuovo insieme, sarà stato il nostro piano B per i momenti di aggregazione post esposizione che ci ha permesso di cenare in sicurezza e in compagnia grazie alla disponibilità degli spazi aziendali messi a disposizione da uno dei nostri membri più anziani…insomma, se non fosse stato per le mascherine sul volto e per qualche migliaio di strette di mano ed abbracci evitati, sarebbe stato difficile distinguere questa edizione dalle altre passate ma il clima che si è creato tra tutti è stato speciale, unico… come dovrebbe sempre essere tra chi condivide la passione per i LEGO.
La disposizione interna dello spazio espositivo ha imposto la realizzazione di un percorso con ingresso e uscita separati, un numero di persone massimo ammesse in sala contemporaneamente, la rilevazione della temperatura corporea all’ingresso e un sistema numerico di controllo dei visitatori in modo che insieme a noi espositori non si superasse la soglia prevista dal piano Anticovid stabilito. In questo il personale del museo di Piana delle Orme ha svolto egregiamente il proprio compito rendendo il tutto fluido e “semplice”, tanto che nessun visitatore di quelli con cui ho avuto il piacere i parlare si è mai lamentato dei tempi di attesa o di altre peculiarità in merito a questa nuova e più “ordinata” edizione.
Altra attrazione tipica della manifestazione è il nostro mosaico, realizzato con oltre 55000 brick 2×2 con tessere fatte da 216 baseplate da 32×32 che i ragazzi e bambini possono comporre seguendo le istruzioni fornite. Stavolta, per ragioni di sicurezza, l’area di assemblaggio è stata allestita all’aperto sotto dei grandi gazebo. Completate le tessere, i nostri le hanno scortate insieme ai loro autori verso la struttura portante a fondo sala. Centinaia e centinaia di passeggiate avanti e indietro che i nostri ragazzi hanno affrontato con i piedi gonfi e il sorriso stampato in faccia! Grandissimi anche nella non facile gestione dell’area di costruzione, dove abbiamo dovuto riprendere più volte i genitori che si ostinavano spesso ad assembrarsi rischiando di farci chiudere l’attività a discapito di tutti i piccoli amici accorsi per goderne insieme a noi.
Ad gestire quest’area, decisamente delicata e stressante, i nostri soliti eroi Hugo ed Alessandro hanno trovato nuovi colleghi ed alleati come Tiziana e i nostri ragazzi adolescenti trasformatisi per l’occasione in perfetti accounter !
Tutto questo ci dimostra che per quanto non sia affatto facile, quando si mette insieme un team affiatato e efficiente è possibile realizzare grandi cose anche in situazioni estremamente difficili.
Ma cosa ha potuto ammirare il nostro fedelissimo pubblico? Beh…TANTA ROBA !
All’ingresso, l’ormai consueto rito del termometro a infrarossi si dimentica dopo nemmeno 3 metri, perché la collezione di Minifigures del nostro GianLego (Gianluca Rossignoli) campeggia imponente sulla prima parete con i suoi 4149 elementi tutti catalogati e maniacalmente ordinati. La collezione di Gianluca avrebbe dovuto essere omologata per il nuovo GWR nel febbraio 2020, ma causa pandemia il tutto è sfumato. Ora il nostro Giangi è pronto con ulteriori 1600 pezzi per andare (si spera a breve) a prendersi il Guinness World Record che gli spetta di diritto.
Passata questa mostruosa collezione , ecco che si comincia con le MOC ed è proprio un nuovo amico, Sandro Zunno, alla sua prima uscita ufficiale a deliziare il pubblico con il suo diorama pirati dettagliato e curatissimo dove due fregate MOC fanno mostra di se.
Qualche metro ed un caro amico ritorna ad esporre le sue stupende creazioni: Renato Lovicario, con il suo Gas Monkey Garage in scala minifig, una villa da nababbo in stile moderno corredata di bellissime mf custom e ovviamente i Trulli ! Il suo progetto caricato su lego IDEAS che ha raggiunto il traguardo dei 10000 voti in soli 43 gg.
Dopo di lui il più giovane espositore dell’edizione, il piccolo ma tenace Leonardo Perrone (12 anni) con la sua concessionaria d’auto sportive e un’altra MOC a tema fantasy che gli ha fatto vincere il primo premio del contest organizzato da Brick Generation Days, ItLUG e Cosenza Comics and Games.
E’ quindi la volta del nostro Andrew Battle, con il suo chalet di lusso immerso nel verde e poi tocca ad una altro carissimo amico, Dario Saggese, con il suo piccolo ma curato villaggio arabo.
Un nuovo esordiente continua la carrellata di meraviglie con il suo bellissimo castello, Francesco Bottigelli tanto curato e dettagliato da non sembrare neanche l’opera di qualcuno che non ha mai esposto in vita sua !
Abbiamo finito? Macchè ! non abbiamo concluso l’elenco nemmeno delle MOC esposte su uno dei due lati, dove ecco che una delle nostre colonne portanti fa mostra dei suoi due diorami: Fabrizio Giuliani, per tutti BICIO! Che oltre al celebre Jurassic Brick, stavolta esordisce con il suo “Prehistoric World” , un simposio di anacronismi motorizzati e divertenti che vedono un vulcano eruttante abitato da cavernicoli e dinosauri in competizione tra loro per la bistecca più grossa!
Chiude il fianco destro dell’esposizione Alessandro Zappaterra con la sua “Grande Scogliera”, un a MOC di dimensioni notevoli molto ricca di dettagli che viene pensata per alloggiare i modulari standard fino ad ora prodotti in un contesto originale, curato e decisamente molto italiano, quasi come un borgo a picco sul mare delle Cinque Terre.
