ALBENGA BRICK 2025
Il 4 e 5 gennaio 2025 si è tenuta la nuova edizione ingauna denominata Albenga Brick. Rispetto alle annate precedenti, questa volta è stata anticipata di un giorno, pertanto i mattoncini, oltre alle feste, l’epifania li ha già portati tutti via.
Il pubblico ligure non ha deluso le aspettative di Marco Munì, l’organizzatore ed anfitrione della manifestazione, tanto è vero che i 2000 visitatori auspicati non si sono fatti attendere. Il contatore ne ha rilevati ben 2108.
Dopo una breve parentesi dell’annata precedente, Albenga Brick torna nella sua sede originale dove nacque per la prima volta. Il palazzo Scotto Niccolari all’interno del centro storico ha fatto pertanto da cornice come era consuetudine.
Come prima cosa, mi piace ribadire che questa kermesse non è soltanto un modo come un altro di mostrare bellissimi pezzi d’arte in mattoncini, ma è un mezzo per fare beneficienza. Infatti l’ingresso era ad offerta libera e il suo ricavato è andato interamente all’associazione SJAMo – Sao Josè amici nel mondo il cui apporto è stato fondamentale per la riuscita dell’evento.
Il numero degli espositori è sensibilmente aumentato grazie alla capacità decisamente migliore della struttura, pertanto il pubblico ha potuto godere di un’ottima fruibilità degli spazi e di molte più opere da ammirare, ma di che cosa hanno potuto godere? Continuate la lettura e lo scoprirete anche voi.
La visita parte con il tavolo di Ruggero Francia, grande amico ed espositore storico della manifestazione. Questa volta ci ha allietato con un diorama dedicato ai vichinghi e con l’altro in stile fantasy. Quest’ultimo rappresenta un mondo fantastico con delle strutture magistralmente assemblate che danno l’impressione di cadere da un momento all’altro, anche se in realtà sono molto stabili.
Sono rimasto estasiato nell’ammirare le schiere di minifigures collezionabili che ha schierato a colpi di venti alla volta. Secondo la tipologia di queste, ognuna di esse ha una struttura dedicata. Ho apprezzato molto ad esempio la casa fungo popolata da tantissime minifigures col capo fungineo, ma anche le altre opere racchiuse nel diorama sono degne di nota.
Piccolo, ma veramente bello, è il villaggio dei vichinghi che il costruttore ha esposto oltre all’opera fantasy.
Questa volta ho avuto il tempo di registrare alcuni video per quasi tutte le opere, quindi qui troverete quello dedicato al fantasy e qua quello dei vichinghi.
Alberto Micheli, conosciuto tra gli AFOL come ALBOLEGO è la novità della manifestazione ligure. Tutti gli addetti del settore ormai conoscono le sue maxifigures dedicate alla saga di Star Wars e sono davvero contento che abbia potuto partecipare all’Albenga Brick 2025. Il nostro artista di una galassia lontana non si è risparmiato affatto portando ben 17 pezzi strepitosi.
Lascerei spazio alle immagini perché secondo me è più che sufficiente e farei una citazione del personaggio più emblematico del serie tv The Mandalorian (prima stagione), “ho parlato”.
Ho preparato anche un breve video nel caso vogliate ammirarne di più.
Lo studio Burton è sempre immancabile con i suoi poster e le magnifiche teche personalizzate predisposte per le minifigures. Sono così belle, che sono andate letteralmente a ruba, perché questa volta era possibile persino acquistarle.
Anche questa volta Marco Munì, ideatore ed artefice dell’Albenga Brick, mi ha voluto fortemente tra gli artisti della manifestazione. Purtroppo la mia opera di punta era ancora presso alla Brick Art House di Arezzo e non ho potuto quindi esporla in terra ingauna, però la potete recuperare in questo link .
Pertanto, per l’occasione ho tirato fuori il giolli. Fermo da due anni esatti, ho rispolverato il diorama elfico intitolato Toweredge che misura più di 3 metri ed è largo 80 centimetri. Mi ci sono volute quattro ore per l’allestimento, ma sono felice di non aver deluso le aspettative sia degli oragnizzatori che del pubblico.
Nel diorama narro la storia dell’invasione di un’orda del male che schiavizza gli orchetti di Elvendale per poi proseguire con l’assogettazione degli elfi. Nasce così una tremenda battaglia a colpi di fiammate di drago ed artigliate di mostri infausti.
I protagonisti del diorama pertanto sono creature fantastiche e costruzioni torreggianti, oltre a velieri inconsueti e un paesaggio con una foresta incantata.
Il video dedicato a Toweredge è facilemente recuperabile al seguente link.
Inoltre, ho portato il progetto ideato da Nicola Bozzolan e rivisto e corretto da me denominato “16 palle”. Trattasi di un’opera a tiratura limitata (10 esemplari) che rappresenta una porzione di un tavolo da biliardo ed altri piccoli vizi in stile Bacco, tabacco, ma senza Venere. L’opera è piaciuta così tanto che è stata persino menzionata nel pezzo dedicato all’evento del SECOLO IX di Genova.
Come ultimo sforzo, dato che in auto avevo ancora un posticino, ho portato molto volentieri anche la Monster Mansion, cioè la mia versione a tema Hounted House con una struttura ottagonale, contornata da un cimitero ed infestato da un giardino di piante carnivore. Per i più cusiosi c’è anche la possibilità di visionare un video.