Passando all’altro lato del nostro hangar ecco un bel 6 metri di MOC Technic e non a cura di Antonio Trinca e del suo gruppo di amici che ci porta ad avvicinarsi ad un Altro tavolo, un signor tavolo per un signor builder: Luca Gaudenzi, ingegnere aerospaziale con la sua collezione di moc a tema militare che spazia da veicoli terrestri radiocomandati ad aerei famosissimo come l’F-14 Tomcat e le Frecce Tricolori, tutti rigorosamente in scala 1:40, per lui la vera scala minifig.
Segue un altro grande builder che non ha bisogno di presentazioni: Antonio Cerretti, che questa volta non ci porta le sue famosissime MOC a tema Roma antica, ma ci sorprende con una flotta di veicoli in stile NeoClassic Space uno più bello dell’altro!
E’ quindi il turno di un altro appassionato di veicoli, stavolta technic, ma talmente complessi, rifiniti e customizzati da sembrare veri: Sofien Douik, con le sue supercar MOC, frutto di progetti suoi e di altri builder di fama internazionale.
Saltiamo di palo in frasca e troviamo un diorama a tema apocalisse! Ispirato a The LEGO Movie 2, Alessio Perchiazzi ha distrutto strade, edifici e tutto quello che gli capitava a tiro per darci uno spaccato della dura vita di Apocalypseburg!
Scrollata polvere e sabbia di dosso ecco che arriviamo al diorama city in Microscala di Ezio Del Vecchio, un opera coloratissima e di grande impatto visivo costruita con tanta tecnica e passione, una vero micromondo tutto da ammirare.
Un tocco orientale non poteva mancare, per cui Carlo Bolzan ci porta a Ninjago City, la sua personalissima e fantastica espansione MOC dei set più famosi della serie Ninjago dove tra cura del dettaglio, personaggi, colori, lettering e quant’altro…non si finisce più di scovare easter eggs !
mancava qualcosa ancora, un tema caro a moltissimi: Star Wars ! per questo il nostro Marcello Sergio ci porta con tanto di super-teca in vetro l’inseguimento più famoso della saga tra navicelle rigorosamente UCS in uno scenario magnifico.
Per ultimo, ma non certo per importanza, chiude il secondo lato dell’ hangar il master Builder piegatore di Bricks: David Lambertucci, con le sue famose opere (gialle e non) che in questa edizione hanno ricevuto tutta una serie di nuovi nomi e soprannomi affibbiati dal pubblico… da star male dalle risate.
Abbiamo finito? Ma neanche per sogno!
A centro sala i due diorami maggiori si godono il posto d’onore a cominciare da quello medievale di Alessandro Ciotti! Quasi 3 anni di lavoro per realizzare dopo il suo bellissimo villaggio un castello imponente, circondato dall’acqua e difeso da alte mura sorvegliate dai Black Falcon. Talmente grande che anche per lui è stata la prima occasione per assemblarlo insieme al villaggio ed ammirare così lui stesso la sua opera completa. Inutile dire che grandi e piccoli son rimasti a bocca aperta davanti a tutta questa grandezza… e si che l’eredità di Romabrick in fatto di diorami medievali è pesante! Ma il nostro Ciubbe si è difeso egregiamente regalando a tutti un tuffo nel passato.
Last but not least…ecco il diorama city progettato dal sottoscritto ! 8 basi di profondità per 16 metri di lunghezza pieni di stud e dettagli, un lavoro di coordinazione e pianificazione che non sarebbe mai possibile traferire nella realtà senza l’impegno di tutti i compagni di avventura che ormai in questi anni sopportano il rigore e le urla del loro sindaco! Palazzi MOC stupendi, un quartiere denominato “borgo antico” con un alta concentrazione di MOC progettate da BRICKACTIVE e costruite dal nostro Alessio, viali alberati, una bella spiaggia, una grande stazione e ovviamente un centro storico di tutto rispetto che mostra ulteriori MOC in maniera armonica e coerente. Alcuni veri pezzi da 90 spiccano al suo interno, come il museo di storia naturale di Marcello Amalfitano, ma anche la zona moderna si difende con i suoi magazzini, i suoi edifici commerciali e gli immancabili scali tecnici ferroviari che ci permettono di scambiare convogli e treni durante le giornate di expo giocando come dei bambinoni con oltre 450 binari !
Per questo ennesimo diorama realizzato, che ha lasciato ancora una volta il pubblico adulto incantato con gli occhi di un bambino, devo ringraziare tante persone che hanno partecipato al suo assemblaggio o che hanno semplicemente messo a disposizione MOC e materiali:
Alessandro Ciotti, Alessio Perchiazzi, Stefano Russo, Orlando Tornusciolo, Carlo Arienti, Marcello Amalfitano, Luca di Prospero, Ernesto Capobianco, Massimo Cori, Sofien Douik, Sandro Zunno, mio figlio Massimo e gli altri ragazzi di Romabrick che ci hanno dato un mano nel posizionamento delle minfig e nella definizione dei suoi infiniti dettagli !
Per il successo di questa prima expo in pandemic-era, un ringraziamento speciale va al nostro Master: Massimiliano Valentini, che fin dal primo momento insieme ad Aurora hanno creduto in noi e nel successo di questo evento mettendosi a completa disposizione dello stesso, come sempre!
GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI !
GRAZIE ANCORA A NOME DI ROMABRICK A TUTTO IL PUBBLICO DI PIANA DELLE ORME 2021 !