L’ultima opera della prima sala è il presepe meccanico di Antonio Mortola completamente realizzato con pezzi LEGO, eccezion fatta per l’impianto luminoso, ovviamente. La scena della natività è rappresentata egregiamente con tutti gli elementi a cui siamo abituati. Inoltre, oltre alle luci, verrete meravigliati dalle minfigures atte a lavari i panni o a spaccare la legna, muovendosi senza incontrare intoppi. Ovviamente c’è anche un video (gli effetti sonori li ho aggiunti in fase di montaggio), altrimenti in questo caso soltanto la fotografia non renderebbe al massimo quanto vi ho appena descritto.
Nella seconda sala continuano le opere del costruttore ligure, dove si potevano ammirare il diorama dedicato all’antica Roma, un galeone e la sua proposta IDEAS Aquarium Sushi Bar.
Tra questi, ha fatto un figurone proprio l’opera dedicata all’antico impero romano. La porzione della villa di Adriano rappresentata ha lasciato tutti a bocca aperta. Per verificare che non sto esagerando c’è la possibilità di sbugiardarmi, guardando il seguente video.
Dell’acquario del costruttore di Santa Margherita non ho il filmato, ma è facilmente recuperabile direttamente sul sito IDEAS e mentre che ci siete, potete anche votarlo e lasciargli un commento, sperando che un giorno venga prodotto come un set ufficiale.
Il compagno di stanza del ligure, è niente poco di meno che Silvio Giovetti, novità assoluta per quanto riguarda l’Albenga Brick. Il costruttore piemontese è tra i migliori di quella regione ed ha vinto premi ambiti come la BEST MOC del MEI di Verona nel 2023 ed il PREMIUM BRICK della pagina THE BRICKS BOX. Inoltre, ha presentato un progetto IDEAS interamente dedicato a Stanlio ed Ollio che ha persino raggiunto i 10.000 voti necessari per essere preso in esame dalla casa danese di mattoncini.
L’artista è un narratore in stile Disney, tanto è vero che quasi tutte le sue opere raccontano qualcosa di quel mondo fantastico. Tra quelle più di rilievo che ci ha fatto ammirare all’Albenga Brick c’era il castello dei ghiacci di Elsa del film animato Frozen. Ovviamente ha lasciato a bocca aperta grandi e piccini.
Ancor prima che venisse prodotto il set ufficiale, il buon Silvio aveva costruito dal nulla, grazie alla sua immaginazione, la sua versione della casetta dei sette nani della favola di Biancaneve e ha portato anche pezzi dedicati alla Carica dei 101 e tante altre meraviglie disneyiane.
Il suo pezzo forte, a mio parere, resta la torre di Rapunzel che svetta nella sala imponente. Semplicemente la adoro, non tanto perchè è bella grossa ed alta, ma per quanto è rifinita bene su in cima. Non mi stufo mai di ammirarla.
Nel video potete recuperare anche alcune sue opere più piccole che per mancanza di spazio non ho potuto inserire in questo articolo.
Nella terza ed ultima sala, c’era la zona dedicata ai bambini con decine e decine di chilogrammi di mattoncini con cui giocare e tanto materiale da asquistare per la gioia di grandi e piccini.
Questo salone accoglie altre due novità per l’Albenga Brick. La prima è quella di Guido Giaretto e della sua dolce metà Lucia, in arte Jerry e Lucy Brick. Il dinamico duo ha portato a vedere un diorama in stile vintage che sicuramente ha fatto sognare coloro che erano bambini tanti anni fa. Ovviamente anche nel loro caso ho girato un breve filmato.
La seconda è il mega castello di Simone Isaia, abile costruttore che ci ha abituato con le sue chicche meccaniche. Infatti col diorama è possibile allietarsi nell’osservare alcuni personaggi in movimento. Pensate che il ponte levatoio si abbassa, così come la grata che protegge l’ingresso. Inoltre, una volta liberato l’accesso al castello, è possibile far sfrecciare una carrozza trainata dai cavalli. Il tutto è azionabile con un radiocomando. C’è chi gioca con le auto radiocomandate e chi coi cavalli, mitico il nostro Simone!
Tra i vari automatismi ci sono alcuni cavalieri che si sfidano a singolar tenzone ed uno stallone che si inalbera vicino a loro. Un’altra attrazione pregevole è il torneo dei cavalieri che si sfidano con le lance. Ovviamente gli spettatori possono cimentarsi al duello e provare, perchè il costruttore crea queste cose specificatamente per farle provare.
La chicca più bella e soprattutto più semplice da sperimentare soprattutto per i bambini è la parte dedicata alla foresta di Sherwood, dove è possibile manovrare col radiocomando il mitico Robin Hood. Le diligenze sono in pericolo quando passano nei sentieri di quei boschi, infatti da quelle parti il famoso ladro che toglie ai ricchi per donare ai poveri si cala dagli alberi per rubare al volo i forzieri carichi d’oro. Non perdetevi la clip che ho girato per confutare quanto vi ho descritto finora.
In conclusione non mi resta che complimentarmi con Marco Munì per la competenza dimostrata nel radunare costruttori di alta qualità, ma soprattutto per una capacità organzzativa superlativa. Penso che ogni espositore si sia sentito coccolato e mai trascurato e non è una cosa per niente da sottovalutare.
Non mi rimane che darvi appuntamento alla prossima edizione e darvi il link dell’evento del 2024 nel caso vogliate sapere cosa vi siete persi anche in passato.